martedì 9 gennaio 2018

pc 9 gennaio - Osceno caso di razzismo di stato contro i migrati a Ventimiglia - multa con detrazione dal pocket money!

(una corrispondenza)
E’ notizia di martedì due gennaio – la dà Il Secolo XIX sulla sua pagina digitale imperiese, in un articolo firmato Patrizia Mazzarello – che il nuovo regolamento comunale di Ventimiglia (Im) vieta la questua, non importa se molesta o meno, davanti ai supermercati cittadini.
Proprio il giorno prima, scrive la giornalista, «la polizia locale ha fermato due giovani stranieri per un controllo e per contestare loro una serie di comportamenti. E ha scoperto che si trattava di due richiedenti asilo, regolarmente ospiti del Cas di Pian della Castagna a Sanremo gestito da una cooperativa».
E continua: «Colpiti da una sanzione complessiva di 100 euro (50 euro a testa), pagata anticipatamente dalla coop, i richiedenti asilo saranno tenuti a rimborsare la multa con detrazioni al proprio pocket money giornaliero, che ammonta a pochi euro al giorno»: per la precisione a Euro 2,50 che peraltro spesso nemmeno vengono distribuiti.
Il perché di questa notizia è presto scoperto, basta leggere le prime righe del pezzo: «Il fondato sospetto che molti dei giovani sorpresi a chiedere l’elemosina nel centro cittadino della città di confine… non avessero nulla a che fare con i migranti in transito a Ventimiglia… c’era da sempre».
A chi scrive, invece, viene il legittimo dubbio che questa scribacchina sia soltanto una razzista travestita da sincera democratica: se così non fosse, non avrebbe presentato gli avvenimenti nella forma da lei utilizzata, separando i richiedenti asilo dalle normali “persone in transito” bloccate qui dalla chiusura delle frontiere con la Francia.
Infine, trovo indecente il comportamento di Romana Siccardi, presidente della cooperativa Caribu – quella toccata da questo “scandalo” – che ha scritto al sindaco sedicente democratico Enrico Ioculano chiedendo scusa per l’avvenimento e annunciando provvedimenti.
Sì, certo, a lei ed alla sua organizzazione “umanitaria” conviene sia pagare – per non vedersi magari togliere il business migranti dalle mani – sia rivalersi nei confronti dei due “rei”: in questo modo li lascia senza un centesimo per venti giorni, mentre lei ed i suoi accoliti godono dei loro soldi.
Genova, 05 gennaio 2018

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

http://pennatagliente.wordpress.com

Nessun commento:

Posta un commento