mercoledì 12 ottobre 2016

pc 12 ottobre - portare nel movimento studentesco di massa, le rosse bandiere della lotta, per organizzare gli studenti comunisti e sviluppare il movimento studentesco rivoluzionario

stralci da un resoconto di una manifestazione di utilità per tutti i nostri studenti e gli studenti comunisti in genere

 
alla  manifestazione degli studenti per il primo sciopero studentesco a livello nazionale.
gli organizzatori del centro sociale... hanno per prima cosa messo il sound
siamo arrivati  e abbiamo allestito il banchetto di libri e pubblicazioni comuniste con una bandiera...
In tutto questo quelli del centro sociale ci guardavano con mal'occhio Quando eravamo li in piazza senza che ancora ci fossero gli studenti hanno iniziato a scandire tali parole: Qui oggi in piazza scendono gli studenti veri, quelli auto organizzati; poi.... senza partiti e senza sindacati solo studenti auto organizzati.
Non essendoci nessuno in piazza credo che quelle parole erano rivolte solo a noi, ma noi imperterriti abbiamo continuato a mantenere posizione con il banchetto, abbiamo capito che se davamo fastidio la strada era quella giusta.
Dopo di che sono arrivati i primi studenti medi..Qualche studente si è avvicinato e ha guardato il banchetto incuriosito, uno ha pure chiesto se poteva sfogliare qualche pagina del materialismo storico di Gramsci ..
Inizialmente nel corteo si respirava aria pesante, intuivamo subito che la nostra presenza con bandiera e cappellinoe dava fastidio, anche perché in mezzo agli studenti eravamo un colpo nell'occhio.... bisogna portare in un  corteo di questo tipo la differenza, a costo di essere cacciati, perché solo così potremo dare il via alla lotta ideologica attiva. contro ogni ideologia di destra mascherata di 'sinistra' autorganizzazione .. ecc. 
Quello chesi può notare ancora di più e che ormai in questi cortei ci sono anche studenti reazionari e quasi fascisti, di odio verso la  bandiera rossa. Qualcuno durante il corteo che guidava qualche scuola, andava da qualcuno dei centri sociali e gli diceva che la nostra presenza non era gradita, ma loro con aria di chi non può fare niente alzava un po le braccia in aria, però ci guardavano male. 
altri studenti invece ci hanno subito accolto bene chiamandoci compagni. Infatti dopo che avevamo finito di dare i volantini anche alla testa del corteo, ci siamo aggiunti con la bandiera a loro. 
Durante il corteo quelli del centro sociale...hanno sempre detto: Senza partiti e senza sindacati; Matteo Renzi pezzo di merda; 
Solo quando ci siamo fermati qualche studente ha detto qualcosa al microfono contro la "buona scuola" di Renzi e parlando anche delle condizioni in cui sono ridotte le scuole...
Nel frattempo  arrivano i ragazzi di orientamento comunista. Chi li guidava si avvicina subito e si presentano . Parlando un po di chi sono, poi si è preso l'argomento su questi studenti quasi reazionari, presenti nel corteo , diciamo che mettiamo in tavolo un problema reale e cioè la presenza del nero come ideologia nel corteo studentesco. Decidendo  che a breve si dovrà fare un assemblea tutti insieme per discutere il fatto di far ritornare il rosso tra gli studenti. Nel frattempo il corteo era quasi diviso tra noi e quelli "auto organizzati". 
Uno cosa ho notato, che mentre io parlavo con loro è cioè  quelli del cs erano morti, hanno capito subito che la nostra passeggiata quel giorno non si limitava ai semplici volantini. 
Nel frattempo uno studente si è avvicinato e i ha detto: Complimenti per l'abbigliamento! dobbiamo lottare per il comunismo compagno!
Il metodo compagni è giusto, ormai dobbiamo scendere in piazza per fare la differenza e quindi essere pronti ad una guerra alle idee errate. Una guerra che deve essere portata avanti strategicamente. 
Quasi alla fine del corteo alcuni studenti hanno deciso di staccarsi per arrivare davanti la loro scuola a fare slogan. dicono che a loro questo corteo non piace, perché non dicono niente di serio, ma fanno solo cori da stadio dicendo sempre Matteo Renzi pezzo di merda. dicono anche che non vogliono più partecipare a cortei organizzati dagli studenti medi, ma noi diciamo che questo è sbagliato e che bisogna partecipare perché noi dobbiamo sostenere le lotte degli studenti, ma bisogna portate in essi  la giusta linea rossa, fino a quando non saremo proprio noi a guidare i cortei. Il compagno con entusiasmo  ha fatto cenno di aver capito. 
Da ora in poi è una lotta che insieme agli studenti non può più essere lasciata e abbiamo raggiunto  gli studenti all'istituto (tra pioggia e vento, ma l'entusiasmo a piedi di piombo superava anche questo). Avevano da poco finito gli slogan, ma poi mi sono fatto raccontare e mi hanno fatto vedere le foto. 
Con entusiasmo 
Saluti di lotta! 


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