venerdì 29 dicembre 2017

pc 29 dicembre - SULLA LOTTA DELLE MAESTRE - IL DIRITTO AL LAVORO NON SI TOCCA!

Vergognosa dichiarazione della Fedeli, riportiamo la nota giornalistica:” Valeria Fedeli per la prima volta oggi in una intervista a Repubblica commenta la sentenza del Consiglio di Stato sui diplomati magistrali.
“La sentenza va applicata – afferma il Ministro – ma dobbiamo calcolare l’impatto e le conseguenze, per questo ho convocato una riunione per il prossimo 4 gennaio”.
Il Ministro ha anche speso delle parole per lo sciopero in programma l’8 gennaio 2018 “capisco la loro situazione, ma bisogna tenere conto che ci sono pure leggi e regolamenti da rispettare”.
Al momento sembra essere confermata la linea del licenziamento (contratto trasformato da tempo indeterminato in
supplenza) per i docenti già assunti in ruolo e la possibilità di portare a termine l’anno scolastico per coloro che hanno una supplenza. Man mano che arriveranno le sentenze del giudice del Lavoro gli Uffici Scolastici provvederanno a depennare dalle graduatorie ad esaurimento e rivaluteranno l’iscrizione in II fascia delle graduatorie di istituto.
Una situazione molto complessa. Il 4 gennaio ci saranno i particolari.”
Visto che la ministra parla di leggi e regolamenti da rispettare, ricordiamo che il valore abilitante all’insegnamento nella scuola primaria del Diploma di Maturità Magistrale relativamente ai titoli conseguiti entro il 2001 – 02, non solo non è mai stato revocato , ma è stato anzi ribadito negli anni da leggi, note, comunicati e circolari ministeriali oltre che da una sentenza della Corte Costituzionale. 
Pronunce, sentenze che la lotta caparbia e determinata negli anni delle lavoratrici hanno conquistato. Nulla è stato regalato!
Esso quindi costituisce titolo valido di accesso alle Graduatorie Permanenti ad Esaurimento come il possesso di una qualsiasi abilitazione o idoneità acquisita a seguito di concorso e ha permesso, negli anni scorsi, l’assunzione a tempo indeterminato di migliaia di insegnati della scuola primaria che oggi, pur avendo superato l’anno di prova, rischiano di essere licenziati certo a causa della sentenza dell’ Adunanza plenaria del Consiglio di Stato che spazza via ogni loro diritto, ma che torna utile al governo soprattutto sul versante del consolidamento della precarietà nella scuola, oltre che affermare ulteriormente il principio di “divide et impera”, creando ulteriori “sottocategorie” nella scuola PER RENDERE TUTTI  PIU’ DEBOLI.
IL DIRITTO AL LAVORO NON SI TOCCA!
MASSIMA SOLIDARIETA’ E SOSTEGNO ALLA LOTTA!
Mfpr-Milano

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