venerdì 16 dicembre 2016

pc 16 dicembre - Tutti a difesa di Mediaset/Berlusconi

Governo e maggioranza parlamentare rispondono subito compatti a difesa di Mediaset, a fronte della scalata della multinazionale francese Vivendi, già maggioritaria proprietaria di Telecom.
Da sempre la borghesia italiana e i suoi governi hanno difeso il monopolio Mediaset sia quando è nato sia quando si è sviluppato, ancor più quando al governo vi è stato direttamente Berlusconi. Governo e parlamento non hanno mai affrontato il problema del conflitto di interesse e quando hanno fatto leggi è per consolidare l'azienda di Berlusconi.
Ora a fronte dell'indebolimento politico ed economico di Berlusconi, nel sistema imperialista le multinazionali più grandi mangiano le più piccole e quindi ci sta che Vivendi punti al controllo di Mediaset.
Quindi, ogni intervento del governo e dello Stato è per salvare il padrone italiano, Berlusconi, travestito da interesse nazionale, azienda strategica, ecc. Ma nel caso di Berlusconi c'è qualcosa in più, in cambio Berlusconi offre il suo sostegno esplicito o tacito al governo illegittimo, Gentiloni. Il cosiddetto "partito della nazione" è già nei fatti la guida effettiva di questo governo.
Anche per questo è necessario rovesciare subito questo governo con tutti i mezzi possibili. Invece la vicenda Mediaset è l'occasione per Renzi, PD, Gentiloni, Mattarella per far durare questo governo finchè vorranno, mettendo in luce tutti gli interessi che vi sono dietro il rifiuto di accettare il responso del referendum.

Chiaramente chi sale, a prescindere, sul carro di Berlusconi, dei padroni, dell'"interesse nazionale" sono i sindacati confederali.
Ogni difesa dell'"interesse nazionale" in un paese imperialista come l'Italia, qualunque siano i problemi addotti è una difesa degli interessi della borghesia imperialista e del suo Stato.
Subordinare gli interessi di classe agli interessi nazionali è sempre una linea socialsciovinista.


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