martedì 10 gennaio 2017

pc 10 gennaio - LETTERA DI NADIA LIOCE A UNA COMPAGNA DEL MFPR

Lettera di Nadia Lioce (che, da quanto scrive, nonostante tutto sta bene, reagisce e saluta tutte le compagne) una lettera proveniente dall'impenetrabile 41 bis!

Andiamo avanti con la campagna "pagine contro la tortura", con l'unità delle donne proletarie dentro e fuori i penitenziari. contro questa società, che è un intero penitenziario per le donne che resistono!
Un caldo augurio per un anno di riscossa anche da parte mia
Luigia - MFPR
(di seguito risposta di Nadia e in calce lettera del MFPR)




L’Aquila 26/12/ 16
Cara Luigia,
Mi avrai data per dispersa… ho ricevuto ad ottobre la tua lettera e scusa se non ti ho risposto subito, ma ho sempre da fare, sicché mi ero ripromessa di mandarvi un augurio a fine anno, e lo faccio.
A giugno, come le altre volte in passato, l’ho sentita la manifestazione in corso.
Un po’ meno però, ma perché contemporaneamente ho avuto il colloquio con l’avvocato, perciò non ero in cella.
Devo dire che, negli anni, e con il divieto per legge di comunicare che, volendo, si potrebbe concretizzare non solo in divieto di “parlare” - corroborato dalla minaccia sanzionatoria - ma pure di “ascoltare”, il momento dimostrativo fuori dal carcere crea un tale scompiglio nell’amministrazione penitenziaria da rendere la quotidianità socialmente asettica, ancor più surreale del solito.
Che dire… naturalmente l’opuscolo “Donne e Resistenza” è arrivato, ma non mi è stato consegnato, data la vigenza della notoria disposizione, avverso la quale di recente ho fatto un ennesimo reclamo, in ogni caso te ne ringrazio.
E per ora è tutto, saluto e auguro un anno nuovo migliore a te e alle altre compagne.
Buon 2017
Nadia
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La manifestazione al carcere Costarelle
L’Aquila 17/08/16
Cara Nadia
Mi chiamo Luigia, sono una delle compagne e compagni che hanno partecipato alla manifestazione del giugno scorso davanti alle Costarelle, di cui purtroppo so che non hai potuto sentire i suoni, ma spero tu l’abbia comunque apprezzata.
È passato un po’ di tempo, ma le ragioni di quella manifestazione e della campagna “Pagine contro la tortura” restano, così come la necessità della solidarietà proletaria con le compagne e i compagni prigionieri, di continuare a rompere comunque si possa quel mostruoso muro di silenzio che lo Stato borghese ci stringe attorno.
Solidarietà è ciò che noi compagne del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario vorremmo ti arrivasse, con queste poche righe e con l’opuscolo su “donne e resistenza” che abbiamo pubblicato e che ti invierò separatamente.
Ti chiedo, se puoi, di farci sapere se lo hai ricevuto.
Un caldo abbraccio di rossa solidarietà

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