martedì 16 gennaio 2018

pc 16 gennaio - Fontana e compagnia nera, dalla destra al Pd i fascisti riempiono sempre più le istituzioni

FASCISTI ASSAI MAL TRAVESTITI

Nella stessa giornata in cui gli italiani saranno chiamati alle urne per rinnovare la composizione del Parlamento borghese, i residenti di tre regioni – Lazio, Molise, e Lombardia – dovranno fare altrettanto anche per le assemblee elettive regionali; nell’ultima dell’elenco i principali candidati saranno tre: quello socialdemocratico, Onorio Rosati, Giorgio Gori per la destra moderata, e Attilio Fontana per quella radicale.
Quest’ultimo, nelle scorse ore, è stato il protagonista assoluto di questo momento pre elettorale asserendo – riferendosi alla questione accoglienza dei migranti – che «non possiamo accoglierli tutti. Non possiamo perché tutti non ci stiamo. Dobbiamo decidere se la nostra etnia, la nostra razza
bianca, la nostra società deve continuare ad esistere, o deve essere cancellata» (si veda il Televideo Rai di lunedì quindici gennaio).
Dichiarazioni farneticanti alle quali lo stesso cerca di mettere una pezza dicendo che si è trattato di «un lapsus, un errore espressivo. Intendevo dire che dobbiamo riorganizzare un’accoglienza diversa che rispetti la nostra storia e la nostra società»: il problema però è che, parole del genere di quello uscito dalla bocca del politicante lombardo, sono indicatori di che razza di gentaglia si candida a governare gli italiani.

Per chi dovesse pensare che questo sia un esempio estremo dovuto alla cultura (?!?) politica di chi deve convincere potenziali elettori xenofobi, razzisti, e fascisti, ecco che nelle stesse ore arriva la storia del sedicente democratico Maurizio Sguanci, presidente del Quartiere Uno di Firenze: questi, sulla sua pagina presente su una nota rete sociale, scrive che «nessuno ha fatto quanto Mussolini in venti anni» di dittatura fascista.
Ci si chiede se questi due assai poco “signori” abbiano mai letto la Costituzione della Repubblica Italiana alla quale hanno giurato fedeltà al momento del loro investimento nella carica pubblica che detengono, o hanno detenuto: quello stesso documento, posto a fondamento del vivere civile in Italia, dichiara illegale la ricostruzione sotto qualunque forma del disciolto partito fascista, mentre una recente legge - conosciuta con il nome del deputato democristiano Emanuele Fiano - ne vieta l'apologia.
Bosio (Al), 16 gennaio 2018
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

http://pennatagliente.wordpress.com

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