mercoledì 14 settembre 2016

pc 14 settembre - Lettera dal carcere di Sulmona

riceviamo e pubblichiamo

Carissimi compagni e compagne (dico così perché tale mi sento nei vostri confronti)… spero che stiate bene nonché le vostre lotte abbiano sempre più successo.
Poco tempo fa vi ho inviato una lettera dove vi informavo che non ricevevo più da maggio-giugno, se non erro, il vostro opuscolo. Non ricevendo risposta mi ero ripromesso di riscrivervi ma sono stato poco bene, quindi in questi casi i miei pensieri non riesco a metterli in un foglio scritto. Ho ricevuto ora il vostro plico di libri ecc. Una cosa importante è la vostra lettera.
Per la salute che dirvi? Qui a Sulmona l’aria sanitaria non è altro che macelleria. Da 4-5 mesi non mi fanno salasso pur facendomi analisi ogni 20giorni, l’ematocrito (il rapporto esistente nel sangue fra plasma e globuli rossi) supera il 50-52%, mentre dovrei portare-avere massimo 45-46%. Non parliamo dei dolori alle ossa, dell’ossigeno ecc. Ma intanto il mio avvocato ha diffidato la direzione del carcere di portarmi al Centro Diagnostico Penitenziario come da provvedimento disposto dalla
corte d’appello di Catania, dal tribunale della libertà e dalla corte d’assise della stessa città che ha inviato un perito. Nelle sue conclusioni inviate a quella corte il perito ha ribadito la gravità delle mie patologie ma la corte ha scritto che le mie condizioni non sono incompatibili con il regime carcerario perché vengo curato, sottoposto a visite specialistiche. Ha fatto come Ponzio Pilato.
La procura di Catania, la Direzione Nazionale Antimafia sono accaniti con me, vogliono vincere il processo con la forza non con il diritto penale. Il 26 di questo mese mi fanno l’appello dell’ergastolo. Se leggete le 30 pagine della sentenza vi si drizzano i capelli. Si possono motivare sentenze con delle porcate? Purtroppo in Italia è così, specie in Sicilia, dove sembriamo un altro stato con codice buttato nel cestino dei rifiuti. Ma si deve lottare sempre come gladiatori, sempre. Lotterò finché avrò l’ultimo respiro.
Questo è uno stato fascista, la giustizia è inquisizione. Infatti non mi sento imputato ma un inquisito; non faccio vittimismo perché lo odio, ma non si possono fare processi sommari. Oggi Magistratura Democratica (cioè la corrente più potente della magistratura) agisce come una multinazionale. Loro sono in Cassazione, nella Corte Costituzionale, nel Consiglio Superiore della Magistratura; hanno in mano le procure più importanti d’Italia. Quindi, come sfuggi dalle loro mani? Basta loro una telefonata!
Ma lo schifo che provo è che nessuno si ribella né per gli abusi della magistratura e dei poliziotti che hanno un allevamento di cosiddetti collaboranti di giustizia, giammai pentiti, il pentimento è un’altra cosa. Non ci si ribella per gli sfratti, per lo schifo del servizio sanitario nazionale, per le pensioni. La gente, il popolo è stremato ma non si ribella. Credete, mi vergogno di essere italiano.
I detenuti sembrano pecore; chi si ribella viene additato come poco serio o un rompipalle. Chi pensa questo sono delle carogne, dei ebolo che vogliono quei 30 denari di liberazione anticipata.
La Sicilia è bellissima ma i centri sociali, associazioni come la vostra non ci sono così forti per mille motivi, che a spiegarli ci vuole un libro. I siciliani, il popolo, non vuole le basi americane, cioè lo stato americano: Penso che si è capito dopo tanti anni. Noi siciliani non siamo razzisti, accogliamo chi scappa dalle guerre. Però l’Italia non è in grado di sostenere tale flusso emigratorio.

Tutte queste guerre, Bin Laden, il califfo … non sono altro che creature dell’America che lavoravano con la CIA, addestrate, usate che poi si sono rivoltate. Sì, fanno attentati che non condivido, ma gli americani ecc. uccidono per prendere le loro ricchezze naturali come il petrolio. Il popolo arabo si ribella; mentre noi italiani? Pecore!
Qualcuno ha detto: quando la dittatura è un fatto la rivoluzione è un dovere. Noi siamo sotto dittatura camuffata in democrazia. Il 10% della ricchezza in Italia ce l’hanno in pochi. Chi viene incarcerato e processato? I poveri, e con giustizia sommaria. …
Sono andato da un discorso all’altro spero però di essermi fatto capire. Una volta scrivevo bene, oggi le mie patologie nonché la mancanza di ossigeno mi rende sbrigativo, cioè un ‘estremista’ della scrittura.
Nelle carceri non dispongono più delle medicine, che per legge devono avere, anche le più banali mancano, non ci vuole molto a capire il perché. E’ come per i libri: non ci sono allora chiedo ai miei cari di inviarmele per pacco postale. A me basta che mi inviate qualche libro che ritenete interessante, ma soprattutto che mi aggiornate delle lotte per i Diritti in genere, dove posso contribuire. Davvero penso a come costruire a Catania un’associazione come la vostra coinvolgendo il popolo.
Sto leggendo ‘Partigiano Comunista’, mi ha preso molto… Ora sono stanco, le mani mi tremano, ma … vado avanti come un treno. Un abbraccio a tutto il collettivo, con affetto Francesco.

N.B. Il 41bis = tortura, è la cosa più mostruosa che ha creato lo stato italiano
Fine agosto 2016
Francesco Di Stefano, C.R. via Lamaccio, 2 - 67039 Sulmona (L’Aquila)

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