lunedì 13 febbraio 2017

pc 13 febbraio - Genovese, condannato a 11 anni, si riprende la poltrona in Parlamento!

Non è più uno “scandalo” come titola iI quotidiano La Repubblica, è di più, è la quotidiana arroganza insopportabile che impongono questi politicanti che “governano” la politica attuale. E che c’entra la Legge Severino in tutto questo! Di fatto si tratta di una schiera di delinquenti o aspiranti tali, che si arricchiscono alle spalle di chi lavora, delle masse popolari, veri rappresentanti di un sistema corrotto e putrefatto! Da eliminare e basta!
"Scandalo Formazione, Genovese alla Camera dopo la condanna. La rivolta dei truffati
La legge Severino vale solo per i deputati regionali non per i parlamentari. Il cognato, pure lui condannato, resta però all'Ars
«Francantonio Genovese, condannato a 11 anni, che torna in Parlamento. Non riesco ancora a crederci», sussurra Clelia Marano, una delle insegnanti dell’ente di formazione Ial che è stata una delle parti civili più battagliere nel processo al re della formazione. «Ho perso tutto per causa sua - racconta - non venivamo pagati, mentre lui si arricchiva, e non ho potuto più sostenere il mutuo
della casa, che ho perso. E intanto mio padre moriva di dolore».
Esplode la rabbia fra gli ex dipendenti degli enti di formazione che Francantonio Genovese ha svuotato. «La notizia che il tribunale del riesame di Messina gli ha revocato l’obbligo di dimora è una vera beffa per tutti noi», dice Clelia Marano. «Altro che uno scranno della Camera dei deputati, dovrebbe restare seduto a guardare le mogli e i figli dei dipendenti degli enti che si sono buttati giù da una finestra perché erano finiti sul lastrico». 
Ma niente, al momento, potrà bloccare il nuovo ingresso di Genovese a Montecitorio. La legge Severino non si applica ai deputati nazionali, solo a quelli regionali, che sono considerati alla stregua degli amministratori locali. Una disparità di trattamento che alcuni giuristi hanno rilevato più volte. A dicembre, una condanna a due anni e otto mesi, per corruzione, ha portato fuori dall’Ars il coordinatore nazionale di Ncd Francesco Cascio. Stessa sorte ha avuto Francesco Riggio, il deputato eletto con il Pd condannato a 5 anni e 8 mesi per lo scandalo di un altro ente di formazione, il Ciapi. Riggio insorge: «Mi verrebbe da pensare che i parlamentari autori di questa norma hanno voluto tenersi fuori. Non credo sia giusto, la legge dovrebbe essere modificata».
 Ma, intanto, il ritorno di Genovese in Parlamento ridà forza ai fedelissimi dell’ex Pd oggi Forza Italia: mercoledì, il loro voto al consiglio comunale di Messina peserà di sicuro sul voto di fiducia al sindaco Renato Accorinti. Che dice: «Sono indignato. Genovese dovrebbe avere la dignità di fare un passo indietro, per il rispetto che è dovuto alle istituzioni». Il primo cittadino si dice preoccupato «per il messaggio che è arrivato ai cittadini, già così distanti dalla politica e dalle istituzioni: il ritorno in Parlamento di un condannato a 11 anni per associazione a delinquere ha una valenza devastante». E non c’è solo il caso Genovese, anche suo cognato, il deputato regionale Franco Rinaldi, è stato condannato, a due anni e mezzo. Ma neanche per lui è scattata la sospensione dalla carica.
 «All’improvviso, due anni di processo sembrano spazzati via», dice ancora Clelia Marano. È già nato un movimento degli indignati fra gli ex dipendenti degli enti di formazione defraudati dal deputato messinese. Il tam tam della protesta corre sui social network, qualcuno ha anche proposto di presidiare Montecitorio il giorno della prima seduta di Genovese alla Camera. Qualcun altro già ironizza su Facebook: «Magari il suo primo atto sarà un’interrogazione al ministro della Giustizia, per chiedere un ispezione contro i magistrati di Messina che lo hanno indagato e condannato». Sarebbe davvero una beffa. «Ma nessuno potrà cancellare la nostra battaglia», dice Clelia Marano.

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2017/02/12/news/scandalo_formazione_genovese_alla_camera_dopo_la_condanna_la_rivolta_dei_truffati-158161958/

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