domenica 6 novembre 2016

pc 6 novembre - TEKSID - l'inferno delle fabbriche non tocca solo l'Ilva di Taranto

Inferno Teksid

Inferno Teksid
di Moreno D’Angelo
Mezz’ora di sciopero oggi ai reparti Colata, Anime e Forni della fonderia Teksid di Carmagnola (gruppo Fca). Alla base della mobilitazione la denuncia di condizioni di lavoro insostenibili e gli atteggiamenti aziendali.  La FIOM un'adesione quasi totale (oltre il 90%) che testimonia quanto sia sentita la protesta tra i lavoratori verso l’azienda dell’indotto auto che produce per motori. «La Teksid – accusa la Fiom – ha aumentato negli ultimi anni gli addetti di circa 300 unità fino a raggiungere 1200 dipendenti ma, per far fronte alle commesse, continua da mesi a sottoporre i lavoratori a ritmi massacranti e condizioni di lavoro inaccettabili. Lo sciopero sarà replicato anche sul secondo e terzo turno».

Il sindacato vede positivamente il quadro di investimenti e di crescita occupazionale ma non può certo tacere di fronte al peggioramento del clima lavorativo che perdura da diversi mesi e per questo vuole una pronta ripresa del confronto: «Non è certo con la repressione – precisa Lino La Mendola responsabile Fiom in Teksid – che l’azienda può ottenere risultati di qualità e di produttività: discutere con i delegati della Fiom-Cgil, che da mesi si sono fatti carico, inascoltati, dei disagi dei lavoratori, è l’unica via». Insomma il sindacato oltre al discorso dei ritmi trova sorprendente e ingiustificato questo clima pesante e repressivo in un contesto produttivo positivo.

La Fiom non si rende conto che la crescita produttiva che vogliono i padroni è proprio quella basata su sfruttamento insicurezza e repressione
In conclusione riportiamo che secondo fonti aziendali allo sciopero avrebbero aderito solo 70 lavoratori ovvero il 32%.

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