martedì 9 gennaio 2018

pc 9 gennaio - Dalla parte dei giovani proletari tunisini in rivolta contro il regime reazionario agente dell'imperialismo, franco italiano innanzitutto





Nella regione di Kasserine il bilancio del secondo giorno di scontri tra manifestanti e forze dell'ordine è stato di 19 feriti tra gli agenti di polizia Le proteste sono arrivate fino al quartiere 5 dicembre, del Kram ovest di Tunisi, dove gli agenti hanno dovuto usare gas lacrimogeni per disperdere una folla di manifestanti che aveva bruciato pneumatici e cassonetti. Per cercare di far fronte a questa situazione di urgenza, il Consiglio dei ministri ha varato alcune misure specifiche destinate alla promozione dell'occupazione e lo sviluppo dell'area di Kasserine. Tra queste l'assunzione di 6.400 disoccupati, lo stanziamento di 3 milioni di euro destinati al finanziamento di 500 progetti, la creazione di una commissione di inchiesta su presunti casi di funzionari corrotti, la concessione di terreni demaniali a privati, la creazione nella regione di nove società imprenditoriali con un capitale di 75.000 euro.


Ma l'annuncio di questi provvedimenti non sembra avere raggiunto lo scopo di placare gli animi. In serata ancora di tensioni e scontri, a Kasserine nonostante l'entrata in vigore del coprifuoco notturno. Anche a Hidra dove è stata data alle fiamme la sede delle dogane, a El Mazouna dove i dimostranti hanno bloccato la linea ferroviaria che collega Sfax a Tozeur, e in molte altre città.

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