martedì 2 maggio 2017

pc 2 maggio - Al grosso corteo di Milano del SI.COBAS la nostra voce del 1° Maggio rosso proletario e internazionalista

La voce e l'appello alla solidarietà e mobilitazione contro la repressione:

https://drive.google.com/file/d/0B72zX_Iorz-TLWtnMENUXzAtcTA/view?usp=sharing

"… gli operai della logistica sono il settore più avanzato, abbiamo alzato la testa e non l’abbasseremo!
Non riescono a spezzare il nostro movimento di lotta, per questo stanno cercando di fabbricare delle montature, perché non riescono in nessun altro modo ad eliminarci dai magazzini, e non ci riusciranno. Noi dobbiamo respingere e fargliele rimangiare queste montature.
La prima è quella che ha colpito il vostro coordinatore nazionale Aldo Milani. Noi subito, senza se e senza ma, abbiamo dato la nostra solidarietà, ci siamo schierati dalla parte di Aldo Milani e del SiCobas.
In questi giorni abbiamo visto la stessa cosa contro di noi, in un’altra forma: 11 licenziamenti, tra cui 4 di delegati. Licenziati non per motivi economici ma politici. Li hanno accusati di sabotaggio, per criminalizzare la lotta sindacale fuori dalle regole che noi facciamo contro un sistema senza regole come quello delle cooperative della logistica.

Occorre per questo una risposta unitaria!
Loro hanno alzato il tiro e lo hanno fatto perché sono in difficoltà. La repressione non è un segno di forza ma della loro debolezza.

In questa giornata internazionale di lotta voglio ricordare che in tutto il mondo tanti operai sono colpiti dalla repressione. In india dove milioni di lavoratori sono scesi in sciopero, c’è la vicenda particolare dei lavoratori della Maruti-Suzuki, che hanno risposto colpo su colpo agli attacchi della polizia in fabbrica e purtroppo c’è scappato il morto. Questa volta però il morto era un capo e 13 operai sono stati condannati all’ergastolo.
C’è una campagna internazionale per liberarli, perché noi operai non abbiamo nazione!
Diamo anche su questo un segnale, perché dobbiamo vincere una battaglia!
Se vince uno, vinciamo tutti!

La settimana prossima, il 9 maggio faremo delle altre iniziative, abbiamo bisogno della partecipazione di tutti anche a Bergamo per rispondere a queste montature poliziesche, che colpiscono noi come già hanno colpito il SiCobas.

Vi invito perciò a fare un passo ulteriore lungo questa strada, per unirci, perché dobbiamo vincere e, uniti, possiamo farlo!"

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