lunedì 10 marzo 2025

pc 10 marzo - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - Stellantis, sciopero a Pomigliano e lotta generale nel settore auto

 

pc 10 marzo - Nella lotta contro il governo, lo stato del capitale, la repressione - assumere come barometro l'analisi dello Stato di Lenin

leggi, studia, diffondi richiedi a pcro.red@gmail.com

pc 10 marzo - Dalle e nelle fabbriche: contratto, lotta, no al riarmo! - Editoriale

Da  - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - 

Torniamo a mettere al centro la questione degli operai delle fabbriche, la necessità di uno sciopero generale dal basso.

Dobbiamo fare un bilancio della situazione reale dopo tre mesi dallo sciopero generale del 29 novembre, in cui la situazione era quella della ventilata “rivolta sociale” di Landini, ma dove abbiamo portato con chiarezza quello che era il passaggio per rendere effettivamente concreta questa parola d'ordine e, in particolare, riprendendo l’appello che avevamo portato proprio alle fabbriche, che è la questione centrale da cui partire, per quanto riguarda i comunisti, il lavoro dello Slai Cobas per il sindacato di classe per organizzare i lavoratori, che è quella di fare chiarezza tra i lavoratori.

Avevamo appunto scritto che: “le strade sono due: o si fa l'interesse dei lavoratori o si fa l'interesse delle multinazionali che anche nella crisi aumentano i profitti, mentre non danno nessuna soluzione alle grandi vertenze nelle fabbriche - Acciaierie, Stellantis - mettono tantissimo in cassa integrazione che in questa fase diventa anticamera degli esuberi.

Ma non basta, il governo ci sta trascinando in una guerra imperialista mondiale. Si parla di miliardi di evasione fiscale, ma quanti miliardi vanno per gli armamenti, per ammazzare, per il genocidio in Palestina, per finanziare le guerre? Per questo ci sono i soldi, mentre niente soldi per risolvere i problemi delle masse e della classe operaia e degli operai!”.

Questo oggi diventa ancora più attuale, diventa un problema su cui gli operai, la classe operaia devono fare i conti e devono inserirlo in questa battaglia che stanno facendo quotidianamente per non farsi

domenica 9 marzo 2025

pc 9 marzo - 8 MARZO Taranto - Dallo sciopero delle lavoratrici ai presidi itineranti della sera - fot/video - L'Mfpr unisce e realizza un nuovo/diverso 8 marzo in città: proletario, combattivo, internazionalista

Al Mattino le lavoratrici precarie degli asili, in lotta contro gli attacchi alle condizioni di lavoro, in prima fila anche nello sciopero delle donne dell'8 marzo, perchè, come ha detto la loro rappresentante, non è un caso che nei lavori più precari, miseri, discriminatori vi sono le donne; ma le donne, sigg. padroni, amministratori politici sono anche quelle che vi "faranno la pelle"!

pc 9 marzo - 8 MARZO/SCIOPERO DELLE DONNE: LE LAVORATRICI IN AZIONE! PALERMO - da https://femminismorivoluzionario.blogspot.com/

 1)  Ampio volantinaggio al mercato popolare di Ballarò della piattaforma dello sciopero 






Con una lavoratrice rumena sfruttatissima come cameriera " condivido questo sciopero delle donne! A noi ci sfruttano pesantemente e non ci danno nulla"

 2Punto di azione/denuncia/controinformazione/protesta a Piazza

pc 9 marzo - L’aeroporto di Amendola capitale mondiale degli F-35. C’è pure Israele

Lo scorso 11 febbraio lo scalo militare di Amendola (Foggia), sede del 32° Stormo dell’Aeronautica Militare, ha ospitato l’”F-35 Air Chiefs Meeting”, l’incontro che riunisce periodicamente i Capi delle Forze Aeree delle Nazioni che impiegano il cacciabombardiere (a capacità nucleare) di 5ª generazione F-35, e di quei Paesi che hanno comunque formalizzato la volontà di dotarsene.

L’evento è stato promosso dal Comando dell’Aeronautica Militare degli Stati Uniti d’America in Europa e in Africa e ha visto la partecipazione dei vertici dei Comandi aerei di Belgio, Germania, Danimarca, Svizzera, Grecia, Regno Unito, Canada, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Finlandia e finanche di Israele che ha utilizzato negli ultimi mesi i caccia F-35 contro Gaza e nei raid contro Siria, Libano e Yemen.

pc 9 marzo - Nuova campagna internazionale antimperialista di solidarietà e sostegno alla guerra popolare in India in aprile



il manifesto della prima campagna internazionale nell'aprile  2011

pc 9 marzo - Nella nostra campagna prolungata per lo sciopero generale - fondamentale l'insegnamento teorico/politico pratico di Lenin


Leggere, studiare e diffondere l'opuscolo prodotto da proletari comunisti per la formazione operaia

puoi richiederlo a pcro.red@gmail.com o alle sedi dello Slai cobas per il sindacato di classe

sabato 8 marzo 2025

pc 8 marzo - Oggi 8 marzo, per cosa lottiamo - Dichiarazione del MFPR

Lo sciopero dell'8 Marzo non è uno sciopero sindacale, non è uno sciopero puramente sulle questioni economiche, ma è uno sciopero che si carica di tutti gli aspetti, sia degli attacchi quotidiani da parte dei padroni, del governo, degli uomini che odiano le donne, sia dei bisogni più generali che vengono dal lavoro, dalla precarietà, dalle forme inaccettabili di discriminazione, per e sul lavoro, dalle condizioni di vita sempre più oppressive.

In varie città alcuni presidi saranno agli ospedali. Perché? Il governo ci vuole macchine della riproduzione, e nello stesso tempo scarica sulle donne tutti i problemi, i costi che avere figli comporta. C'è una campagna vera e propria nazionale, europea, e in tanti paesi imperialistiin Italia portata avanti dalla Meloni e anche da altri ministri, dalla Roccella in particolare, Salvini, ecc. che dicono esplicitamente che il problema della natalità è un problema economico per la società capitalista. Cioè, a loro non frega niente delle donne, non gliene frega niente neanche dei bambini – e sicuramente non gliene frega, perché mentre qui parlano di figli, sono nello stesso momento complici nell'ammazzare migliaia di bambini in Palestina, come è avvenuto e continua ad avvenire a Gaza; come lasciano tranquillamente morire nel nostro mare tanti bambini migranti, affermando di fatto con le loro criminali azioni: meglio morti che accoglierli sulle nostre coste. 
Quindi, figurarsi se questi possono minimamente preoccuparsi dei bambini. Li vogliono solo come braccia da sfruttare per il capitale, e nel prossimo futuro come corpi per la guerra.

L'altra faccia della medaglia di questa campagna - a volte sono dichiarazioni, a volte sono atti concreti fatti da parte di associazioni pro-vitadi alcune Regioni, Comuni – è l’attacco al diritto d'aborto, che ancora c’è, anche se non è quello che vorremmo.

L’altro aspetto che viene scaricato sempre più sulle donne, è il carovita. Per le donne, che già fanno il doppio lavoro, fuori e in casa, significa doversi arrabattare molto di più.

Di queste e altre ragioni si cariclo sciopero delle donne.

Centrale nell’8 marzo e nello sciopero è la lotta contro questo governo. Non solo per quello che abbiamo detto, ma soprattutto perché la sua azione peggiore e più pericolosa è sul fronte ideologico.

La Meloni dice: “Io, donna, madre cristiana”. E vuole presentarsi come modello di riferimento, come portatrice dei veri valori delle donne. Ma questi sono i “valori” di destra, valori fascisti che possono andare bene alle ricche, alle borghesi, non sono affatto i valori della maggioranza delle donne proletarie, delle studentesse, delle ragazze, per non parlare delle immigrate che sono ancora di più oppresse e sicuramente discriminate, violentate nei loro diritti, a volte schiavizzate sui posti di lavoro e fuori dai posti di lavoro.

Questi “valori” propagandati dalla Meloni si sono capiti molto bene cosa sono: il moderno fascismo ha generato un moderno patriarcalismo, ancora più pericoloso, invadente su ogni aspetto della nostra vita, perchè frutto della crisi della borghesia putrefatta che per difendersi cerca di dare nuova veste ad un impossibile ritorno al passato.

L'azione di Valditara nelle scuole vuole affermare i valori occidentali, la religione cristiana - addirittura vuole introdurre lo studio della Bibbia nelle scuole - la cultura occidentale imperialista, come i valori giusti, quelli che devono prevalere, che si devono imporre a tutti e alle altre culture. Affermando una chiara politica e azione razzista, di attacco ai popoli, di disprezzo per le loro diverse culture, diverse religioni ecc. Tutte bestialità che noi donne proletarie, internazionaliste dobbiamo denunciare e respingere.

L'altro aspetto che noi vogliamo portare nello sciopero nell'otto Marzo e che non c’è soluzione in questo sistema borghesei cui esponenti politici pensano solo a conservare la proprio poltrona nel governo e nel Parlamento anche quando sarebbero ad un passo dalla galera – pensiamo alla schifosa Min. Santanchè.

Il governo pensa a ritagliarsi il proprio spazio livello internazionale, per questo è complice delle guerre, del genocidio in Palestina. Togliendo soldi a tutta la gente per usarli per finanziare l’armamento dell’Italia imperialista.

I nostri bisogni anche minimi non possono trovare soluzioni, e quindi è necessario fare la rivoluzione. E noi donne abbiamo doppie ragioni per farla, perché ci vengono attaccati non alcuni ma tutti gli aspetti e soprattutto aumenta l'oppressione ideologica, l'oppressione sessuale, aumentano i femminicidi, gli stupri. Il moderno fascismo di cui è portatore il governo Meloni spande una ideologia anche di massa verso gli uomini, idee che rendono “naturale” imporre la proprietà privata delle donne, e appena una donna si ribella e vuole rompere queste catene viene uccisa.

Ma le violenze continue sono portate avanti anche da parte dello Stato; nei tribunali ora assistiamo a pene veramente oscene, ridicole, con sentenze giustificative delle stesse azioni omicide, degli stupri da parte degli uomini.

Quindi il problema della necessità della rivoluzione non è perché noi siamo compagne rivoluzionarie, né va vista come una cosa lontana, di là da venire, ma è un'esigenza attuale, perché veramente ci stanno togliendo tutto. Ci costringono a difenderci dai peggioramenti, da provvedimenti brutti, ma ogni giorno a questi se ne aggiungono altri - E non c'è limite al peggio.

Chiaramente l'8 Marzo, come recentemente nelle lotte delle lavoratrici, ci saranno sempre le bandiere della Palestina, perché per noi lsolidarietà alle donne palestinesi, il sostegno alla resistenza in Palestina è sempre presente nella mente e di cuoreNoi siamo legate alle donne palestinesi, soffriamo con loro e quando, quelle poche volte in cui loro gioiscono, per esempio quando sono state liberate delle prigionieri palestinesi, gioiamo con loro. Sono nostre sorelle!

E se dobbiamo parlare di “modelli”. Beh, i nostri modelli sono tutt'altro. I nostri modelli sono le donne nel mondo, degli altri paesi che resistono, lottano. Sono le donne combattenti che nonostante abbiano figli – anzi, proprio perché hanno figli che vedono morire o crescere nelle più dure privazioni e sofferenze - sono in linea fila nelle guerre di popolo, come in India, le cui compagne del Partito Comunista dell’India maoista in questi anni col loro coraggio, la loro forza rivoluzionaria, sono un esempio per tutte noi.

Ecco, queste sì sono un modello, queste sono il nostro riferimento, il nostro esempio. Loro che trasformano il dolore, le lacrime in forza, e ci indicano 1a via.

Noi vogliamo che l’8 Marzo sia carico di tutta la nostra voglia di lottare, di rovesciare questa brutta situazione, rovesciare il governo, lottare contro l'imperialismo e le sue guerre.

Insieme alle altre donne possiamo avere una marcia in più che ci viene dal fatto che la nostra condizione di oppressione è a 360°, una condizione che grida che tutta la vita deve cambiare.

pc 8 marzo - SIAMO TUTTE PALESTINESI! da Mfpr Palermo

SIAMO TUTTE PALESTINESI! SOSTENIAMO FINO IN FONDO LA RESISTENZA DEL POPOLO PALESTINESE!

7 MARZO AL SIT-IN ALL'AGENZIA CONSOLARE USA A PALERMO
Intervento delle compagne Mfpr al sit-in di ieri a Palermo sotto l'Agenzia Consolare USA 






IL VOLANTINO DIFFUSO... VERSO L'8 MARZO 




pc 8 marzo - Milano - al corteo studentesco di ieri - MFPR Milano

 

pc 8 marzo - Piano Riarmo, gli Usa hanno già inviato all’Italia le nuove atomiche. - info denuncia

 B61-12 - In Europa: anche Aviano e Ghedi

Di Stefania Maurizi

8 Marzo 2025

Se ne parla da quasi dieci anni e ora sono realtà. Le nuove bombe nucleari americane B61-12 sono state inviate dagli Stati Uniti in Europa e quindi anche alle basi di Aviano e Ghedi. A rivelarlo al Fatto quotidiano è l’autorità in materia: Hans Kristensen, lo studioso della Federation of American Scientists, che cura le […]

 AVANZA LA CORSA ALLA GUERRA NUCLEARE DELL'IMPERIALISMO ITALIANO, IN STRETTO LEGAME CON L'IMPERIALISMO USA TRUMP

 

venerdì 7 marzo 2025

pc 7 marzo - Leggi sostieni il blog soccorso rosso proletario

 https://soccorsorossoproletario.noblogs.org/

pc 7 marzo - Spagna - Finalmente libero il compagno Arenas - un saluto rivoluzionario - Soccorso Rosso Proletario

Espagne: Manuel Pérez Martinez, le Camarade Arenas, est libre

Manuel Pérez Martinez, connu sous le nom de « Camarade Arenas », est le secrétaire général du Parti communiste d’Espagne (reconstitué) – PCE(r). Après 32 ans de prison tout au long de sa vie, dont les 25 dernières années en France puis en Espagne, il vient d’être libéré de la prison d’Aranjuez ce mercredi 5 mars 2025 à l’âge de 80 ans. D’autres prisonniers du PCE(r) ou des GRAPO sont toujours emprisonnés disponibile in francese in dossier dei compagni di Secours rouge .. srpitalia@gmail.com

pc 7 marzo - II proletariato non ha Europa, non ha Nazione - Sciopero generale - Editoriale

 da ORE 12 Controinformazione Rossoperaia -

Il riarmo imperialista è diventato la priorità politica, economica, sociale, culturale, ideologica, dell'Europa.

La risposta dell'Europa ai diktat di Trump è un rimedio peggiore del male, i paesi imperialisti europei, i loro governi seguono Trump sulla sua stessa strada. L'unità che essi realizzano all'interno del contesto europeo è un'unità al servizio del riarmo nell'immediato, della guerra interimperialista in generale.

Dice Ursula von der Leyen: “mobilitare le immense risorse dell'Europa a difesa della democrazia e ripristinare la deterrenza contro coloro che cercano di farci del male”.

Le “immense risorse dell'Europa”? Ma non era un'Europa in crisi economica? Non erano i governi europei impegnati in una guerra commerciale, in una riduzione degli effetti dell'economia green per salvare posti di lavoro e reddito delle masse popolari in Europa? Non erano per gli investimenti in materia sociale? Non erano per il PNRR visto come volano dello sviluppo? Non era lì che si dovevano concentrare le risorse secondo le loro stesse parole?

Tutto questo viene buttato nel cesso, come fanno sempre i padroni, i governi, i loro servi, i loro Stati quando c'è da salvare l'interesse generale del sistema capitalistico e dell'insieme dei padroni, non hanno che una strada, quella della contesa con gli imperialismi maggiori, in questo caso l'imperialismo russo, ma anche con il social imperialismo cinese.

Tutto per le armi, e le cifre qui sono “immense”, come dice Ursula von der Leyen, con buona pace di salari, lavoro, salute, sanità, case, trasporti, scuola, con buona pace della cosiddetta “politica green” necessaria per fronteggiare la crisi climatica che pure molti di loro dicono che è devastante, minacciosa,

pc 7 marzo - India - OGGI A DELHI INIZIATIVA PER RICORDARE IL PROFESSORE RIVOLUZIONARIO SAIBABA

dal blog https://guerrapopolare-india.blogspot.com/ - info csgpindia@gmail.com

PERSEGUITATO E MORTO A  CAUSA DELLE TORTURE SUBITE NELLE CARCERI DEL FASCISTA GOVERNO MODI

pc 7 marzo - MORIRE IN TRASFERTA: Versato sangue operaio al porto di Catania

 dal blog https://cobasperilsindacatodiclasse.blogspot.com/ - info slaicobasta@gmail.com

5 marzo - MORIRE IN TRASFERTA: Versato sangue operaio al porto di Catania 

di Orazio Vasta *

Ieri pomeriggio un operaio napoletano di 52 anni, Vincenzo Giova, è rimasto mortalmente schiacciato durante le manovre di carico e scarico di alcuni containers presenti a bordo della nave Eurocargo Ravenna-Palermo, in sosta nel lato ovest del porto di Catania e diretta a Salerno. La Procura di Catania, con la procuratrice aggiunta Agata Santonocito e la sostituta Lina Trovato, ha aperto un’inchiesta, affidando le indagini alla polizia di frontiera, e disposto il sequestro della nave per potere eseguire rilievi e atti utili alle indagini. Il sangue versato dall’operaio Vincenzo Giova, padre di quattro figli, porta a 167 (fonte della rete web Morti di Lavoro) il numero delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno perso la vita sul posto di lavoro o nel raggiungere il luogo di lavoro dall’inizio dell’anno a ieri. Purtroppo, la lista è destinata ad essere aggiornata e le morti di lavoro fanno notizia, per il tempo che basta per il clamore mediatico e per le passerelle istituzionali, solo quando sono delle stragi. Si continua a parlare e a scrivere di “incidenti sul lavoro”. Ma questa è una guerra, la guerra del lavoro dove le vittime che versono mortalmente il proprio sangue sono sempre “le stesse e gli stessi”.

* da Agenzia SicraPress

pc 7 marzo - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - Dalle fabbriche: contratto, lotta, no al riarmo!

 

pc 7 marzo - 8 marzo - Cosa vogliamo? Vogliamo tutto! Perchè ci negano tutto!

 

pc 7 marzo - Marasma nel consiglio comunale di Torino tra reazionari - info stampa

Askatasuna, caos in Consiglio comunale: urla e attacchi a Lo Russo. «Siete gli utili idioti degli estremisti»

Silvio Viale in aula vestito da clown. Esponenti delle opposizioni indignati perché durante il sopralluogo nel centro sociale costretti a camminare sui fotomontaggi di Meloni e Salvini coi nasi da pagliaccio

Bastano poche parole del sindaco di Torino Stefano Lo Russo per scaldare il centrodestra e mandare in tilt i lavori in Consiglio comunale. Il tema è sempre il solito: Askatasuna. 

Questa volta al centro c’è il sopralluogo dello scorso 27 febbraio, quando i consiglieri di opposizione sono stati costretti a camminare sui volti di Meloni, Tajani, Salvini e Mussolini per poter entrare nello stabile di corso Regina 47. E il primo cittadino riferisce in Sala Rossa usando lo stesso copione di qualche giorno fa: «Il fatto che i consiglieri di estrema destra siano riusciti ad entrare in un edificio che era occupato è un risultato politico straordinario».

Per le opposizioni questo è troppo. I consiglieri si alzano in piedi, indossano un naso da clown e