giovedì 22 dicembre 2016

pc 22 dicembre - CREMONA: "L'ANTIFASCISMO NON SI PROCESSA!" - UNA CORRISPONDENZA DAL PRESIDIO AL TRIBUNALE

Cremona 21 dicembre 2016: altra tappa dei processi avviati in quella città contro l’antifascismo

Oggi si è conclusa in aula la fase “preliminare” relativa al processo sullo scontro avvenuto il 18 gennaio 2015 con i fasci davanti al CSA Dordoni. Sette furono i compagni arrestati quella sera, accusati di “rissa aggravata”; fra loro Emilio, che per i colpi ricevuti cadde in coma all’ospedale per oltre un mese. Emilio fu possibile strapparlo dalle grinfie fasciste solo con il getto di un estintore attivato da un compagno; il getto riuscì ad allontanare i fasci e così permise di prendere e portare Emilio in ospedale. [Oggi non era presente: chi l’ha visto di recente conferma che la sua salute è relativamente buona; ha ripreso, con difficoltà, a lavorare.]
Uno dei sette compagni ha scelto il “rito abbreviato” (e nella stessa udienza è stato assolto), mentre tutti gli altri proseguono nel “rito ordinario”, cioè, fra le altre, con possibilità di sostenere anche in aula l’antifascismo, dunque, la giustezza di cacciare i fascisti dalla città, con azioni come quella del 18 gennaio; con mobilitazioni determinate, consapevoli, come la presa antifascista della città compiuta il 24 gennaio 2015 da migliaia di giovani accorsi da ogni parte del paese. Lo striscione appeso oggi di fronte al tribunale di Cremona (dove ci siamo incontrati in una trentina): “L’ANTIFASCISMO NON SI PROCESSA!”, esprime il segno che assume il processo, la sua continuità con la lotta antifascista.
Lo stesso tribunale ha fissato la data di inizio del processo vero e proprio, che è il 2 MAGGIO 2017 (a Cremona). Da oggi dobbiamo perciò impegnarci affinché anche quel giorno rafforzi la solidarietà per dare continuità all’antifascismo, alla lotta contro ogni sfruttamento, contro le guerre razziste, saccheggiatrici: fasciste più che mai!

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