mercoledì 7 dicembre 2016

pc 7 dicembre - Almaviva - Padroni e governo tornano all'attacco di lavoro e salario

Padroni e governo conoscono solo il linguaggio della lotta dura e la loro azione è la testimonianza principale di questa verità. La lotta sindacale è una delle forme della guerra di classe, si può condurre e vincere se se ne conoscono le leggi e i lavoratori siano guidati e organizzati per usarle.

Di fronte all'ondata di iniziative rispetto ai licenziamenti, Almaviva e il governo, con il suo braccio preferito nelle vertenze sindacali, la Bellanova, sembrava che ci stessero ripensando, o almeno riducendo il loro piano secondo una proposta di intesa.
Ma sarà come sarà, dopo il fatidico 4 dicembre in cui tutti i padroni hanno sostenuto il Sì, quello che aleggia nelle loro fila sembra uno spirito di vendetta. Ma anche la considerazione che questo governo e la Bellanova non servono a niente o non servono più.
Tutte le vertenze sindacali passeranno attraverso questa esperienza nei prossimi giorni.

Per tornare ad Almaviva, il 18 dicembre sembra ora che partiranno davvero i 2511 (1666 a Roma, 845 a Napoli) licenziamenti con la chiusura delle sedi di Roma e Napoli.
Almaviva vuole sì gli ammortizzatori sociali, ma vuole soprattutto i tagli salariali “attraverso la perdita di un livello professionale (chi è al 4° passerebbe al 3°), l'azzeramento degli scatti, ecc.
La Bellanova dichiara che il governo ha mantenuto gli impegni stanziando 30 milioni di euro destinati al settore dei call center, ma ai padroni non bastano. Ad Almaviva questo governo e i sindacati ad esso legati non bastano più.
Certo, il 12 dicembre c'è ancora un incontro. Noi pensiamo che governo e sindacati, di fronte alla faccia feroce di Almaviva, proporranno ulteriori cedimenti su tutto.

L'incognita qui non è ciò che faranno padroni, governo e sindacati, ma cosa sono in grado a questo punto di fare, autonomamente, i lavoratori di Roma e Napoli, stressati dalle trattative e indeboliti come compattezza e livelli di organizzazione.

Alla trattativa ad oltranza, di cui parla la Bellanova, lo Slai cobas per il sindacato di classe invita a rispondere con lo sciopero ad oltranza e l'uso di tutte le forme di lotta necessarie per resistere e fermare gli effetti più disastrosi del piano. 

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