domenica 29 gennaio 2017

pc 29 gennaio - Su Trump e contro Trump, uno Speciale tutto da leggere

L’analisi del “fenomeno” Tump che “legge” e anticipa le mosse che il fascio-imperialista ha già intrapreso
Riportiamo l'ultima parte della trascrizione del video di presentazione a Palermo il 20 gennaio



“I demagoghi fascisti alla maniera di Trump possono vincere anche le elezioni miliardarie degli USA, ma non hanno nessuna chance di fondare sui propri desideri e sulle proprie avventurose parole, il dominio reale che resta innanzitutto economico e che ha il suo fondamento di tenuta nella forza militare. Da questo punto di vista, Trump è una 'tigre di carta’” (dallo Speciale)


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Quindi noi dobbiamo approfondire bene come classe e capire da tale situazione che cosa ci sta venendo incontro, conoscere la fisionomia dell’imperialismo, e questo è solo l’inizio della discussione, perché oggi si insedia, ma i prossimi mesi saranno per noi un’occasione per seguirlo e capire l’imperialismo, come si sviluppa e che cosa sta succedendo, e che succede a noi direttamente come proletari europei. Perché una delle battute di Trump è <>.  Tanto che subito in Europa è nato il dibattito, ed ora cosa facciamo? L’esercito di difesa Europeo? Dobbiamo aumentare le spese militari? Per forza. Secondo voi aumentando le spese militari, da dove li prendono questi soldi? È chiaro, da noi (come già il governo ha annunciato fin da ora, a calcoli fatti, ogni famiglia quest’anno pagherà dalle 700/800 euro di soldi in più di tasse varie, un governo che dice che le ha tagliate ma invece va aggiungendo), per le eventuali spese militari e fondi usciti per le formazioni di eserciti o difesa di altro tipo anche fisica del paese. 
C’è una immagine della famosa ex cortina di ferro, che separava ai tempi dell’unione sovietica, le cosiddette due Europe, adesso si è spinta la rete fino in Russia… e le migliaia di carrarmati e uomini dell’esercito che è arrivato ai confini con la Russia con le immense spese militari… chi li paga? Quindi le politiche interne di ogni stato sono costrette ad aumentare le spese militari e quindi aumentare le tasse. E’ già in corso una discussione fra Padoan e Bruxelles, se effettivamente il bilancio che è stato approvato ora in Italia è un bilancio che deve essere considerato corretto, oppure deve essere corretto ancora e per correggerlo ancora bisogna trovare altri soldi. Questo senza tener conto di una politica di Trump e sugli effetti che avrà se davvero venisse messa in pratica. 


Quindi noi abbiamo la necessita di individuare esattamente Trump come la faccia dell’imperialismo attuale in crisi, con le definizioni che più si attagliano e cioè fascio imperialismo. Quindi è il rappresentante di una classe, della borghesia americana che si è incarognita e che ha vinto sull’onda dell’anti immigrato, ma che adesso deve applicare una politica generale.  Hanno detto che oggi dovrà fare il discorso di insediamento con il livello di gradimento peggiore di qualsiasi presidente americano nella storia americana. C’è il 45% circa di gradimento, basta pensare che Obama quando si insediò ne aveva l’80%. Quindi un presidente che già arriva e non è gradito da più della metà della popolazione. All’insediamento ci saranno circa 900 mila persone, Obama ne ha avuto 1 milione e 800 mila. Quando si è insediato, non c’è stata neanche una contestazione, tranne chi considerava che un presidente nero non ci doveva stare. Qui invece domani si vedrà la più grande manifestazione popolare contro di lui, 350 mila sono attesi a Washington, soprattutto donne. Perché si sono davvero imbestialite, hanno detto che non esiste che un personaggio così che è un misogino stia al governo, e quindi si preparano a questa “accoglienza”. Comunque in tutto il mondo ci saranno manifestazioni contro Trump.
Perché il problema è come dicono i rappresentanti dei padroni << E’ finita la democrazia? >>. Quando dicono è finita la democrazia non ci mettono l’aggettivo, noi proletari facciamo l’analisi seria e scientifica e quindi ad ogni definizione astratta se non aggiungi l’aggettivo non si capisce di cosa stai parlando, democrazia è una parola astratta, se non mi dici di quale democrazia dobbiamo parlare… chiaramente fa bello parlare di democrazia, libertà, fraternità e tutte quelle parole che fa bello, ma sono parole astratte, poi si devono concretizzare. La democrazia di cui parliamo e la democrazia borghese, in particolare la democrazia borghese americana, che anche con il sentimento più banale che uno ha della democrazia, con questa lui non ha niente a che fare. Si è visto dal punto di vista del voto... A proposito abbiamo detto che ha perso le votazioni, ma c’è andata a votare la metà della popolazione, e quasi sempre è così in America. Quindi cosa rappresenta alla fine Trump come popolazione, la metà della metà della metà.

Noi proletari dobbiamo stare attenti sugli effetti che avrà sulle nostre vite reali e concrete. Abbasseranno i salari? Si, se Trump utilizza davvero il protezionismo, il fatto che alzeranno i prezzi significa che abbasseranno di fatto il tuo stipendio, questa è una logica normale. Stringeranno i cordoni sui servizi sanitari, scuola ecc.? (Chiamiamoli essenziali) Si, se il governo è costretto a tagliare sulle spese generali. Dicevo poco fa che il nostro governo si vanta di essere conosciuto nel mondo perché ha l’avanzo primario più alto di tutti. L’avanzo primario è quel che resta nelle casse dello stato, dopo aver speso tutti i soldi in sanità, scuole, case e infrastrutture e servizi pubblici. Se io incasso 1000 e ne spendo 800 me ne restano 200, ma questo per uno stato non esiste in nessun paese. L’avanzo primario è qualcosa che gli imperialisti hanno chiesto e chiedevano alla Grecia (che era al collasso totale con metà della popolazione a chiedere elemosina sui marciapiedi), un piano che preveda l’avanzo primario significa chiedere al governo Greco di incassare più di quanto spendeva. E Renzi e adesso Gentiloni, come capo del governo, si vanta in tutto il mondo di avere l’avanzo primario più alto! Questa è gente da galera! Non c’è altro da fare… quando non si spendono soldi nella sanità (abbiamo visto gli scandali al pronto soccorso di persone che da giorni stanno nella barella ad aspettare perché non si spendono soldi nei servizi) e nel governo ti avanzano più soldi, e cosa ne fai di questi soldi?  Quando spendi sempre meno e ti rimangono sempre più soldi e tu sei il primo in Europa, e a livello mondiale hai l’incasso più alto… Ma è chiaro, ti diranno loro, <>. Quale debito? Quello che fa il governo. Perché il governo fa il debito? Che è il 130% del PIL, queste cose non si capiscono subito: significa che se “facciamo la somma” di tutti i beni in questo paese che valgono 1000, io ho debiti per 1300. Cioè per togliermi i miei debiti dovrei togliermi tutto e trovare altri 300 per pagare il resto. Il debito pubblico è una manovra degli stati moderni (iniziata a metà ‘800) per scaricare sulle masse popolari i costi di tutta la collettività, per conservare ed aumentare fino all’infinito i profitti di chi già ha i soldi.
Quindi in questo paese, non ci possiamo aspettare (vista la politica attuale), che si pensi a migliorare le condizioni sociali, (esempio chi non vede nei propri settori un aumento di stipendio da anni). Le ricadute della politica di Trump sul governo significano questo, e probabilmente ci dicevano << lo vuole l’Europa, c’è lo dice l’Europa>>, ma adesso ci diranno anche <>. Che cosa ci dobbiamo sentir dire ancora affinché giustifichino i tagli e gli aumenti delle tasse! Ci saranno ancora quelli che si lamenteranno… ma non basta perché i giovani sono costretti ad andarsene, sono 18 mila all’anno dalla Sicilia che se ne vanno e tanti altri nelle altre parti d’Italia. Il problema è che questa nuova risposta alla crisi mondiale che ha la faccia arancione di Trump è un ulteriore aggravamento delle condizioni generali. Se ci riferiamo a quella economica molti continueranno a dire “vabbè stringiamo la cinghia”, fin quanto la cinghia si può stringere! questo è un fatto fisico e oggettivo. Ma il problema sono le guerre, l’imperialismo è guerra! L’imperialismo è guerra quotidiana contro donne, giovani e bambini! L’imperialismo è un disastro! Quindi se la faccia di Trump, diciamo è la faccia moderna dell’imperialismo, noi dobbiamo trovare le forme per cui questa faccia non debba più esistere.  
Lo studio approfondito comincia oggi e seguiremo man mano l’evoluzione delle varie fasi, se applica o no la politica che ha annunciato. Bisogna entrare nelle contraddizioni e quindi smascherare il fatto che l’imperialismo di Trump dice una cosa ma non la può mettere in pratica, per le contraddizioni profonde che ha. Come si svilupperanno le contraddizioni? Non solo la principale, che è quella fra i paesi ricchi e le popolazioni oppresse, quelle povere, (per fare un esempio, in India la popolazione “vive” ancora con 50 centesimi al giorno). Questa è la contraddizione principale che si sviluppa contro gli 800 milioni di abitanti in Africa (che presto diventeranno 1,2 miliardi, nell’arco di una ventina d’anni), ma questi paesi che fanno parte della contraddizione principale (perché si arriva lì e si prende tutta la ricchezza che c’è, cioè diamanti, oro, carbone ecc.. si porta nei paesi imperialisti, si rielabora e poi lo si vende facendoci profitti), saranno poi schiacciati e quindi ci sarà la guerra.

L’altra contraddizione è quella fra paesi imperialisti, come si svilupperà con Trump? Trump, che farà d’avvero con l’Europa? Andrà fino in fondo? Dirà, fatevi d’avvero i fatti vostri, cioè ognuno si faccia i fatti propri? E sì, però come la mettiamo con la concorrenza in Africa? Se davvero Trump dice una cosa del genere e in Africa stanno correndo tutti per conquistarsela, nel senso fisico del termine, facendo profitto su quelle terre, se l’Italia ha un programma che si chiama “programma per l’Africa”, e se tutti i paesi imperialisti corrono per l’Africa, come la mettiamo? A chi Trump farà la guerra? Dovrà fare la guerra per mantenere le sue posizioni? (Per questo si parla di guerra mondiale), oppure troverà altre formule, vedremo… Questo è tutto nella potenzialità dello sviluppo delle contraddizioni. La prima contraddizione, la seconda e poi nei paesi imperialisti come il nostro e come gli altri, c’è la contraddizione più grossa, quella fra proletari e borghesia. La borghesia italiana cercherà di schiacciare, ancora di più perché ha bisogno di soldi, di profitti e quindi farà fare molta concorrenza alle proprie aziende e quindi gli operai si possono scordare ogni diritto, perché conta il profitto. Per fare la concorrenza a livello come adesso la vuole Trump che dobbiamo fare? Dobbiamo fare profitti e per farli gli operai non devono parlare, devono lavorare di più e fare più profitti. Il pubblico impiego? Forse faranno come Mussolini, che diminuiranno a 2/3 volte del 10% i salari per legge (abbiamo bisogno, si fa la legge, punto).

La nostra sfida è, opporci all’imperialismo di Trump, e alle ricadute che questo avrà a partire dal nostro paese. Dove la denuncia è sacrosanta, e cioè che quello che farà Trump si scaricherà sulle masse del mondo (della nostra stessa classe, lavoratori), e si scaricherà un po’ dappertutto. Noi da un lato lo denunciamo, l’imperialismo alla Trump, ma da un altro lato ci dobbiamo preparare alla sfida più diretta, più materiale, più concreta con i governi che arriveranno. Perché a leggere il piano dei governi italiani, chiaramente, la loro tensione è una tensione ad adeguarsi a quello che sta succedendo.
Adeguarsi significa, utilizzare il moderno fascismo per reprimere ancora di più le masse.

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