venerdì 7 ottobre 2016

pc 7 ottobre - NATO vuol dire guerra,industrie di guerra, profitti di guerra

Assemblea Nato, a Caperana tutto pronto per la “guerra cibernetica”



Chiavari - Prende forma il progetto del poligono virtuale. Se n’è parlato ieri, alla Scuola telecomunicazioni di Caperana in occasione della visita dell’assemblea parlamentare Nato.
Accolti dal capitano di vascello Giuseppe Cannatà, comandante della caserma interforze, i membri delle delegazioni di Italia, Repubblica Ceca, Grecia, Lettonia, Slovenia, Portogallo, Turchia, Regno Unito hanno trascorso la giornata a Chiavari. Hanno visitato aule e laboratori della Scuola e appreso i contenuti del progetto di difesa cibernetica che la Scuola porta avanti d’intesa con l’Università di Genova. Presidente della delegazione italiana all’assemblea permanente della Nato è il parlamentare Pd Andrea Manciulli, impegnato nell’organizzazione del vertice Nato del 27 e 28 ottobre in parlamento. «L’Italia - dice - ci tiene a essere l’attore fondamentale delle vicende del Mediterraneo. In questi tre giorni mostreremo alla delegazione parlamentare Nato tutto ciò che siamo in grado di fare anche per fronteggiare la guerra ibrida, che è sempre più mediatica e insidiosa, con mezzi tecnologici e conoscenza. Abbiamo di fronte una grande prospettiva e opportunità per il nostro Paese e la Liguria, con le sue aziende e la Scuola telecomunicazioni di Chiavari, rappresenta un tassello fondamentale del comparto della sicurezza».

Dopo Caperana, l’assemblea della Nato fa tappa in Fincantieri. La delegazione di dieci parlamentari stranieri, rappresentanti di altrettanti Paesi esteri, oggi raggiungerà La Spezia per visitare il cantiere del Muggiano, osservare il sottomarino U212A e la fregata Luigi Rizzo, conoscere il programma Fremm e le altre attività dell’azienda. Secondo il senatore Vito Vattuone, membro dell’assemblea, la visita potrebbe essere foriera di successive collaborazioni, buone anche per lo stabilimento di Riva Trigoso che al Muggiano è integrato. «È un momento importante – afferma Vattuone - La maggior parte delle unità navali che costituiscono la spinta dorsale delle flotte europee sono state concepite durante la guerra fredda e sono al termine della loro vita operativa. La mutevolezza degli scenari geopolitici impone agli Stati europei e alla Nato di rinnovare e adattare i propri strumenti navali. Il comparto cantieristico è il nostro terreno naturale e Fincantieri può giocare un ruolo di leader nella costruzione di un tassello fondamentale della sicurezza e della capacità economico-industriale dell’Europa».

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