martedì 7 marzo 2017

pc 7 marzo - DAI SINDACATI DI BASE E AUTORGANIZZATI DI TRENTO: ADERIRE ALLO SCIOPERO DELLE DONNE

8 MARZO GIORNATA NAZIONALE DI LOTTA

Un feroce attacco è in corso nel nostro paese alle condizioni di vita e di lavoro delle donne e degli uomini delle classi proletarie e popolari. Un attacco portato avanti nelle imprese dai padroni e a livello istituzionale dai governi non solo di centro-destra, classicamente antiproletari, ma anche da quelli di centro-sinistra trainati dal PD, che si fanno promotori  di politiche di deregolamentazione e di precarizzazione selvaggia del lavoro quali i jobs act e di devastazione  dei servizi sociali pubblici (sanità, scuola, assistenza, trasporti ecc.) cui fa da contraltare l’incremento delle spese militari e la crescente  militarizzazione del territorio.
E che dire dei sindacati confederali CGIL-CISL-UIL, complici di padroni e governi che con la firma di accordi come quello del 10 gennaio 2015 e con proposte anticostituzionali come la cosiddetta Carta dei diritti del lavoro (CGIL), mirano a liquidare la residua democrazia nei luoghi di lavoro per sottomettere il fronte di opposizione dei lavoratori al fine di concludere indisturbati accordi che sistematicamente avvallano i peggioramenti portati avanti dai padroni, non solo in termini economici, ma anche di vita e di salute dei lavoratori.
In questa situazione, generalmente, a pagare il prezzo maggiore sono le donne, ancora fortemente discriminate rispetto ai salari, maggiormente sfruttate, precarizzate  e flessibilizzate rispetto ai maschi della loro classe e, come se non bastasse, spesso costrette a subire molestie se non addirittura violenze nei luoghi di lavoro.
Nelle fabbriche e in molti luoghi di lavoro la salute delle lavoratrici è compromessa da ritmi di lavoro sempre più pesanti, dalla decurtazione delle pause, da insani movimenti ripetitivi che si protraggono per tutta la giornata lavorativa.
Nelle campagne, in particolare del meridione, donne, spesso migranti, invecchiano e muoiono schiavizzate sotto il peso della fatica e delle violenze anche sessuali dei proprietari agricoli e del caporalato.
Le condizioni di vita delle donne sono rese ancora più difficili dal fatto che sono sempre più rigettate tra le mura domestiche, con relativo abbruttimento delle loro condizioni, costrette a supplire con sempre maggiore frequenza, con il proprio lavoro assistenziale, all’assenza di importanti servizi sociali quali l’assistenza ai malati, agli anziani, l’educazione dei figli, la cura della famiglia.
L’8 marzo dunque non è la festa delle donne, ma una giornata simbolo della brutale oppressione in cui versano ancora le donne, in particolare le proletarie e quelle degli strati popolari, nel 21 secolo in un cosiddetto “progredito” paese dell’Occidente. Per questo motivo allora la giornata dell’8 marzo deve tornare ad essere un momento di lotta contro quest’oppressione. L’8 marzo, quest’anno, come già negli anni scorsi, è stato indetto uno sciopero generale da varie organizzazioni del sindacalismo di base ed autorganizzato allo scopo di promuovere iniziative di lotta delle lavoratrici e dei lavoratori e di permettere, a tutte le donne che lo ritengano necessario, di scioperare, scendere nelle piazze e nelle vie delle città, e celebrare in questo modo, degnamente, la giornata dell’8 marzo.
Invitiamo ad aderire allo sciopero generale indetto per questa giornata.

Sindacato di Base Multicategoriale
sbm.trento@yahoo.it
Via Matteotti 40, Trento
 
Slai cobas Trentino

slaicobastrentino@gmail.com

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