mercoledì 24 maggio 2017

pc 24 maggio - L'IMPERIALISMO, TRUMP, PARLA DI PACE E RAFFORZA LA GUERRA... - Un contributo di una compagna lavoratrice del Policlinico, dello Slai cobas sc di Palermo

L’INTERVENTO DI TRUMP IN ARABIA SAUDITA: “UNA VERA SPREMUTA DI CUORE…!”
L’IMPERIALISMO, USA IN TESTA, NON SI SMENTISCE MAI, MENTRE PARLA DI PACE, PENSA COME CONTINUARE E RAFFORZARE  LA GUERRA

ORA E SEMPRE, MORTE ALL’IMPERIALISMO!!


Il discorso di due giorni fa del presidente degli Stati Uniti Trump, in Arabia Saudita, non fa altro che confermare la natura assassina e barbara dell’imperialismo; le reali intenzioni dei paesi imperialisti, a cominciare dagli USA, di continuare a seminare guerre, migrazioni di massa, miseria e lutto, in nome del profitto, contro le masse popolari del pianeta. Altro che pace e prosperità!
Mentre parlava di pace, di onorare dio, di milioni di posti di lavoro, del futuro dei giovani e di prosperità per i popoli, Trump esaltava, trionfante, l’affare del secolo, ovvero i 350 miliardi di dollari che il Regno Saudita investirà negli USA, in cambio di un ingente rifornimento di armi e di assistenza militare, con la scusa della lotta al terrorismo.

Trump - contro cui, ricordiamo, aleggia lo spettro dell’impeachment per avere condotto affari sporchi con la mafia russa e trafficanti israeliani di diamanti, in cui è coinvolto anche suo genero - ha avuto la spudoratezza di parlare di lotta tra il “bene e il male”, in cui il bene, sarebbe lui e l’imperialismo, ed il male, il terrorismo e l’Iran, ritenuto quest’ultimo ”causa di tutti i mali del Medio Oriente”.

Ma la cosa altrettanto aberrante e nel contempo grottesca, è il fatto, risaputo da tutti, che l’Arabia
Saudita è sempre stata  grande sponsor del terrorismo islamico, come affermato ripetutamente anche dalla stessa Hillary Clinton. Ed inoltre, che l’industria bellica USA foraggia da sempre l’ISIS, creatura delle politiche dell’imperialismo americano in Medio Oriente, usato per contenere l’influenza dell’URSS nel mondo arabo, nella contesa per il predominio energetico e finanziario.
Non dimentichiamo che sotto la presidenza di Reagan, gli Stati Uniti hanno armato e addestrato i talebani in Afghanistan, che Al Queda nasce con i soldi e il supporto americano. Ma quando il “mostro” sfugge di mano, ecco che gli amici di ieri diventano i nemici di oggi, come pure l’ISIS, il “pericolo numero uno”, che funge da pretesto per permettere agli USA di intervenire sistematicamente nei paesi arabi, per assumere il controllo monopolistico delle fonti energetiche e per l’esportazione di capitali.

La storia, i fatti dimostrano inesorabilmente la reale essenza dell’imperialismo USA (che fin dai suoi albori, come affermano gli storici, è stato per il 93% del tempo in guerra, quasi in ogni parte del mondo, massacrando centinaia di milioni di civili inermi), e dell’imperialismo internazionale, che è il vero male, la causa di tutti i mali del proletariato e dei popoli del mondo.
L’imperialismo, l’economia imperialista si fonda sull’assoggettamento violento dei popoli e si nutre dello sfruttamento e del sangue dei popoli oppressi, come dei proletari e delle masse popolari dei paesi imperialisti più deboli e degli stessi grandi paesi imperialisti.

Gli stati imperialisti, i loro governi, comitati d’affari della grande borghesia, sono i garanti di tutto ciò e dell’intensificarsi dello sfruttamento, della miseria e della devastazione dei territori, indispensabili per il capitale, per la sopravvivenza stessa del sistema.
La tendenza al fascismo è organica all’imperialismo. La moderna fascistizzazione degli stati imperialisti avanza tanto più che avanza la crisi economico-politica mondiale. Gli stati devono garantire che i padroni e la borghesia agiscano indisturbati nell’intensificazione dello sfruttamento degli operai, dei lavoratori, del cosiddetto esercito di riserva,dei precari, delle donne, dei giovani, degli immigrati.

Ma come ci ricorda il grande MAO: “L’imperialismo è una tigre di carta. Tutti i reazionari sono tigri di carta. Sembrano terribili, ma in realtà non sono tanto potenti. Considerando le cose a distanza, la vera forza appartiene al popolo, non ai reazionari!”.
“Quando la gente parla dell’imperialismo americano ha la sensazione che sia terribilmente forte…Ma si dimostrerà che i reazionari americani, come tutti i reazionari nella storia non hanno molta forza. Negli Stati Uniti la vera forza appartiene al popolo americano”.
“La forza dell’America è superficiale e transitoria. La crisi è come un vulcano che minaccia quotidianamente l’America. L’imperialismo americano siede in questo vulcano. Questa situazione ha indotto gli imperialisti americani a formulare un piano per ridurre in schiavitù il mondo intero; correre come belve assetate di sangue in giro per l’Europa, per l’Asia e per altri parti del mondo; ingaggiare reazionari in ogni paese, rifiuti umani…; formare un campo imperialista e antidemocratico..”
“Ma verrà il giorno della nostra vittoria e della sconfitta di questi reazionari. Il motivo è semplicemente questo: i reazionari rappresentano la reazione, noi rappresentiamo il progresso”.
 “Tutta la storia, la storia di alcuni millenni della società umana divisa in classi conferma questo assunto: i forti devono cedere il posto ai deboli. Questo vale anche per il continente americano. Ciò che è grande è destinato ad essere rovesciato da ciò che è piccolo. Ciò che è piccolo diventerà grande”.
“Chi era grande e forte è stato sconfitto perché era staccato dal popolo, mentre chi era piccolo e debole ha vinto perché si era legato al popolo e lavorava per esso”.
“Tutti i punti di vista che tendono a sopravvalutare la forza del nemico o a sottovalutare la forza del popolo sono sbagliati. Se ciascuno da il meglio di se stesso, noi, con l’appoggio di tutte le forze democratiche mondiali, riusciremo sicuramente a mandare all’aria il piano imperialista di asservimento, o prevenire lo scoppio di una terza guerra mondiale, a rovesciare i regimi reazionari e a conquistare una pace duratura per l’intero genere umano.”
“Potremo avere la pace solo dopo che l’imperialismo sarà annientato. Verrà il giorno in cui le tigri di carta saranno distrutte. Ma esse non si distruggeranno da sé,saranno necessarie raffiche di vento e scrosci di pioggia… “L’alba è vicina, dobbiamo farci animo…”.

Quando saremo al G7 di Taormina dobbiamo ricordarci di tutto ciò; ricordarci che l’imperialismo è il male, il male di tutti i mali, e che noi e la classe proletaria siamo il bene, perciò siamo nel giusto e abbiamo mille ragioni per protestare e lottare per rovesciare realmente questa barbara e misogina società!

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