lunedì 1 agosto 2016

agosto 1966 -agosto 2016 - Viva il 50° anniversario della Grande Rivoluzione Culturale Proletaria - in questo mese in uscita un libro - a cura di 'proletari comunisti' - info pcro.red@gmail.com

8 agosto 1966 - i 16 punti

Decisione del Comitato centrale del Partito comunista cinese sulla Grande rivoluzione culturale proletaria


1 - Una nuova tappa della rivoluzione socialista

La grande rivoluzione culturale proletaria in corso è una grande rivoluzione che tocca l'uomo nel più profondo dell'animo. Essa rappresenta una nuova tappa, caratterizzata da una maggiore profondità e ampiezza, dello sviluppo della rivoluzione socialista del nostro Paese.
Alla decima sessione plenaria dell'ottavo Comitato centrale del Partito, il compagno Mao Zedong ha detto: "Per rovesciare un potere politico è sempre necessario, anzitutto, preparare l'opinione pubblica e lavorare in campo ideologico. Ciò è vero sia per le classi rivoluzionarie che per quelle controrivoluzionarie". La pratica ha provato che la tesi del compagno Mao Zedong è assolutamente giusta.
Benché rovesciata, la borghesia, attraverso le vecchie idee, la vecchia cultura, i vecchi costumi e le vecchie abitudini delle classi sfruttatrici, tenta di corrompere le masse e impadronirsi della loro mente per preparare la propria restaurazione. Il proletarato deve fare il contrario: deve rispondere a ogni sfida lanciata dalla borghesia in campo ideologico e usare le nuove idee, la nuova cultura, i nuovi costumi e le nuove abitudini proletarie per trasformare l'aspetto mentale dell'intera società. Attualmente, il nostro obiettivo è combattere e annientare quei dirigenti che hanno imboccato la via del capitalismo, criticare le "autorità" accademiche reazionarie della borghesia, criticare l'ideologia della borghesia e di tutte le altre classi sfruttatrici, e riformare l'istruzione, la letteratura, l'arte e tutte le altre branche della sovrastruttura che non corrispondono alla base economica socialista, in modo da favorire il consolidamento e lo sviluppo del sistema socialista.



2 - La corrente principale e il corso tortuoso

Le masse di operai, contadini, soldati, intellettuali rivoluzionari e quadri rivoluzionari formano la forza principale di questa grande rivoluzione culturale. Un gran numero di giovani rivoluzionari, prima sconosciuti, ne sono divenuti i coraggiosi pionieri. Essi sono vigorosi nell'azione e intelligenti. Attraverso giornali murali a grandi caratteri e ampi dibattiti, esprimono liberamente le loro opinioni, denunciano e criticano le cose a fondo, e in questo modo lanciano risoluti attacchi contro i rappresentanti della borghesia che agiscono in modo aperto o nascosto. In un movimento rivoluzionario di tale ampiezza, è inevitabile che essi mostrino questa o quella insufficienza, ma il loro orientamento rivoluzionario generale è stato giusto fin dall'inizio. Questa è la corrente principale della grande rivoluzione culturale proletaria. È la direzione principale lungo la quale la grande rivoluzione culturale proletaria continua ad avanzare.
Dal momento che la rivoluzione culturale è una rivoluzione, essa incontra inevitabilmente una resistenza. Questa resistenza viene principalmente da coloro che, infiltratisi nel Partito e raggiunti posti di direzione, seguono la via del capitalismo. Viene anche dalla forza delle vecchie abitudini della società. Attualmente, questa resistenza è ancora forte e ostinata. Ma la grande rivoluzione culturale proletaria costituisce, dopo tutto, una tendenza generale irresistibile. Un gran numero di fatti ha dimostrato che tale resistenza può essere rapidamente schiacciata una volta che le masse siano pienamente mobilitate.
Poiché la resistenza è abbastanza forte, la lotta conoscerà flussi e riflussi, e perfino ripetuti riflussi. Ma ciò non è dannoso. Permetterà al proletariato e agli altri lavoratori, e specialmente alla giovane generazione, di temprarsi e trarne lezioni ed esperienza, e li aiuterà a comprendere che la via rivoluzionaria è tortuosa e non piana.

3 - Mettere l'audacia al primo posto e mobilitare completamente le masse

La riuscita di questa grande rivoluzione culturale dipenderà dal fatto se la direzione del Partito avrà o no l'audacia di mobilitare completamente le masse.
Esistono attualmente quattro casi differenti per ciò che riguarda l'atteggiamento delle organizzazioni del Partito ai diversi gradi nel dirigere il movimento della rivoluzione culturale:
1. I dirigenti dell'organizzazione di Partito stanno in prima fila nel movimento e osano mobilitare completamente le masse. Mettono l'audacia al primo posto, sono militanti comunisti intrepidi e buoni allievi del presidente Mao. Sono favorevoli ai giornali murali a grandi caratteri e ai vasti dibattiti; incoraggiano le masse a denunciare i mostri di tutti i generi e anche a criticare le insufficienze e gli errori nel loro lavoro. Questo giusto metodo di direzione è il risultato di mettere la politica proletaria al primo posto e il pensiero di Mao Zedong alla guida.
2. In numerose organizzazioni, i responsabili comprendono ancora molto male il loro ruolo di dirigenti in questa grande lotta, e la loro direzione è lontana dall'essere seria ed efficace. Di conseguenza, si trovano in una posizione debole e si rivelano incompetenti. Nel loro caso, è la paura che prevale; si attaccano ai vecchi regolamenti, non vogliono rompere con procedure convenzionali e andare avanti. Presi alla sprovvista dal nuovo ordine di cose, l'ordine rivoluzionario delle masse, vedono la loro direzione sorpassata dalla situazione e dalle masse.
3. In certe organizzazioni, i responsabili, che in passato hanno commesso questo o quell'errore, sono ancora più soggetti a farsi prendere dalla paura, poiché temono che le masse li colgano in fallo. In realtà, se faranno una seria autocritica e accetteranno la critica  delle masse, potranno beneficiare della comprensione del Partito e delle masse. Ma se non lo faranno, continueranno a commettere errori e diverranno degli ostacoli per il movimento di massa.
4. Certe altre organizzazioni sono controllate da elementi che, infiltratisi nel Partito, hanno preso la via del capitalismo. Questi elementi, che detengono posizioni di potere, hanno un'estrema paura di essere denunciati dalle masse e quindi cercano tutti i pretesti per reprimere il movimento di massa. Ricorrono a manovre come quelle di stornare l'attacco dai veri obiettivi e far passare il nero per bianco, nel tentativo di condurre il movimento fuori strada. E quando si trovano isolati e non possono più continuare ad agire nello stesso modo, ricorrono ad altri intrighi, pugnalando la gente alle spalle, spargendo voci tendenziose e cancellando il più possibile la distinzione fra rivoluzione e controrivoluzione, allo scopo di attaccare i rivoluzionari.
Ciò che il Comitato centrale chiede ai comitati di Partito a tutti i livelli è di continuare a dare una giusta direzione, mettere l'audacia al primo posto, mobilitare completamente le masse, cambiare lo stato di debolezza e incompetenza dove esiste, incoraggiare i compagni che hanno commesso errori ma vogliono correggerli e liberarsi dal peso di questi errori e partecipare alla lotta, e destituire tutti quei dirigenti che hanno preso la via del capitalismo, in modo da riprendere la direzione e ridarla ai rivoluzionari proletari.

4 - Che le masse si educhino nel movimento

Nella grande rivoluzione culturale proletaria, le masse possono liberarsi solo da se stesse, e non si deve in alcun modo agire al loro posto.
Bisogna avere fiducia nelle masse, appoggiarsi ad esse e rispettare il loro spirito d'iniziativa. Bisogna liberarsi dal timore e non avere paura dei disordini. Il presidente Mao ci ha sempre insegnato che una rivoluzione non si può fare con tanta eleganza e delicatezza, con tanta dolcezza e amabilità, con tanta cortesia, misura e magnanimità. Che le masse si educhino in questo grande movimento rivoluzionario e imparino a distinguere ciò che è giusto da ciò che non lo è, il corretto modo di agire da quello non corretto.
Bisogna usare pienamente il metodo dei giornali murali a grandi caratteri e dei vasti dibattiti per permettere la libera espressione delle proprie opinioni, perché le masse possano esprimere le loro vedute giuste, criticare quelle sbagliate e denunciare tutti i mostri. In questo modo, nel corso della lotta, le masse potranno elevare la loro coscienza politica, accrescere le loro capacità e il loro impegno, distinguere ciò che è giusto da ciò che non lo è e tracciare una netta linea di demarcazione fra loro e i nemici.

5 - Applicare risolutamente la linea di classe del partito

Chi sono i nostri nemici? Chi sono i nostri amici? Questa è una questione di fondamentale importanza per la rivoluzione, ed è anche una questione di fondamentale importanza per la grande rivoluzione culturale.
La direzione del Partito deve saper stabilire con esattezza qual è la sinistra, deve allargare e rafforzare le file della sinistra e fare risoluto affidamento sulla sinistra rivoluzionaria. Solo così, nel corso del movimento, potrà isolare completamente gli elementi più reazionari della destra, guadagnare dalla propria parte il centro, unirsi alla grande maggioranza e realizzare infine, attraverso questo movimento, l'unità di oltre il 95% dei quadri e oltre il 95% delle masse.
Bisogna concentrare le forze per colpire il piccolo gruppo ultrareazionario di elementi della destra borghese e revisionisti controrivoluzionari, e denunciare e criticare a fondo i loro crimini contro il Partito, il socialismo e il pensiero di Mao Zedong, in modo da isolarli al massimo.
L'attuale movimento mira a colpire soprattutto coloro che detengono posti di direzione nel Partito e hanno imboccato la via del capitalismo.
Bisogna fare attenzione a effettuare una distinzione fra gli elementi della destra antipartito e antisocialisti e coloro che, pur sostenendo il Partito e il socialismo, hanno detto o fatto qualcosa di sbagliato, oppure scritto cattivi articoli od opere il cui contenuto lasci a desiderare.
Bisogna fare attenzione a effettuare una netta distinzione fra i dispotici sapienti reazionari e le "autorità reazionarie della borghesia da un lato, e coloro che hanno la comune mentalità accademica borghese, dall'altro".

6 - Risolvere correttamente le contraddizioni in seno al popolo

Bisogna fare una netta distinzione fra i due differenti tipi di contraddizione: le contraddizioni in seno al popolo e quelle fra noi e il nemico. Le contraddizioni in seno al popolo non devono essere trattate come quelle fra noi e il nemico, né le contraddizioni fra noi e il nemico devono essere considerate come quelle in seno al popolo.
È normale che ci siano opinioni differenti fra le masse. Il confronto fra le diverse opinioni è inevitabile, necessario e vantaggioso. Nel corso di un normale e aperto dibattito, le masse sapranno affermare ciò che è giusto, correggere ciò che è sbagliato e raggiungere gradualmente l'unanimità.
Il metodo da usare nei dibattiti è presentare dei fatti, ragionarci sopra e persuadere attraverso il ragionamento. Non è permesso forzare una minoranza che ha opinioni differenti a sottomettersi. La minoranza deve essere protetta, poiché talvolta la verità è dalla sua parte. Anche se ha delle idee sbagliate, bisogna sempre permetterle di difendersi e conservare le proprie opinioni.
In un dibattito, bisogna ricorrere al ragionamento e non alla coercizione o alla forza.
Nel corso del dibattito, ogni rivoluzionario deve saper riflettere da solo e sviluppare lo spirito comunista di osare pensare, parlare e agire. Nel quadro dello stesso orientamento generale, i compagni rivoluzionari devono, per rafforzare l'unità, evitare discussioni senza fine su questioni secondarie.

7 - Stare in guardia contro coloro che cercano di abbassare i rivoluzionari al rango di "controrivoluzionari"

I responsabili di certi istituti scolastici, organismi o squadre di lavoro hanno organizzato contrattacchi nei confronti delle masse che li hanno criticati per mezzo dei giornali murali a grandi caratteri. Hanno perfino lanciato parole d'ordine tipo: opporsi ai dirigenti di un organismo o di una squadra di lavoro significa opporsi al Comitato centrale del Partito, significa opporsi al Partito e al socialismo, significa fare la controrivoluzione. In questo modo, è inevitabile che essi colpiscano degli autentici attivisti rivoluzionari. È un errore d'orientamento, un errore di linea, ed è assolutamente inammissibile.
Alcune persone con un'ideologia gravemente erronea, in particolare alcuni elementi antipartito e antisocialisti della destra, approfittano di certe insufficienze e certi errori nel movimento di massa per spargere voci tendenziose e calunnie e provocare dei disordini, abbassando deliberatamente una parte delle masse al rango di "controrivoluzionari". È necessario stare in guardia contro questi "borsaioli" e scoprire in tempo i loro trucchi.
Nessuna misura deve essere presa contro gli studenti di università, istituti, scuole secondarie e primarie per le questioni che sorgono nel corso del movimento, eccezion fatta per i controrivoluzionari attivi contro i quali ci siano prove evidenti di assassinio, incendio, avvelenamento, sabotaggio o furto di segreti di Stato - i cui casi saranno regolati secondo la legge. Per evitare che la lotta sia deviata dal suo obiettivo principale, non è permesso incitare, qualunque sia il pretesto, una parte delle masse a lottare contro un'altra, un gruppo di studenti contro un altro gruppo di studenti; anche se si tratti di veri elementi di destra, i loro problemi devono essere regolati caso per caso nell'ultima tappa del movimento.

8 - A proposito dei quadri

I quadri rientrano grosso modo nelle quattro categorie seguenti:
(1) buoni,
(2) relativamente buoni,
(3) coloro che hanno commesso errori gravi ma che non sono elementi di destra antipartito e antisocialisti,
(4) un piccolo numero di elementi di destra antipartito e antisocialisti.
In linea di massima, le due prime categorie (i buoni e i relativamente buoni) costituiscono la grande maggioranza.
Gli elementi di destra antipartito e antisocialisti devono essere completamente smascherati, colpiti duramente, messi in condizione di non nuocere e screditati, e la loro influenza deve essere eliminata. Allo stesso tempo, però, deve essere lasciata loro la possibilità di prendere la via giusta.

9 - A proposito dei gruppi, dei comitati e dei congressi della rivoluzione culturale

Molte cose nuove sono cominciate ad apparire nel movimento della grande rivoluzione culturale proletaria. I gruppi e i comitati della rivoluzione culturale e le altre forme d'organizzazone, create dalle masse in numerose scuole e numerosi organismi, costituiscono qualche cosa di nuovo e di grande importanza storica.
I gruppi, comitati e congressi della rivoluzione culturale sono le migliori nuove forme d'organizzazione nelle quali le masse si educano da se stesse sotto la direzione del Partito comunista. Essi costituiscono un eccellente ponte che permette al nostro Partito di mantenere uno stretto contatto con le masse. Sono organi del potere della rivoluzione culturale proletaria.
La lotta del proletariato contro le vecchie idee, la vecchia cultura, i vecchi costumi e le vecchie abitudini lasciate da tutte le classi sfruttatrici nel corso di millenni, prenderà necessariamente un periodo estramente lungo. Di conseguenza, i gruppi, comitati e congressi della rivoluzione culturale non devono essere organizzazioni temporanee, ma organizzazioni di massa permanenti che rimarranno in funzione per lungo tempo. Essi sono adatti non solo agli istituti d'insegnamento e agli organismi statali, ma generalmente anche alle fabbriche, miniere ed altre imprese, ai quartieri delle città e ai villaggi.
Per eleggere i membri dei gruppi e dei comitati e i rappresentanti ai congressi della rivoluzione culturale, è necessario istituire un sistema di elezioni simile a quello della Comune di Parigi. Le liste dei candidati devono essere proposte dalle masse rivoluzionarie dopo ampie consultazioni e le elezioni saranno tenute solo dopo che le masse avranno discusso ripetutamente queste liste.
Le masse hanno in ogni momento il diritto di criticare i membri dei gruppi e comitati e i rappresentanti eletti ai congressi della rivoluzione culturale. Se questi membri e rappresentanti si mostrano incapaci, possono essere sostituiti attraverso elezioni o destituiti dalle masse dopo opportune discussioni.
Negli istituti scolastici, i gruppi, comitati e congressi della rivoluzione culturale devono essere composti essenzialmente da rappresentanti degli studenti rivoluzionari. Devono però comprendere anche un certo numero di rappresentanti degli insegnanti e dei lavoratori rivoluzionari.

10 - Riforma dell'insegnamento

Riformare il vecchio sistema d'istruzione, i vecchi principi e metodi d'insegnamento, è un compito estremamente importante della grande rivoluzione culturale proletaria.
In questa grande rivoluzione, il fenomeno degli intelletuali che dominano le nostre scuole deve essere completamente eliminato.
In ogni tipo di scuola, bisogna applicare a fondo la politica formulata dal compagno Mao Zedong secondo la quale l'istruzione deve essere al servizio della politica proletaria ed essere combinata con il lavoro produttivo, in modo che coloro che ricevono un'istruzione possano svilupparsi moralmente, intellettualmente e fisicamente per divenire lavoratori con una coscienza e cultura socialiste.
Il periodo di studio deve essere ridotto. I programmi devono essere ridotti e migliorati. Le materie d'insegnamento devono essere radicalmente riformate, e alcune devono essere subito semplificate. Pur dedicandosi principalmente agli studi propriamente detti, gli studenti devono apprendere anche altre cose. Devono cioè non solo istruirsi sul piano culturale, ma anche su quello della produzione industriale e agricola e dell'arte militare, e devono partecipare alle lotte della rivoluzione culturale per criticare la borghesia.

11 - A proposito delle critiche dirette fatte sulla stampa

Nel condurre il movimento di massa della rivoluzione culturale, dobbiamo combinare nel modo giusto la propaganda della concezione proletaria del mondo, quella del marxismo-leninismo, del pensiero di Mao Zedong, con la critica dell'ideologia borghese e feudale.
Bisogna organizzare la critica dei rappresentanti tipici della borghesia infiltratisi nel Partito, e delle "autorità" accademiche reazionarie della borghesia; questa critica deve includere quella di tutte le idee reazionarie nel campo della filosofia, storia, economia politica e pedagogia, nelle opere letterarie e artistiche, nella teoria letteraria e artistica e delle scienze naturali.
Qualsiasi critica sulla stampa, apertamente diretta contro qualcuno, deve essere prima discussa dal comitato di Partito allo stesso livello e, in certi casi, sottoposta all'approvazione del comitato di Partito al livello superiore.

12 - La politica da seguire nei confronti degli scienziati, i tecnici e i membri del personale ordinario

Nel corso dell'attuale movimento, bisogna continuare ad applicare la politica di "unità-critica-unità" nei confronti degli scienziati, i tecnici e i membri del personale ordinario, purché siano patrioti, lavorino attivamente, non si oppongano al Partito e al socialismo e non siano in connivenza con l'estero. Particolare attenzione deve essere rivolta agli scienziati e ai membri del personale tecnico e scientifico che abbiano dato dei contributi. Dobbiamo sforzarci di aiutarli a trasformare gradualmente la loro concezione del mondo e il loro stile di lavoro.

13 - Disposizione per la combinazione del movimento di educazione socalista nelle città e nelle campagne

Il movimento della rivoluzione culturale proletaria è concentrato sulle istituzioni culturali e scolastiche e gli organi dirigenti del Partito e del Governo nelle grandi e medie città.
La grande rivoluzione culturale ha arricchito il movimento di educazione socialista nelle città e nelle campagne e l'ha portato a un livello più alto. È necessario condurre questi due movimenti combinandoli strettamente l'uno con l'altro. Le varie regioni e i vari dipartimenti devono prendere disposizioni a questo riguardo tenendo conto delle condizioni specifiche.
Nelle campagne e nelle imprese situate nelle città dove si svolge il movimento di educazione socialista, si potrà far rimanere invariate le disposizioni iniziali e proseguire il movimento secondo queste disposizioni, se esse sono adeguate e il movimento si sviluppa in modo soddisfacente. Tuttavia, le questioni sollevate dalla grande rivoluzione culturale proletaria devono essere sottoposte, al momento opportuno, alle discussioni delle masse, in modo da rafforzare ulteriormente l'ideologia proletaria e liquidare quella borghese.
In certi posti, la grande rivoluzione culturale proletaria serve da centro di attività per dare impulso al movimento di educazione socialista e condurre un'opera di risanamento in campo politico, ideologico, organizzativo ed economico. Ciò può essere fatto se il comitato locale di Partito lo ritiene adatto.

14 - Fare la rivoluzione e sviluppare la produzione

Lo scopo della grande rivoluzione culturale proletaria è rivoluzionare l'ideologia del popolo in modo che in tutti i campi della produzione si ottengano risultati maggiori, più rapidi, migliori e più economici. Se le masse sono pienamente mobilitate e si prendono disposizioni adeguate, si può assicurare lo sviluppo sia della rivoluzione culturale che della produzione senza che l'una ostacoli l'altra, e garantire la buona qualità del lavoro in tutti i campi.
La grande rivoluzione culturale proletaria costituisce una potente forza motrice per lo sviluppo delle forze produttive sociali del nostro paese. È sbagliato contrapporre la grande rivoluzione cultuale allo sviluppo della produzione.

15 - Le forze armate

Nelle forze armate, la rivoluzione culturale e il movimento di educazione socialista devono essere condotti secondo le istruzioni della Commissione militare del Comitato centrale del Partito e del Dipartimento politico generale dell'Esercito popolare di Liberazione.

16 - Il pensiero di Mao Zedong è la guida per l'azione nella grande rivoluzione culturale proletaria

Nella grande rivoluzione culturale proletaria, bisogna levare alta la grande bandiera rossa del pensiero di Mao Zedong e mettere la politica proletaria al comando. Bisogna sviluppare il movimento per lo studio e l'applicazione creativa delle opere del presidente Mao fra le masse degli operai, i contadini, i soldati, i quadri e gli intellettuali, e prendere il pensiero di Mao Zedong come guida per l'azione nella rivoluzione culturale.
In questa grande e complessa rivoluzione culturale, è tanto più necessario che i comitati di Partito ai differenti livelli studino e applichino coscienziosamente e in modo creativo le opere del presidente Mao. Essi devono soprattutto studiare ripetutamente gli scritti del presidente Mao sulla rivoluzione culturale e sui metodi di direzione del Partito, come: "Sulla nuova democrazia", "Discorsi alla conferenza di Yenan sulla letteratura e l'arte", "Sulla giusta soluzione delle contraddizioni in seno al popolo", "Discorso sul lavoro di propaganda pronunciato alla conferenza nazionale del Partito comunista cinese", "A proposito dei metodi di direzione" e "Metodi di lavoro dei comitati di Partito".
I comitati di Partito ai differenti livelli devono seguire le istruzioni che il presidente Mao ha dato da anni, applicare la linea di massa consistente nel "partire dalle masse per ritornare alle masse", ed essere allievi delle masse prima di esserne i maestri. Devono sforzarsi di evitare le vedute unilaterali e limitate. Devono incoraggiare la dialettica materialistica e opporsi alla metafisica e alla scolastica.
Sotto la guida del Comitato centrale del Partito diretto dal compagno Mao Zedong, la grande rivoluzione culturale proletaria riporterà sicuramente una brillante vittoria.

Nessun commento:

Posta un commento