sabato 1 ottobre 2016

pc 1 ottobre - “Migranti, diritti a rischio in Ungheria”… e in Italia…

Sembra un titolo da scherzo e invece è quello che troviamo oggi a pagina 6 del Sole 24 Ore! come se nel resto dei paesi europei invece i migranti venissero accolti da essere umani.


Basta leggere infatti l’inizio dell’articolo per capire quanti paesi sono nelle stesse condizioni: “Prolungamento della detenzione dei richiedenti asilo. Trattamenti inumani e degradanti. “Muro anti-immigrati” in costruzione. Un mix di pratiche in aperto contrasto con i diritti dell’uomo che hanno spinto il Consiglio di Stato, con sentenza del 27 settembre (n. 4004/2016), a bloccare il trasferimento verso l’Ungheria di un cittadino extra Ue, richiedente asilo.”

L’Italia per esempio è uno di quei paesi condannati per “trattamento inumano e degradante”,
trattamento che viene confermato proprio dal caso che riporta l’articolo del Sole: un immigrato aveva fatto richiesta di asilo, ma da Dublino era stato spedito in Ungheria perché aveva fatto lì la prima richiesta, passando per l’Italia… “Arrivato in Italia, l’uomo aveva avanzato una nuova istanza ma le autorità italiane avevano chiesto a quelle ungheresi di riprendere in carico l’interessato secondo l’articolo 18 del regolamento n. 604/2013 (Dublino). Il Tribunale amministrativo del Lazio aveva ritenuto legittima la decisione e dato, in pratica, il via libera al rientro in Ungheria. Diversa la posizione del Consiglio di Stato che ha annullato la sentenza del Tar.”

Quindi le “autorità italiane” rimandano un immigrato in Ungheria, paese riconosciuto come “non sicuro”!

Leggiamo ancora: "È fondato – osserva il Consiglio di Stato – il rischio che lo straniero richiedente sia sottoposto a trattamenti inumani e degradanti in Ungheria. A sostegno di questa conclusione i giudici citano le dichiarazioni dell’Ufficio delle Nazioni Unite per i rifugiati, di Human Rights Watch e di Amnesty International. Ma a ben guardare parlano da sole le scelte del Governo e del Parlamento ungherese. Quest’ultimo ha approvato a luglio 2015 una legge sull’immigrazione che calpesta i diritti dei migranti, ha previsto una procedura accelerata per le espulsioni e una stretta sulla concessione dell’asilo, inclusa la cancellazione delle istanze se i richiedenti lasciano la residenza in Ungheria per più di 48 ore. Fino ad arrivare alla vergogna d’Europa ossia il “muro anti-immigrati”.«Una barriera – scrive il Consiglio di Stato – che «ben rappresenta il clima culturale e politico di avversione al fenomeno dell’immigrazione e della richiesta di protezione dei rifugiati».
Davanti a questi orrori sotto gli occhi di tutti che fa l’Unione europea? “L’Unione europea assiste inerte a pratiche in aperto contrasto con i valori fondanti dell’Unione stessa e con la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. La discesa verso il basso di alcuni Paesi membri in materia di immigrazione e di asilo è sotto gli occhi di tutti e si estende a macchia d’olio. Con alcuni Paesi, come l'Ungheria, che certo sono in testa nella classifica degli Stati che adottano politiche di stampo xenofobo. Ma nulla è stato fatto. Qualche sintetica dichiarazione e basta. Proprio mentre è alle porte il referendum voluto da Orban sulle quote di cittadini extra Ue.”
Ma le schifezze non finiscono qui: “D’altra parte, l’Ungheria è anche nel mirino di Bruxelles: la Commissione europea ha aperto una procedura d’infrazione proprio a causa di alcune regole interne che portano, di fatto, all’allontanamento dei richiedenti prima che si concluda l’iter. Tutti elementi che fanno «ritenere fondato il rischio che il provvedimento impugnato esponga il ricorrente alla possibilità di subire trattamenti in contrasto con i principi umanitari e con l’art. 4 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue». Così la decisione spetta all’Italia.” Viste le palesi violazioni di tutte queste leggi il Consiglio di Stato è stato costretto a rimandare la palla nel campo delle “autorità italiane” che adesso dovranno decidere cosa fare!
È probabile che l’attuale governo Renzi e tutti i suoi ministri reazionari cerchino e trovino una scappatoia, facendo finta di niente così come quando vengono condannati per la disumanità con cui trattano i migranti!

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