domenica 13 novembre 2016

pc 13 novembre - MIGRANTI/ROMA: INCONTRO E PRIME VALUTAZIONI/PROSEGUIMENTO

Dopo un inizio negativo, che sotto una veste "tecnica" non voleva dare, da parte del Ministero rappresentato da Morcone, capo dipartimento immigrazione, alcuna risposta ai problemi e richieste portate dalla delegazione di migranti, grazie all'insistenza della delegazione e alla forza della manifestazione che intanto era arrivata nella piazza del Ministero, lo stesso incontro ha preso una piega più fattiva e costruttiva.
Sulla condizione dei lavoratori dei campi, Morcone si è impegnato a studiare formule che permettano di regolarizzare la situazione dei lavoratori migranti nelle campagne, e a mantenere per questo un dialogo con i migranti; si è impegnato anche a convocare nazionalmente le associazioni padronali, confagricoltura, ecc., per chiamarle ad essere rispettosi dei CCNL e ottenere da loro che garantiscano trasporto e case dignitose ai braccianti.
Sulla questione della residenza, Morcone ha dovuto dare ragione alla delegazione, confermando che tutti i migranti, anche coloro "senza fissa dimora", possono avere diritto alla residenza, e che in caso di mancanza di documentazione basta un'autocertificazione dei migranti. Su questo il Ministero scriverà una lettera di sollecito alle Questure perchè applichino questo indirizzo.
Sui centri di accoglienza, Morcone ha comunicato che da lunedì sarà aperto un canale on line, a cui far arrivare segnalazioni su irregolarità e problematiche nei centri.
Infine, sulla questione permessi di soggiorno, ha preso atto delle richieste, rinviando la soluzione del problema al dopo periodo referendario.

La delegazione, che ha subito informato di questo incontro la manifestazione, ha preso atto di questi impegni, ma chiaramente ne vuole vedere la loro concretizzazione - fermo restando l'insieme della piattaforma presentata e ancora da affrontare in molti punti.

Ma un primo risultato, frutto unicamente della buona mobilitazione è stato conseguito. Ora la lotta prosegue.

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Lo Slai cobas per il sindacato di classe, come ha detto anche nell'intervento in piazza fatto da Taranto, ritiene questa manifestazione molto positiva, essa ha posto un fatto nuovo, importante: l'unità dei vari settori dei migranti, di varie città e di varie condizioni di vita e lavorative, così come per la prima volta si è costruiti una piattaforma unitaria che sintetizza tutte le realtà, tutte le denunce/proteste e le richieste dei migranti e delle migranti.
Questa è la forza di questa manifestazione ed è bene che faccia e deve far paura al governo, allo Stato.
Altro fatto nuovo e positivo è l'unità realizzata tra migranti e spezzoni di lavoratori, giovani, movimenti italiani; un'unità che nasce dall'avere gli stessi nemici e dalla necessità di combattere gli stessi nemici.

Ora abbiamo appena cominciato in questa mobilitazione nazionale e bisogna continuare. Lo Slai cobas sc ha portato queste proposte:
- rafforzare il coordinamento e rete tra diverse realtà di migranti e solidali realizzato per organizzare questa manifestazione;
- fare di ogni città, ogni territorio, dove sono i migranti, luoghi di continuazione della lotta, sulle varie problematiche dei migranti
- per questo, organizzare una giornata di lotta comune in ogni territorio a livello nazionale
- realizzare la prossima assemblea nazionale in Puglia, perchè la Puglia sta diventando il centro di tante realtà di migranti, dalle campagne, ai centri di accoglienza, all'hotspot; ma anche perchè i lavoratori delle campagne della Puglia, e soprattutto del foggiano, con le compagne di 'Campagne in lotta', sono stati i primi a lanciare e a lavorare per questa manifestazione nazionale ed è giusto che siano direttamente protagonisti di una prossima assemblea nazionale
- mettere in programma una manifestazione nazionale a Taranto per chiudere la vergogna dell'hotspot, degli hotspot, delle torture e delle violenze.

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