mercoledì 16 agosto 2017

pc 16 agosto - Conferenza stampa di ferragosto, Minniti rilancia: "lavoro per liberare i cittadini dalla paura". Sbagliato, sei tu la vera paura e bisogna liberarsi di te



Migranti, Minniti: "Governare i flussi è di sinistra, aumenta la sicurezza, riduce la paura"
Tradizionale conferenza stampa di Ferragosto del ministro dell'Interno: "Lavoro per liberare cittadini dalla paura". Calano i delitti, compresi i femminicidi. Ma "assillo" del Viminale sono le condizioni dei migranti respinti in Libia dove il traffico di esseri umani "funziona e fa reddito"
di ALBERTO CUSTODERO
15 agosto 2017 


ROMA - "Il governo dei flussi migratori è di sinistra perchè aumenta la sicurezza e riduce la paura". Risponde così Marco Minniti, ministro dell'Interno (un passato indiscusso nelle file della sinistra) durante la tradizionale conferenza stampa di Ferragosto, a chi gli chiede come viva le critiche alle sue politiche sulla sicurezza che provengono da sinistra, e ai contestuali complimenti che arrivano da destra.
"I flussi migratori non governati - spiega Minniti - sono una minaccia per la sicurezza dell'Italia. Si può dire forse che è sbagliato il mio approccio, ma non che è sbagliata la visione dei flussi. Questa è una posizione da sincero democratico". "Mi si offra di discutere un'altra proposta - aggiunge - a patto però che non cominci con 'emergenza migrazione' perché la migrazione è un fenomeno epocale da non affrontare in emergenza. Chi è accolto e chi accoglie deve avere pari diritti, se c'è conflitto tra questi due diritti la democrazia rischia di perdersi". "E di fronte al sentimento di paura diffuso tra la gente - sottolinea - il mio approccio è di stare vicino e ascoltare chi ha paura per aiutarlo a liberarsi da paure, sapendo che c'è qualcun altro che vuole che le persone restino imprigionate nelle loro paure. Questa è la discriminante di carattere democratico".
• ESPERTA ONU: "CON CODICE ONG RISCHIO PIù MORTI"

Per un'esperta indipendente dell'Onu c'è il rischio che ci siano più morti tra i migranti nel Mediterraneo per effetto del codice di condotta proposto dall'Italia alle Ong. Minniti non ha risposto direttamente se il rischio di più morti esista o meno. Ma ha ricordato che "il codice Ong è stato approvato in base a una iniziativa unanime del Parlamento. Se il governo di fronte a una iniziativa unanime non l'avesse rispettata, sarebbe stato poco rispettoso del Parlamento". Il testo del codice, ha aggiunto, "ha avuto da tutti il via libera, è stato presentato alle Ong, al momento 5 hanno firmato, due no. Non si può certo dire che siamo di fronte allo smantellamento delle attività delle Ong". E ha anche spiegato che "i due caposaldi su cui si basa l'azione del Viminale in tema migranti sono la salvezza in mare (su cui l'Italia non si ritira) e l'impegno umanitario in Libia". "Siamo ancora sotto il tunnel - ammette Minniti - Il tunnel è lungo ma io comincio a vedere la luce alla fine del tunnel".  "Non so - ha aggiunto - se sono troppo ottimista. L'auspicio è che si possa continuare con l'impegno e la passione civile di un grande Paese che ha affrontato sfide difficilissime in questi anni".
• TRE ONG SI SONO RITIRATE PER LE MINACCE LIBICHE
A chi gli ha ricordato che tre Ong nei giorni scorsi si sono ritirate per timore delle minacce della Libia, Minniti ha risposto che "si tratta di una provvisoria sospensione in attesa di chiarimenti da parte della guardia costiera libica. Su questo tema spinoso ha sottolineato che "nelle acque libiche non si può entrare se non coordinati dalla guardia costiera libica e da quella italiana".
• MINNITI: "RISPETTO DIRITTI UMANI IN LIBIA MIO ASSILLO"
"Il rispetto dei diritti umani dei migranti che vengono riportati in Libia è un assillo mio personale e dell'Italia", ha ribadito Minniti ricordando l'iniziativa messa in campo con l'Oim e l'Uhncr che lavorano nel Paese nordafricano. "Il traffico di essere umani in Libia - ha poi denunciato - è una delle poche cose che economicamente purtroppo funziona e costituisce reddito". "Da Commissione europea, Italia e Germania sono stati stanziati 200 milioni per la sola accoglienza". "Nelle prossime ore l'ambasciata italiana a Tripoli distribuirà materiale umanitario nelle città di Sabrata e Zouara. Era quello che i sindaci ci avevano chiesto. Ci hanno chiesto di aiutarli e liberarsi dal traffico di migranti e a costruire un'economia alternativa".
• STATISTICHE E SENTIMENTO DI PAURA
Il ministro dell'Interno elenca una serie di dati statistici che dimostrano un fenomeno generale del crimine in calo. Dal primo gennaio al 31 luglio, rispetto allo stesso periodo del 2016, sono diminuiti i delitti, gli omicidi (compresi quelli attribuibili alla criminalità organizzata) le rapine, i furti, gli incidenti stradali (anche se è cresciuto il numero delle vittime). Ed è diminuito il fenomeno del femminicidio: i delitti commessi dal partner sono passati da 94 a 72, dall'ex partner da 12 a 8. In calo anche gli omicidi in ambito familiare, da 43 a 31. "Non sono soddisfatto  di questo calo di femminicidi - commenta Minniti - è un delitto inaccettabile, questo tipo di reato è da cancellare". Sul fronte del contrasto alla mafia, sono 18 i Comuni commissariati per infiltrazioni mafiose, 15 quelli sciolti e tre i prorogati, mentre in sette mesi sono stati arrestati 1.133 presunti mafiosi e 30 latitanti. Il cento per cento dei migranti sbarcati in Italia, infine, è stato identificato. E i dati sono stati condivisi agli Stati confinanti e non. Nonostante questi dati positivi, tuttavia, la percezione di insicurezza diffusa tra la gente rimane alta. "Quello che voglio fare - spiega il ministro - è avvicinare le statistiche al sentimento dell'opinione pubblica. Bisogna rendere rassicuranti le statistiche. Per affrontare ai sentimenti di paura del Paese rispondiamo con la presenza delle forze di polizia (con il contributo della Difesa), sul territorio".
• INCENDI: MONITORATI I TERRITORI DI MONTAGNA
"L'Italia - ha spiegato il titolare del Viminale - ha affrontato una situazione difficilissima con l'incremento del 70 per cento di incendi, una media di mille al giorno. Per il contrasto ai piromani, si è lavorato con l'uso di nuove tecnologie. Il Paese ha una gran parte di montagne: anche quel territorio va visivamente monitorato minuto per minuto".
• TERRORISMO: "MINACCIA ALTA, MA NON IMMINENTE"
Per quanto riguarda il contrasto al terrorismo, "il quadro della minaccia rimane alto ma non c'è alcuna traccia di una minaccia imminente".  Nei primi 7 mesi sono stati fatti 67 rimpatri di cui 3 imam. "Più 81 per cento rispetto all'anno scorso - dice Minniti - complessivamente dal 1 gennaio 2015 abbiamo avuto 199 espulsioni per ragioni di sicurezza: si tratta di uno strumento prezioso di prevenzione che altri Paesi non hanno nei confronti di chi si è radicalizzato, ma non ha ancora un progetto terroristico operativo". Sono stati arrestati 29 estremisti. Sono invece 125 i foreign fighters monitorati, di cui 37 sono deceduti, 22 rientrati in Europa.
• VIMINALE ADOTTA NUOVA DIRETTIVA SULLE FORZE DELL'ORDINE
"Oggi - ha annunciato Minniti - ho firmato una direttiva  per il coordinamento delle specialità e della presenza sul territorio di Carabinieri, Polizia e Guardia di finanza". "L'ultima direttiva completa era quella di Napolitano del '98, poi ce n'era stata un'altra parziale di Pisanu otto anni più tardi", ha ricordato Minniti, e ha spiegato: "Il tutto in un quadro di assoluta complementarietà tra le forze di polizia che hanno imparato a lavorare assieme: evitando ogni ridondanza e ogni sovrapposizione, si garantisce il massimo dell'efficienza e si espande la capacità di iniziativa dello Stato".
• G7 STRAORDINARIO MINISTRI INTERNO A OTTOBRE
"Un G7 dei ministri dell'Interno non previsto si terrà a ottobre su richiesta a gran voce dei nostri partner, si terrà come momento conclusivo come passaggio di testimone dall'Italia al Canada". "Eventi importanti si sono conclusi in assoluta sicurezza e coloro che volevano manifestare lo hanno fatto in un quadro in cui l'unico elemento inaccettabile era la violenza: gli appuntamenti hanno rispettato questi due principi, sono orgoglioso di non aver vietato le manifestazioni richieste".
 


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