venerdì 1 luglio 2016

pc 1 luglio - Gloria eterna al compagno AZAD nell'anniversario della sua morte 1 luglio 2010

ONORE AL COMPAGNO AZAD!


I funerali di Azad

Dal blog di proletari comunisti : http://www.proletaricomunisti.blogspot.com/

con grande tristezza annunciamo la morte del compagno Azad, portavoce del Partito Comunista dell'India (maoista) quello che segue è il comunicato ufficiale ricevutoComunicato stampa del Partito comunista dell’India (maoista),

Comitato Centrale, Ufficio Regionale Nord. 3 luglio 2010

Non è stato uno scontro a fuoco! È un assassinio a sangue freddo per mano della polizia dell’Andhra Pradesh! Saluto rosso a martiri compagni Azad (Cherukuri Rajkumar) e Hem Pandey (Jitender)!!
*Azad era stato arrestato insieme a Hem Pandey a Nagpur il 1° luglio
*Il primo luglio intorno alle undici del mattino la famigerata sezione speciale della polizia dell’Andhra Pradesh, nota per sparizioni e assassini a sangue freddo, ha arrestato nella città di Nagpur il compagno Azad, membro dell’Ufficio Politico e portavoce del PCI(maoista)
e il compagno Hem Pandey, membro del comitato di zona, mentre dall'area di Dandakarnaya andavano a incontrare un compagno che avrebbe dovuto riceverli. Il compagno Azad aveva raggiunto Nagpur verso le 10 insieme a Hem Pandey, dopo un lungo viaggio. Grazie a informazioni dettagliate, i sicari fuorilegge della APSIB li hanno sequestrati, trasferendoli poi, probabilmente in elicottero, nella giungla di Adilabad vicino il confine col Maharashtra e lì sono stati uccisi a sangue freddo.
*rendiamo il nostro omaggio rosso ai nostri amati compagni e giuriamo vendetta a questi assassini
**La vita del compagno Azad
*Il compagno Azad era uno dei più vecchi dirigenti del nostro PCI(Maoista). Nato in Andhra Pradesh da famiglia benestante del distretto di Krishna, studiò alla Sainik School di Korukonda nell’attuale distretto di Vizianagaram. Nel 1974 il compagno Surapuneni Janardhan, guida leggendaria del movimento studentesco, lo introdusse nell’Unione degli Studenti Rivoluzionari. Brillante studente al Regional Engineering College, che in quei giorni era indicato come il Radical Engineering College, completò i suoi studi di ingegnere chimico e per direttiva del Partito si trasferì a Vishakhapatnam. Fino al 1984 fu il secondo presidente dell’Unione degli Studenti Rivoluzionari, in quel periodo catalizzatore delle mobilitazioni di tanti studenti e movimenti popolari in tutto l’Andhra Pradesh. Divenne membro del comitato locale dell’unità Vizag del PCI(ML) (People’s War). Percorse l’India in lungo e largo per organizzare il Seminario sulla questione delle nazionalità che si tenne a Madras (ora Chennai) nel 1981. Nel 1982 si trasferì a Karnataka, dove fu uno dei fondatori del partito, e lavorò come segretario del Comitato di Partito in quello stato. Entrò nel Comitato Centrale dopo il plenum del 1990, membro eletto dello stesso CC nella conferenza di partito di tutta l’India nel 1995 e da allora membro dell’Ufficio Politico, incarichi che ha mantenuto dopo anche dopo la formazione del PCI Maoista nel 2004, da allora portavoce del CC.Era noto per la vita semplice e il duro lavoro, per le letture voraci e le brillanti analisi della situazione, per la cristallina articolazione della sua logica acuta e la fine abilità organizzativa, contribuì enormemente al movimento rivoluzionario in molti campi. Scrisse molto per People’s March, People’s War, organo teorico del PCI (Maoista) e per il Maoist Information Bulletin. Fu autore di un’acuta critica degli intellettuali dell’Andhra Pradesh, disillusi e sfiduciati verso il movimento rivoluzionario dopo gli eventi del 1990 e il collasso dell’imperialismo sovietico e dei regimi satellite.Con la sua morte il movimento rivoluzionario indiano perde un compagno esemplare, una stella luminosa che ha servito il movimento per oltre 35 anni.Poco prima del suo ultimo viaggio, una nota rivista gli fece recapitare delle domande per un’intervista. Rispose che era in partenza e che avrebbe risposto appena possibile.
* Non è Sukhdev ma il compagno Hem Pandey di Uttarakhand che è stato assassinato dall’APSIB
*Il compagno Hem Pandey, 30 anni, veniva da un villaggio nei pressi di Pithoragarh nello stato Uttarakhand. Compì i suoi studi in storia all’Università di Nainital, dove consegui il dottorato. Da studente fu membro attivo dell’AISA, lentamente comprese il carattere pseudo rivoluzionario della politica dell’AISA e si avvicinò ai gruppi più radicali, per entrare poi nel PCI(ML) (PW) nel 2001. Organizzò i contadini nei villaggi montani del distretto di Almora, facendosi interprete delle loro innumerevoli istanze, compresi i problemi emersi per la riserva naturale di Binsar. Dalla voce dolce, occhialuto, magro ed energetico, il compagni Hem Pandey seppe conquistare il cuore del popolo di quella regione. Nel 2005 gli furono affidati compiti più importanti, che svolse con pazienza e tenacia. La sua fame di conoscere cose nuove, di leggere sempre di più, e lo zelo con cui metteva per iscritto le sue idee sono motivo di emulazione per tutti i rivoluzionari. Scrisse articoli per diverse riviste sotto diversi pseudonimi. Richiediamo alle organizzazioni per i diritti umani di esigere che la polizia dell’Andhra Pradesh restituisca il corpo del compagno Hem Pandey a sua madre che vive a Haldwani, stato di Uttarakhand, sua unica parente.* APSIB, controfigura indiana del Mossad
*L’Andhra Pradesh Special Intelligence Bureau, addestrato in parte dal Mossad, ha conquistato in india la stessa fama dei suoi maestri. Si muove oltre i confini del suo stato perpetrando impunemente sequestri e assassini a sangue freddo, il tutto con la benedizione di Manmohan Singh Sonia Gandhi e P. Chidambaram. Questa cricca fascista ha stretto i suoi tentacoli su tutta l’India, ricorrendo sempre più spesso all’assassinio di rivoluzionari, facendosi beffe della sentenza dell’Alta Corte dell’Andhra Pradesh secondo cui ai sensi della sez. 302 del CP indiano, tutti gli scontri a fuoco devono essere registrati come omicidi. Prima o poi questi assassini saranno presi a bersaglio dalle masse rivoluzionarie.
* Chidambaram si aspetta che il PCI(Maoista) si sieda a trattare con chi ha le mani sporche del sangue dei compagni Azad e Hem Pandey?
*Il PCI(Maoista) non ha mai contestato o protestato per i casi di morte in effettivi scontri armati. È la polizia dell’Andhra Pradesh che ricorre alle bugie goebbelsiane, cui non credono più nessuno. Il PCI(M) è per la verità di cui rendere conto al popolo e ammette sempre i fatti. Non c’era alcun piano che prevedesse che Azad andasse nella giungla di Sarkepally in Adilabad. Azad era diretto a discutere con i nostri compagni, tra le altre cose, delle proposte concrete di una nota personalità quale Swamy Agnivesh di incontri specifici per un reciproco cessate il fuoco. Aveva con sé una lettere confidenziale scritta ad Azad da Swamy Agnivesh, datata 26 giugno 2010. Chidambaram si aspetta ora che il PCI(M) si sieda a discutere con chi ha le mani sporche del sangue dei compagni Azad e Hem Pandey? Ci chiede ripetutamente di abiurare le violenza, mentre la polizia dell’Andhra Pradesh assassina compagni inermi con la sua benedizione, non è come il diavolo che canta i salmi?
* Le menzogne della polizia
*Qual era la necessità che Azad andasse ad Abilad se lì non esiste alcun movimento o organizzazione? Che gli abbiano trovato un AK 47 è una spudorata menzogna. Azad è sceso da un treno nella stazione di Nagpur intorno alle 10 insieme al compagno Hem Pandey ed è stato catturato disarmato dall’APISB. Il governo rispetta l’art. 21 della sua stessa Costituzione? Rispetta i dettami della Convenzione di Ginevra per cui le “persone disarmate” non devono essere colpite? Non pura ipocrisia e fandonia che il governo da una parte vari misure contro la tortura mentre dall’altra la polizia tortura ogni minuto i detenuti? La polizia dell’Andhra Pradesh ripete fino alla nausea la storiella degli scontri armati, sfornata per i media innumerevoli volte. Il diritto alla vita garantito dalla Costituzione è deriso e il diritto a essere mostrati entro 24 ore dall’arresto si è trasformato nella certezza di essere assassinati entro 24 ore dall’arresto, così da non dover dar conto a parenti e amici.Facciamo appello alle organizzazioni dei diritti civili, ai democratici, ai patrioti perché colgano l’occasione per investigare a fondo su questo falso scontro armato quale esempio delle esecuzioni extragiudiziali che hanno luogo in questo paese e mostrino al popolo la verità
Ajay,
Portavoce,PCI (Maoista)

 India, 2 giorni di sciopero per Azad


I maoisti hanno lanciato attacchi in tutto il paese durante lo sciopero di due giorni convocato dal Partito Comunista dell'India(maoista) per protestare per l'assassinio del suo portavoce Cherukuri Rajkumar - compagno Azad - da parte della polizia dell'Andhra Pradesh.
I maoisti hanno attaccato una posto di polizia e la casa di un leader del Partito del Congresso a Chattisgarh nel distretto di Dantewada.
Altro attacco alla stazione di polizia di Kaukonda in Dantewada.
Altri attacchi e scontri in diverse parti dell'India.
Ci sono stati Sabotaggi di vie e linee ferroviarie e sono stati bloccati i trasporti in diverse zone.
A Orissa numerosi attacchi alle forze di polizia.
Lo sciopero convocato dal PCI maoista ha davvero paralizzato molte aree e zone del paese

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