mercoledì 8 giugno 2016

pc 8 giugno - NOTAV, la santa inquisizione padroni-stato-governo sempre in azione


No Tav, il leader Perino condannato a 9 mesi: resistenza e lesioni a un carabiniere

Perino condannato a 9 mesi: resistenza e lesioni a un carabiniere, mentre a Rivalta militarizzazione - la solidarietà a Perino del Soccorso Rosso Proletario - il sostegno alla denuncia e lotta NOTAV di proletari comunisti/PCm Italia

L'episodio durante un tafferuglio nel gennaio 2010 alla stazione di Condove. La difesa: "Ricostruzione sbagliata"

Il leader storico dei No Tav della Valle di Susa, Alberto Perino, 70 anni, è stato condannato oggi dal tribunale di Torino a nove mesi di reclusione per resistenza e lesioni ai danni di un maresciallo dei carabinieri. L'episodio risale al 20 gennaio 2010
quando, durante una mobilitazione No Tav nei pressi della stazione di Condove, ci fu un parapiglia con le forze dell'ordine. Perino, secondo l' accusa, aveva spintonato il militare, che riportò lesioni lievi giudicate guaribili in pochi giorni.

Il maresciallo dei carabinieri, parte civile con l'avvocato Maria Rosa D'Ursi, ha ottenuto una provvisionale di mille euro. I No Tav si erano radunati alla stazione ferroviaria presidiata dalle forze dell'ordine in occasione dell'avvio di un sondaggio di terreni per la nuova linea ad alta velocità Torino-Lione. Quando venne ascoltato al processo, Perino affermò che si trattava di una semplice dimostrazione e non di un tentativo di blocco dei lavori: "Stavamo rivendicando il diritto di poter prendere un treno nonostante la presenza della trivella per il Tav a una sessantina di metri. Io stesso avevo comperato un biglietto. Può darsi che nella calca abbia involontariamente urtato qualcuno. Il maresciallo è caduto in terra? Sono caduto anch'io. E ho preso pure una manganellata". L'avvocato Danilo Ghia ha spiegato che l'analisi dei filmati, svolta da un consulente tecnico, non ha avvalorato la ricostruzione del pm Manuela Pedrotta. Il tribunale ha deciso diversamente.

Tav, a Rivalta arrivano trivelle e militari. Il sindaco protesta: "Paese militarizzato"

Tav, a Rivalta arrivano trivelle e militari. Il sindaco protesta: "Paese militarizzato per i carotaggi"Marinari convoca un'assemblea pubblica per stasera: "Stamattina ci hanno invasi senza neppure avvertirci". o Foietta

 Rivalta, nella prima cintura di Torino, è stata "letteralmente militarizzata dalle forze dell'ordine giunte in paese insieme agli operai dell'impresa che ha nuovamente effettuato alcuni carotaggi relativi al tratto rivaltese della Torino-Lione". Ad affermarlo è il Comune e, in particolare, il sindaco Mauro Marinari,  che per stasera ha convocato un'assemblea pubblica straordinaria. Già in aprile le prime indagini geologiche in vista della costruzione della linea ad alta velocità aveva provocato proteste nei comuni coinvolti,

"E' inaccettabile - sostiene Marinari - che un sindaco e un'Amministrazione comunale non siano minimamente informati di quello che accade sul proprio territorio. Ed è altrettanto inquietante svegliarsi la mattina e trovare il proprio paese invaso dai militari. Senza contare il fatto che i carotaggi effettuati - conclude - sono da ricondursi, come confermato da Italferr, a una progettazione definitiva quando in più di un'occasione è stato dichiarato che nemmeno la progettazione preliminare è stata approvata".

Notte di tensione al cantiere Tav di Chiomonte: feriti due carabinieri

Un gruppo di attivisti No Tav ha lanciato bombe-carta e razzi potenziati




05/06/2016
CHIOMONTE
Attivisti  del movimento No Tav, a volto coperto, si sono avvicinati nella notte fra venerdì e sabato, poco dopo le due, alle reti del cantiere Tav di Chiomonte e hanno lanciato, in direzione dei presidi interforze, una serie di bombe-carta e razzi di notevole potenziale.
Due carabinieri sono rimasti feriti, subito dopo militari e Digos sono usciti dai varchi e sono riusciti a mettere in fuga gli attivisti che hanno abbandonato sul terreno una ventina di razzi pronti per essere lanciati e ora sotto sequestro.

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