martedì 24 gennaio 2017

pc 24 gennaio - LOGISTICA: ALTI PROFITTI PER I PADRONI, SUDORE E SANGUE PER GLI OPERAI


Logistica spinta dagli incentivi



(Imagoeconomica)
Di solito a gennaio non si muove nulla ma questa volta è diverso». Per Gianfranco Silipigni, fondatore della brianzola Lcs, il 2017 inizia col botto. Già acquisiti ordini per tre milioni di euro, tutti caratterizzati da un “innesco” comune: l’iperammortamento. Caso non isolato quello della brianzola Lcs, perché gli incentivi previsti dal governo per i beni di Industria 4.0 stanno avendo un impatto rilevante nell’intera area della logistica hi-tech.
Magazzini e sistemi di movimentazione automatici rientrano infatti in tutto o in buona parte nella categoria dei beni incentivabili con ammortamento al 250%, che in aggiunta alla legge Sabatini nella nuova versione 4.0 consente all’impresa di “ripagare” in cinque anni fino ai due terzi dell’investimento. Per Lcs, 15 milioni di ricavi e 50 addetti, si prospetta un anno in corsa, con la possibilità concreta di superare i livelli pre-crisi. «Saremo chiamati a un picco di lavoro straordinario - spiega l’imprenditore - e il rischio è addirittura quello di faticare ad accontentare tutti. Ottimi, dunque gli incentivi, anche se forse sarebbe meglio vedere misure stabili, continuative».
Mercato in fermento anche per altre imprese, tra cui la modenese Proxaut, con commesse in fase finale di trattativa per oltre tre milioni di euro. «Qualcosa si muove - spiega l’imprenditore, Stefano Ballotti - e in tutte le nostre offerte noi spieghiamo ai clienti i vantaggi dei bonus: se le due commesse che stiamo trattando vanno a buone fine per noi in effetti cambia la vita». L’azienda, cinque milioni di ricavi e 25 addetti, si porterebbe infatti al record storico di ricavi ma già ora, alla luce delle prospettive 2017, ha pianificato l’ingresso di cinque persone. «Gli ordini già acquisiti, anche grazie al superammortamento al 140%, saturano la nostra produzione per alcuni mesi, se chiudiamo queste commesse saremo impegnati per l’intero anno». Scattano anche le aziende emiliane, con nuove commesse 4.0 per Elettric80 (carrelli a guida laser) e Modula (magazzini automatici), che ha acquisito a gennaio nuovi ordini italiani per 250mila euro. «Altre trattative sono aperte - spiega l’ad di Modula Miguel Fabra - e credo che possa esserci un’accelerazione nel corso dell’anno».
Nel 2017 partenza sprint in Italia anche per la bergamasca Automha (magazzini automatici), 50 milioni di ricavi con 150 addetti. Grazie all’iperammortamento l’azienda ha già chiuso ordini per un milione di euro, con prospettive di crescita ulteriore in corso d’anno. «I clienti chiamano, chiedono offerte - spiega il direttore operativo Roberta Togni - e soprattutto si informano sull’inserimento dei nostri prodotti nelle tabelle del ministero. Certo, le trattative per impianti di questo genere sono lunghe, ma credo che alla fine dell’anno i volumi italiani cresceranno ancora».
Il nodo principale per il settore è quello dei tempi, che prevedono mesi di negoziazione solo per strutturare l’offerta dal punto di vista tecnico. Quasi mai, nell’impostazione di un nuovo magazzino automatico integrato con il sistema gestionale interno, che prevede magari carrelli a guida laser per la movimentazione interna, si può ragionare infatti su prodotti standard. Il che sposterà probabilmente nella seconda parte dell’anno la massa più significativa di ordini in arrivo dall’Italia. La normativa prevede comunque che l’agevolazione sia fruibile per beni consegnati entro giugno 2018, a patto che ordine e anticipo del 20% avvengano entro la fine di quest’anno.«Se dovessi fare una stima - aggiunge Riccardo Ferretto, ad dell’omonimo gruppo - direi che da Industria 4.0 potrebbe arrivare il 10-15% del nostro fatturato. Vedo un grandissimo movimento e molte richieste di offerta: credo che queste misure siano un bene per l’intera economia». Il gruppo vicentino, 210 addetti e 69 milioni di ricavi (già record storico), punta a crescere fino a quota 75 nel 2017, anche grazie ai bonus 4.0. «Qualche trattativa si è già chiusa - spiega - e parlando con i clienti si capisce che tutti stanno facendo i calcoli, con l’iperammortamento a rappresentare un potente incentivo per investire».

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