domenica 7 agosto 2016

BRASILE: LA PROTESTA CONTRO LE OLIMPIADI CHE I MEDIA BORGHESI NON RACCONTANO



RIO DE JANEIRO: Proteste delle masse contro il massacro olimpico

Durante il passaggio della famigerata "torcia olimpica" e tutta la sua demagogica simbologia di "pace", "festa" e "armonia", le popolazioni di Niterói, São Gonçalo, Duque de Caxias, Belford Roxo e Nova Iguaçu hanno manifestato con massicce e significative proteste, la giusta insoddisfazione e indignazione contro tutto questo circo montato sul sudore e il sangue del popolo brasiliano e Carioca in particolare. Le proteste hanno avuto luogo il 2 e 3 agosto.

A São Gonçalo, il giorno 2, la popolazione locale ha protestato e ha impedito il passaggio festoso del simbolo della strage olimpica nella regione. Durante la protesta, due persone sono state arrestate dalla polizia.
Nel pomeriggio del 3, anche a Duque de Caxias ci sono state proteste dei residenti che hanno impedito che la marcia della torcia proseguisse, con un bilancio finale di un bambino di 10 anni ferito da un proiettile di gomma.
In un'intervista al quotidiano Extra, una residente e docente di Caxias ha spiegato: "Stiamo mettendo in discussione il perché la città deve spendere soldi per la torcia mentre affermano di non avere i soldi per pagare i nostri stipendi. Da tre mesi riceviamo uno stipendio a rate".
Di notte, ancora il giorno 3, si sono svolte altre proteste. A Belford Roxo, acqua e calce sono stati scagliati contro la torcia olimpica e il convoglio militare di sicurezza, mostrando i segni di insoddisfazione dei residenti. Per rendere ancora più chiaro il rifiuto totale dell’odioso clima festoso, sono state sentite diverse esplosioni di bombe. A Nova Iguaçu, anche di notte, sono stati gettati rifiuti per esprimere l'odio per il massacro.
Tuttavia, la protesta più significativa delle masse si è verificata a Niterói, anche questa il giorno 2. La popolazione locale, insieme a studenti e altri attivisti, si è espressa contro il massacro olimpico con una grande protesta, nella regione delle chiatte. L’esigenza della popolazione per la salute, l'istruzione e i diritti più elementari si è sommata ad una nuova parola d’ordine, scritta su uno striscione che diceva: "Abbasso il massacro olimpico! Ribellarsi è giusto!". La repressione è stata applicata contro le masse in protesta, senza alcuna ragione, attaccando la popolazione con spray al pepe e arrestando tre persone. Nonostante la repressione, alla torcia è stato impedito di seguire il percorso previsto.
Repressione
                                                                Giovane bloccato con stretta al collo da un agente della repressione, São Gonçalo
Confermando ciò che è stato denunciato dal giornale A Nova Democracia a proposito della militarizzazione concentrata senza precedenti negli ultimi anni, gli eventi recenti dimostrano che il suo scopo è quello di prevenire e fermare con attacchi l’inevitabile protesta popolare, data l'indignazione del popolo per la situazione spiacevole che si vive nelle città, nello stato e in tutto il paese.
Con l’assurda scusa di "prevenire il terrorismo", ciò che stanno cercando di fare è di aumentare al massimo lo stato di polizia, conquistare a sé l’opinione pubblica con l'obiettivo di applicare la repressione contro la protesta popolare.

Protesta popolare
Anche se con proteste sparse, le masse dimostrano che la repressione e la militarizzazione, nonostante l'alto livello raggiunto attualmente, sono incapaci di fermare la protesta. Lo dimostrano con le azioni: impedendo il passaggio, spegnendo e impadronendosi della torcia. La protesta popolare, anche se polverizzata, continua a spazzare via le diverse posizioni degli opportunisti all'interno del movimento popolare e tende ad unificarsi.
Nonostante il monopolio
Facendo passare come irrilevante, quando non nascondendo spudoratamente, la protesta popolare, il monopolio della stampa continua a fare il possibile e l'impossibile per non dare notizia delle azioni delle masse, attraverso l'immagine della passività e di festeggiamento "olimpico".
Poi succede che la stampa popolare e democratica, oltre che denunciare il massacro quotidiano (e il suo aggravamento "olimpico") contro il popolo in tutti gli aspetti (economici, polizieschi, politici, ideologici, culturali, ecc), sottolinea anche gli esempi della pratica più avanzata delle masse e li propagandano, mostrando che, nonostante tutto l'apparato ideologico del monopolio, le masse hanno lottato. Assumendoci tutta la nostra responsabilità, informiamo i nostri lettori che continueremo a seguire e a dare notizie, come è nostro dovere, sui crimini del vecchio Stato contro il popolo perpetrati nel corso di questo mega evento e sulla protesta popolare che si impone come risposta.








Nessun commento:

Posta un commento