giovedì 20 ottobre 2016

pc 20 ottobre - FORMAZIONE OPERAIA - "PER ABBATTERE I PADRONI PRIMA BISOGNA ELIMINARE I LORO SERVI..." (LENIN) - SUNTO DEL VIII CAP. DE L'IMPERIALISMO

Da una pubblicazione mlm anni '70


Il monopolio, ovvero la concentrazione della produzione, convive sempre con il sistema della libera concorrenza. Finchè vi è il capitalismo vi è sempre il continuo formarsi della piccola e media proprietà privata. Il monopolio è in conflitto con le rimanenze di libera concorrenza e di produzione mercantile. Ma questa contraddizione non è più un fattore di sviluppo. Il monopolio genera la tendenza alla stasi e alla putrefazione. 
Ecco alcuni esempi dell'azione paralizzante del monopolio:
1) i prezzi di monopolio paralizzano i movimenti del progresso tecnico. Succede frequentemente che il monopolio blocchi nuove invenzioni per mantenere stabili i suoi prezzi e per imporre i suoi prodotti.
2) Il possesso monopolistico di intere zone del mondo può voler dire spesso il mancato uso di certe risorse, oppure la distruzione di eccedenze, ecc.
3) L'imperialismo, accumulando in pochi paesi i profitti realizzati in tutti il mondo, crea un grosso strato di borghesi oziosi e parassiti che vivono di interessi azionari.
In questi pochi stati usurai, che sfruttano la maggioranza dei popoli della terra, si realizza un processo di putrefazione dei ceti ricchi, oziosi, che s'ingrassano di consumi inutili e vivono nello spreco.

Il sogno degli imperialisti è quello di fare del proprio paese un posto di oziosa residenza, con gran parte dei lavoratori trasformati in "domestici", e con pochi operai che producono le merci di consumo immediato; mentre tutto il resto del mondo dovrebbe pagare il pesante tributo di questo stato usuraio imperialista, tributo fondato sul sangue, la miseria, la fame della stragrande maggioranza dell'umanità. 

L'ala opportunista del movimento operaio degli Stato imperialisti si rende partecipe di questo "sogno", spera di godere anch'essa di questo benessere derivante dall'oppressione dell'umanità, e per questo ciancia di super-imperialismo che realizza la pace mondiale.

Ma gli opportunisti dimenticano due cose:
1) che con l'imperialismo non c'è pace duratura; il sogno imperialista trascina ripetutamente il mondo in guerre sanguinose e tremende.
2) che nei paesi imperialisti, mentre uno strato viene privilegiato, la parte maggioritaria dei lavoratori viene cacciata in una miseria sempre più profonda, nella disoccupazione, nel divario sempre più grande tra salario e prezzi.

Fingendo di dimenticare questo, gli opportunisti diventano reazionari, social-sciovinisti, social-imperialisti.
Nell'epoca dell'imperialismo è necessaria la lotta più irriducibile contro gli opportunisti. 

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