venerdì 9 giugno 2017

pc 9 giugno - Milano - non non siamo d'accordo con il 'bonus mamma' e meno che mai con l'esclusione delle donne immigrate!



Bonus mamma, da Milano la rivolta contro l'Inps: "La metà delle donne immigrate sono tagliate fuori"
L'una tantum di Renzi introdotta dalla legge di bilancio non prevedeva limitazioni ma da febbraio l'istituto ritiene di poterlo erogare solo alle neomamme in possesso della carta di soggiorno. Non basta il permesso, che ha una durata limitata. Ricorso al tribunale civile dei legali dell'Asgi: "Discriminazione illegittima sotto ogni profilo"
di ZITA DAZZI

08 giugno 2017
L'inps discrimina le immigrate con l'ultima circolare sul "Bonus Mamma" da 800 euro? Per quell'assegno corrisposto come una sorta di "premio nascita" c'era stato un boom di domande subito dopo il lancio, nel gennaio scorso: in sole 36 ore lo avevano richiesto già in 28mila. Sarà forse anche per questo che, di fronte al "successo" dell'operazione, lo Stato ha cercato di capire come "limitare" le domande, lasciando il beneficio anche agli stranieri residenti, ma riservandolo solo a quelli titolari di permessi di soggiorno "lunghi". Una discriminazione bella e buona, secondo gli avvocati dell'Asgi (associazione studi giuridici sull'immigrazione) che hanno presentato un ricorso contro l'ente
previdenziale che, contrariamente a quanto prevedeva la legge in origine, riserva l'assegno una tantum - da corrispondere al settimo mese dalla nascita - alle sole mamme straniere in possesso della Carta di soggiorno, e non del semplice permesso di soggiorno, che ha una durata limitata.
Il "premio nascita" è stato introdotto dalla legge di bilancio 2017 e la norma non prevedeva alcun limite nella attribuzione del beneficio, né in relazione al reddito, né in relazione alla cittadinanza della richiedente o al suo titolo di soggiorno. Il limite è stato introdotto dalla successiva circolare 39 del febbraio scorso "sulla base delle indicazioni comunicate dal Dipartimento per le politiche della famiglia della presidenza del consiglio dei ministri e sentito il ministero del lavoro e delle Politiche sociali". "Dunque la  scelta legislativa - magari discutibile sul piano della politica sociale, ma incontestabile dal punto di vista della interpretazione della norma - era proprio quella di garantire la prestazione con la massima ampiezza - scrivono gli avvocati Alberto Guariso e Livio Neri nel ricorso al tribunale civile di Milano -. A fronte di ciò l'Inps, senza aver ricevuto alcuna delega in tal senso dal legislatore, ha ritenuto, con le circolari citate, di poter apporre rilevantissime limitazioni in base alla cittadinanza e al titolo di soggiorno, tali da escludere almeno il 45% delle donne straniere (tante sono ad oggi le donne straniere prive di permesso di soggiorno di lungo periodo rispetto al totale delle donne con cittadinanza extra UE)".......



Milano, maxistangata a Brera sugli studenti extracomunitari: tasse da 600 a 4mila euro. E' rivolta
Il tetto massimo senza l'Isee, documento impossibile da produrre per chi arriva da Colombia, Cina, Corea o Iran. I ragazzi: "Ma non siamo tutti benestanti, così ci impedite di terminare gli studi"
di CLAUDIA ZANELLA

08 giugno 2017
Gli studenti extracomunitari dell'Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano, 1.500 sui 4.500 totali, scendono in piazza contro l'aumento delle quote di iscrizione che si troveranno a pagare dal prossimo anno accademico. La quota massima, infatti, è di circa 4mila euro. E il motivo dell'aumento è che non possono presentare l'Isee, la certificazione di reddito e patrimonio richiesta da quest'anno. Un aumento vertiginoso, dai 1.200 euro per biennio del passato.
Gli studenti hanno protestato con un flashmob "in chiave Accademia di Brera - racconta Giuseppe Bonini, vice direttore dell'ateneo - Una trentina di loro si è fotografata davanti alla statua di Napoleone con un cartello con scritte frasi come "Brera non mandarmi via"". L'obbligo dell'Isee dal prossimo anno accademico è stato introdotto dall'ultima legge di stabilità. Un documento "praticamente impossibile da avere per loro". Fino a quest'anno era sufficiente presentare "un certificato di reddito del loro Paese d'origine, con timbro e verifica della nostra ambasciata ". A questo si aggiunge dal prossimo anno, per tutti gli studenti, anche "un piccolo aumento delle tasse dalla terza fascia di reddito in su. Mentre le due fasce più basse non pagheranno nulla".......


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