domenica 26 giugno 2016

pc 26 giugno - su FACEBOOK - importante documento dal Brasile del Movimento studentesco popolare rivoluzionario

FACEBOOK: dominio ideologico dell'imperialismo e strumento del suo spionaggio! - Movimento Estudantil Popular Revolucionário Brasil (Movimento Studentesco Popolare Rivoluzionario Brasile)

Il Movimento Studentesco Popolare Rivoluzionario non usa più Facebook. Come molte organizzazioni democratiche e rivoluzionarie in Brasile e nel mondo, abbandoniamo Facebook come spazio per la propaganda rivoluzionaria. Prendiamo questa misura per combattere questa nuova forma di influenza ideologica e politica imperialista nefasta e preservare il nostro movimento e la sicurezza dei nostri attivisti contro l'escalation fascista del vecchio Stato, con le sue ondate di criminalizzazione dei movimenti sociali, le persecuzioni e gli arresti politici contro attivisti e combattenti del popolo in generale. Questo accade già in Brasile ed è una pratica comune in molti paesi del mondo. Questa decisione è supportata e guidata anche dalla comprensione del carattere di dominio e di controllo ideologico che le "reti sociali" giocano sulle persone e specialmente i giovani.
Non siete voi a pagare per usare: voi siete la merce!
Se l’auto rimane la merce simbolo del capitalismo, il cellulare, ora potenziato con l’accesso ad internet, non è da meno. In Brasile ci sono 250 milioni di linee mobili attive per una popolazione totale di 206 milioni. I telefoni cellulari, personal computer e Internet danno una straordinaria agilità alle comunicazioni, alla trasmissione e la memorizzazione dei dati; hanno creato facilità di accesso e alla diffusione delle informazioni; hanno permesso enorme convenienza nello svolgimento di una serie di compiti. Ma questa attività di investimenti miliardari, è completamente controllata da potenti imprese transnazionali strettamente legate alle potenze imperialiste mondiali, in particolare gli Stati Uniti.
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Provider di posta elettronica gratuita (Gmail, Hotmail, Yahoo, ecc.), potenti motori di ricerca e anche gratis anche questi (Google) e ora con le cosiddette “reti sociali” (oggi le più popolare, Facebook e Twitter), creano una pubblicità ingannevole dicendo che sono democratici, dove chiunque può formare una comunità dove tutti possono esprimere liberamente la propria opinione. Si ignora che in questo mondo virtuale di miliardi di dollari gli utenti sono controllati individualmente e trasformati in merci. E come essi stessi spudoratamente riconoscono: se non si paga per usare, la merce siete voi!
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Su internet siamo costantemente bombardati con pubblicità mirata, pubblicità a pagamento e esposizione di marche, tutto orientato per il monitoraggio e individuazione di tendenze di consumo e comportamenti, preferenze, e anche le reazioni alle proprie iniziative politiche nel senso del controllo e gestione della pubblica opinione a partire dalla manipolazione delle volontà e controllo di ogni singolo. Qui sta la ragione principale della diffusione a livello mondiale delle "reti sociali" e il motivo per cui tutti i telefoni si stanno trasformando in un computer palmare per accedere a Internet a tempo pieno. Le grandi muultinazionali non hanno più bisogno di attendere l'intervallo della programmazione TV per cercare di convincerci a comprare questo o quello. Ora lo fanno tutto il tempo mentre si guarda un video o si scrive una e-mail.
"Reti sociali" x vita reale
Siamo tutti giustamente bersagli della spazzatura della produzione culturale imperialista, della degenerazione morale e bombardati da ogni genere di sciocchezze e della disinformazione reazionaria. Questa è l'ideologia reazionaria dominante nella società, l'ideologia borghese nell'epoca dell'imperialismo. Ciò che ne risulta da questo processo è la formazione di intere generazioni di vite altrettanto inutili e svuotate, basati su rapporti superficiali, sull'individualismo, l'egoismo, il nichilismo, nella glorificazione dell'edonismo e nel più frenetico consumismo. Tutto l’apparato tecnologico si è dimostrato molto efficace nel trascinare la gioventù, generalizzando e approfondendo questo ambiente culturale decadente e alienato in cui è coinvolta.
Il risultato è drammatico. Vi è una epidemia di una nuova malattia mentale: sono persone viziate che non possono vivere senza il cellulare nelle mani, dilapidando ore della propria giornata "navigando". L'intero centro della vita di queste persone è diventato virtuale ... non si parla, si comunica con WhatsApp. Il rapporto tra le persone è sempre più segnato dalla superficialità, l'individualismo, dal selfie-narcisismo, l'intolleranza. Con un clic si fa o si disfa una "amicizia" basata solo sull’abbronzatura, le persone si innamorano di persone che non hanno mai visto, si idolatrano e si "seguono" intellettuali di un paragrafo e mezzo, ci si informa con video di 30 secondi.
Questo fatto è l'approfondimento di un processo di gestazione a partire dai primi anni '80, con TV e altre iniziative culturali di massificazione idiotizzanti (l’espressione più concentrata fin d’allora, i "reality show"), come una particolare espressione nei mezzi di comunicazione di massa della strategia dell'imperialismo di alienazione per il controllo delle masse sul piano ideologico-politico, per scatenare l’offensiva controrivoluzionaria di carattere generale e convergente del revisionismo e dell'imperialismo, che rimane in vigore oggi, anche se in calo.
Sono le masse che fanno la storia
Per noi, attivisti politici, che ci proponiamo di distruggere questo sistema marcio e ingiusto, non è possibile cadere nell'errore che sia possibile essere militanti via Internet. È ingenuo credere che da casa o dal cellulare possiamo farci sentire, che Internet è uno spazio democratico. Esponendo le nostre opinioni e convinzioni, parlare della nostra rivolta contro questo ordine ingiusto, occuparsi di piani e azioni su Internet significa fornire al nemico le condizioni per prevenire o neutralizzare la nostra lotta.
L'unico modo corretto ed equo di mobilitazione, politicizzazione e organizzazione delle masse è il contatto diretto per le strade, nei luoghi di lavoro e di studio, nelle riunioni e assemblee, in visite casa per casa e nel tramettere notizie di bocca in bocca, attraverso la parola detta dall’agitatore, dal propagandista o dagli artisti popolari di teatro, musica, danza, ecc., e gli opuscoli scritti e del giornale rivoluzionario organizzatore collettivo, con la letteratura di libri e poesie. Così le persone, aderendo alle ragioni della protesta e riconoscendo la direzione, come protagoniste della propria causa e della propria lotta elevano la propria coscienza di classe, assumono impegni, partecipano ai preparativi delle proprie azioni.
Le manifestazioni di massa che hanno avuto luogo in tutto il mondo, contrariamente a quanto si dice, non ci sono state perché c’è stata la "chiamata dalle reti sociali" con tanto di "conferma delle presenze", ma perché l'atmosfera creata dalla discussione e mobilitazione è tale che compreso i monopoli dei media si trovano obbligati a diffonderle, anche travisandole. E in quanto alle manifestazioni spontanee, queste sono il prodotto di situazioni oggettive, indipendenti dalla volontà di chicchessia, si tratta di manifestazioni di esplosioni di massa spinte alla protesta in difesa dei propri diritti economici e politici calpestati.
Nessun vero cambiamento è possibile senza la partecipazione attiva e consapevole delle masse, senza che noi stessi ci trasformiamo. Solo nell'azione collettiva delle masse superiamo i nostri difetti e debolezze individuali. Questo è un principio confermato da tutta la storia dell’umanità: sono le masse che fanno la storia!
Strumento per la sorveglianza e la persecuzione politica
La crisi generale dell'imperialismo richiede l’ampliamento dell'aggressione ai popoli e ai paesi oppressi di tutto il mondo e l’approfondimento dello sfruttamento e oppressione del proletariato e delle masse in ogni paese. La classe operaia, i contadini e le altre classi popolari hanno risposto con proteste e rivolte, oltre alle guerre di resistenza e di liberazione nazionale del popolo palestinese, iracheno, afghano, siriano tra gli altri e dalle guerre popolari guidate da partiti comunisti maoisti in Perù, India, Filippine, Turchia, aumentando ogni giorno la lotta antimperialista e la nuova ondata della rivoluzione proletaria mondiale.
Di fronte alla crescente ribellione dei popoli in tutto il mondo, l'imperialismo, con la bestia feroce Yankee sempre in testa, aumenta la sorveglianza e il controllo totale su tutto il mondo, come parte fondamentale della militarizzazione di tutta la società che è il suo tratto distintivo. Tutto ciò che passa per la rete mondiale dei computer viene impresso, registrato e analizzato dalle agenzie dell'imperialismo come la NSA, FBI, CIA (degli Yankees) e simili di tutte le potenze imperialiste.
È interessante notare che la presunta indipendenza delle imprese e la tutela della privacy dei propri utenti, tanto vantata in alcuni casi, non è che una truffa, perché, ogni volta che all'imperialismo si accende la luce rossa del pericolo della rivoluzione, questo tirerà le fila dei dati della rete accumulati per usarli nella repressione e manipolazione. Con il discorso logoro della lotta contro il terrorismo, l'intera popolazione mondiale ha i dati, la corrispondenza, informazioni e file personali, dati di localizzazione e profili anche psicologici registrati dalle agenzie di intelligence. Passando sopra ogni legislazione, i dati di qualsiasi persona, indipendentemente dal fatto che sia indagata o abbia commesso illeciti, sono intercettati e registrati, e possono essere utilizzati in qualsiasi momento dall’apparato repressivo.
Processi contro i giovani combattenti e il MEPR
Di fronte alle grandi giornate del mese di giugno 2013, quando la gioventù combattente ha mostrato il suo rifiuto di tutto questo marcio sistema di sfruttamento, oppressione e corruzione del nostro paese, la reazione del governo Dilma e degli stati di Rio de Janeiro, San Paolo, Minas Gerais, Pernambuco, Rio Grande do Sul, Goiás, per citare i principali, hanno dispiegato la propria rabbia reazionaria contro i manifestanti. Come l'azione vile e disperata di repressione di Dilma/Cabral/Pezão di perseguire e punire in modo "esemplare" la gioventù combattente e le organizzazioni autenticamente popolari che hanno partecipato a tale ondata di proteste. Questo è lo scopo del falso caso montato contro i 23 attivisti a Rio de Janeiro, contro il MEPR e varie organizzazioni che formavano il Fronte Popolare Indipendente - FIP-RJ, come ad esempio Unità Rossa, il RECC la OATL, tra gli altri.
Processo che ha portato all'arresto politico del nostro compagno Igor Mendes per quasi sette mesi nel carcere di Bangu e nel mandato di arresto contro Karlayne Moraes e Elisa Quadros nello stesso periodo. Sebbene non vi sia alcuna prova di atti criminali commessi dagli imputati, l'Ufficio per la repressione dei crimini informatici che dirige il processo, base tutte le sue accuse e giustifica i mandati di arresto a seconda di "mi piace" sulle pagine web, le trascrizioni dei messaggi di testo, email o Facebook (chiamate posta in arrivo) cose personale, riservate, ecc., dove gli attivisti fanno commenti sugli eventi pubblici programmati. Gli attivisti stanno andando in prigione per i commenti presi da internet. È la fascistizzazione in aumento nel paese, è la violazione del principio della presunzione di innocenza.
Non esiste un modo sicuro ed affidabile di utilizzo di Internet
Inoltre, attraverso manifestazioni politiche via Facebook e simili, stiamo esponendo a tutta la reazione non solo noi stessi, ma anche tutte le masse che sono d'accordo con ciò che rappresentiamo e che a un certo punto dicono "mi piace" o "condividono" una foto, un collegamento o iniziative di una organizzazione e azione per la Rivoluzione. Diventano, pertanto, bersagli per la repressione, lasciando che sia solo una questione di tempo per l’azione repressiva degli apparati del vecchio Stato.
Ci sono un gran numero di scienziati e professionisti che creano e diffondono programmi e strumenti per il computer di crittografia e navigazione anonima. Questo fa parte della grande corrente democratica che si è mobilitata per sviluppare il progetto di software libero e gratuito, in contrapposizione ai Microsoft che monopolizzano Internet. Ma le agenzie dell’imperialismo hanno budget miliardari e lavorano sodo per rompere questi codici e quando hanno successo, non rivelano i loro trionfi.
Niente di ciò che può cadere nelle mani del nemico, ora o in futuro, dovrebbe circolare nella rete. Anche ciò che è crittografato, i messaggi che non possono essere aperti oggi vengono registrati e memorizzati e possono essere violati domani. Pagine di organizzazioni rivoluzionarie devono essere accessibili da Internet pubblici, mai da personal computer.
Denunciare ampiamente il controllo dell'imperialismo su internet!
Abbasso l'individualismo, l'egoismo e il consumismo.
Abbasso Facebook e le "reti sociali": strumento di diffusione dell'ideologia e della cultura imperialista!
Libertà per i prigionieri politici democratici e rivoluzionari di tutto il mondo!
Per una cultura di Nuova Democrazia, scientifica e di massa per tutti i giovani!
Mobilitare le masse con coraggio per trasformare radicalmente il nostro paese e il mondo!

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