lunedì 12 giugno 2017

pc 12 giugno - A GENOVA HA VOTATO MENO DELLA META' DEGLI AVENTI DIRITTO: UN OTTIMO RISULTATO

Dunque i genovesi hanno scelto con chiarezza: al di là del fatto che la Legge borghese dispone che, il venticinque giugno, si tenga il ballottaggio – tra il candidato della destra radicale (Marco Bucci) e quello sostenuto dal Partito Democristiano ed i suoi maggiordomi (Giovanni Antonio Crivello detto Gianni) – il 51,61 per cento del corpo elettorale ha rifiutato di perdere tempo recandosi alle urne.
Naturalmente sarebbe eccessivo accreditare in toto questo strepitoso dato alla campagna di boicottaggio del voto portata avanti – tanto a livello nazionale quanto a quello locale – dalle forze autenticamente comunista, quelle di matrice marxista-leninista, ma è indubbio che in qualche modo è passato il messaggio che per poter cambiare le cose quello che serve è la lotta e non il voto.
Certamente hanno contribuito anche le vertenze aperte sul tema del lavoro – Ilva, compagnie portuali, società partecipate dal Comune – ad una presa di un certo livello di coscienza da parte della classe operaia, che si è espresso nel modo più naturale: il rifiuto della delega del proprio futuro a chi non rappresenta altri se non se stesso, e il suo unico intento è curare i propri interessi..
Genova, 12 giugno 2017

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria

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