venerdì 23 settembre 2016

pc 23 settembre - Omegna sindaco di 'sinistra' ma sempre razzista - una corrispondenza

UN EPISODIO DI RAZZISMO CAMUFFATO?

Omegna è una città del Verbano Cusio Ossola, la provincia più settentrionale del Piemonte, che confina con la Confederazione Elvetica: nota ai più per essere stata sede di alcune delle più importanti fabbriche di caffettiere, è retta da un’amministrazione che fa capo al Partito (sedicente) Democratico.
Il primo cittadino è la ‘signora’ Maria Adelaide Mellano, un medico di cinquantacinque anni eletto primo cittadino – oltre che grazie ai sedicenti democratici – anche con il contributo di varie formzioni minori quali: Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani, Italia dei Valori, e la lista civica Noi Ci Siamo.
Questa dottoressa è balzata agli onori della cronaca intorno alla metà di settembre quando ha respinto a gran voce un progetto presentato dal presidente dell’Università Islamica d’Italia – Giampiero Khaled Paladini – che concerneva l’avvio di corsi di laurea del suo magistero nella ex sede della Bialetti.
“Non ci sarà nessuna università islamica a Omegna”, ha tuonato la presidente della Giunta comunale – ripresa dall’edizione telematica verbanese della Stampa di domenica diciotto settembre, precisamente dalla penna di Vincenzo Amato – perché “l’edificio non ha la compatibilità urbanistica in quanto è destinato a ospitare attività produttive”.
La scusa ufficiale appare debole, basterebbe approvare una variante al Piano Regolatore Generale ed il gioco sarebbe fatto: così la Mellano tenta di giustificarsi affermando che al Comune “non è arrivato nessun progetto per trasformare l’edificio”, e comunque il signor Paladini “non ha nessun titolo per equiparare i suoi corsi a una università”.

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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