domenica 22 ottobre 2017

pc 22 ottobre - Sull'India - intervista al Comitato di sostegno alla guerra popolare in India - India Vermelha Galizia

traduzione ufficiosa

1. Che cosa è "India Vermella"?
India Vermella un sito di informazio del Comitato Galiziano di Sostegno alla Guerra Popolare in India, con cui cerchiamo di far raggiungere ai nostri lettori la realtà della lotta rivoluzionaria che guida la PCI (Maoista).

2. Perché solidarietà con la rivoluzione Naxalita?
La Rivoluzione in India è una parte importante della rivoluzione proletaria mondiale, lungo il cammino della guerra popolare di lunga durata tracciata dal compagno Charu Mazundar applicando il marxismo-leninismo-maoismo. Ciò rende doveroso per i comunisti sostenere e sostenere questa lotta.
"Il tuono di primavera" di Naxalbari, come lo chiamò "Radio Pechino" risuonò in tutto il subcontinente indiano, rompendo con la linea revisionista della convivenza pacifica che i traditori imputavano al leninismo. Naxalbari è erede diretto della via della Grande Rivoluzione Culturale Proletaria guidata dal Presidente Mao. Oggi resta una chiara linea di demarcazione che separa i veri comunisti dagli opportunisti, per quanto questi cerchino di nascondersi dietro false bandiere rosse. Nello Stato spagnolo abbiamo l’esempio del cosiddetto Partito Comunista dei Popoli di Spagna, i cui
slogan radicali non possono oscurare l’appoggio al governo reazionario di Modi contro i Maoisti.

3. Nel movimento comunista internazionale, c'è solidarietà da parte dei Maoisti con i Naxaliti?
Sì, da molti anni. I comunisti indiani hanno partecipato attivamente a organizzazioni internazionali come il Movimento Rivoluzionario Internazionalista (MRI), compreso l’allora Partito Comunista dell’India ML (Naxalbari), che ora è confluito nel Partito Comunista dell’India (Maoista). E quest'ultimo è un membro fondatore del Comitato di Coordinamento dei Partiti e Organizzazioni Maoiste dell'Asia meridionale (CCOMPoSA).

4. Qual è il vostro lavoro in Galizia?
È fondamentalmente propaganda e sostegno della Rivoluzione, come pure denuncia della situazione di prigionieri politici e di guerra in India, come è il caso del compagno Ajith, del compagno Kobad Gandhy o del professor GN Saibaba, che grazie al nostro lavoro è stato portato al Parlamento europeo.

5. Siete anche solidali con il PCF e la rivoluzione nelle Filippine?
Sì, certo. Anche la guerra popolare nelle Filippine è il risultato della rottura con il revisionismo e le sue politiche riformistiche indicata dalla GRCP dal 1966 in poi. Il compagno Sison ha persistito su questo cammino, resistendo anche alle pressioni degli imperialisti e dei loro servi, come Duterte, per porre fine alla guerra popolare.
La linea capitolazionista, seguita da alcune organizzazioni del fronte, è stata spazzata via nei fatti e dal sostegno determinato al PC delle Filippine e al Nuovo Esercito del Popolo da parte delle masse oppresse.

6. State celebrando il cinquantenario della rivolta di Naxalbari? Come giudicare il lavoro teorico e pratico dei Naxaliti durante questi 50 anni?
Ebbene, come è evidente, questi 50 anni sono ricchi di grandi lezioni, successi e sconfitte, perdite dolorose di dirigenti, come gli assassinii dei compagni Charu Mazumdar, Azad, Kishenyi o, più recentemente, omicidi della compagna Shruthi e del compagno Manikanti. In questi 50 anni il nemico ha spesso cantato vittoria, ma la via di Naxalbari si è ogni volta rafforzata.
Il partito fondato dal compagno Mazumdar, alla sua morte è caduto nelle mani di liquidatori, ma la sua linea rivoluzionaria è rimasta in altri compagni che hanno dato origine a nuove organizzazioni hanno tenuto alta la gloriosa bandiera rossa di Naxalbari. Sono le organizzazioni che hanno dato vita all'attuale PCI (maoista) sotto la direzione del compagno Ghanapati.
Naxalbari coinvolse masse diseredate e oppresse delle campagne e delle città. Parliamo di milioni di uomini, donne e bambini e di vasti territori, in un "corridoio rosso" che non smette di crescere, perché, come ha sottolineato il presidente Mao, la guerra popolare è guerra delle masse e in India i compagni hanno ha impugnato fermamente questo principio della linea di massa nella guerra.
Ci sono ampie basi d’appoggio in cui le masse sono che, attraverso i comitati popolari, comandano, organizzano la produzione, l'istruzione, la sanità e la giustizia popolare.

7. C'è ancora la “Operazione Green Hunt” in India?
In questi 50 anni la repressione è stata una costante, sotto governi di destra come di sinistra, come quello del cosiddetto Partito Comunista (marxista) dell'India. Sono state tentate centinaia di operazioni di accerchiamento e di annientamento, che non sono riuscite a spegnere la scintilla scaturita in quel villaggio del Dajerleeng.
La “Operazione Green Hunt” è caratterizzata da una logica di genocidio da parte dello Stato dell'Unione contro “ la più grande minaccia” verso la loro democrazia, dall’uso delle più recenti tecnologie alo scopo di togliere le terre definitivamente agli adivasi per dar concederle alle multinazionali, principalmente minerarie.

8. La rivoluzione di Naxalite è basata esclusivamente sui contadini o anche sugli operai?L'India è un immenso sub-continente, fatto di diversi stati e regioni. È al centro di tante contraddizioni. La forza principale delle masse popolari nella rivoluzione della Nuova Democrazia sono i contadini e la forza proletaria e degli intellettuali rivoluzionari, fusi in un solido blocco, il Partito. Le città sono tradizionalmente centri di potere del vecchio stato, in cui esso mantiene l'egemonia sulle masse oppresse. Ciò non impedisce ai rivoluzionari di essere presenti nel movimento dei lavoratori e degli studenti

9. Chi è il dottor Saibaba?
Il professor GN Saibaba è un noto intellettuale maoista, arrestato con la falsa di appartenere al PCI (Maoista) clandestino. La persecuzione contro di lui del vecchio stato ha provocato molte proteste, anche per sua condizione di disabile (è costretto su una sedia a rotelle), contro la violazione dei più elementari diritti di prigioniero politico

10. Qual è la situazione attuale del PCI (maoista) e dei suoi guerriglieri del PLGA?
Il PCI (Maoista) si è stretto e unito intorno alla ampie file della guerra popolare, colpendo non solo le forze repressive, ma anche le principali forze brahmanico e semi-feudali.

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