venerdì 17 giugno 2016

pc 17 giugno - Sicilia e ballottaggi: Pd, Movimento 5 Stelle e altri bei personaggi mostrano il lato migliore… quello dei rapporti con la delinquenza!


Tra Siracusa e Favara dove ci sarà il ballottaggio tra il Pd e il M5S, tra inchieste varie per voti di scambio politico-mafioso, appalti truccati, e parenti chiacchierati, i politici oramai fanno a gara a chi è “meno delinquente”! Basta seguire alcuni scambi di battute o le dichiarazioni a “difesa” di ognuno di questi signori per capire per chi si andrà a votare (o meglio a non votare, visto tra l’altro il dato dell’astensionismo) ai prossimi ballottaggi. E questo è solo una piccolissima parte di quello che succede in questi giorni e di quello che viene a galla…


Questi i titoli di alcuni quotidiani

-         Favara, polemica sull'assessore indicato dai 5stelle cognato del favoreggiatore di un boss
-         Bufera sulle elezioni di Vittoria, i due candidati sindaci indagati per voto di scambio politico-mafioso

-         Pd siciliano, l'inchiesta su Cafeo riapre lo scontro Crocetta-Faraone

-       "Asili nido e bandi truccati", indagato assessore comunale a Siracusa
Favara, polemica sull'assessore indicato dai 5stelle cognato del favoreggiatore di un boss
Dal Pd nazionale attacchi al Movimento di Beppe Grillo. La Cirinnà: "Cosa dice chi gridava onesta onesta?". Secca la replica di Cancelleri: "Parlano loro che avevano Genovese e hanno Faraone che chiedeva voti a un condannato per mafia?" 16 giugno 2016
Il movimento 5 stelle nella bufera a Favara, dove ha sollevato un vespaio di polemiche la decisione della candidata a sindaco dei 5stella a Favara, Anna Alba, di mettere in squadra Angelo Todaro, "cognato di Antonio Costa, accusato di aver favorito la latitanza del superboss Gerlandino Messina: il mafioso arrestato nel 2010, quando era tra i 30 latitanti più ricercati al mondo, proprio nella palazzina dove viveva Costa", secondo quanto riporta il sito moralizzatore.it.  Todaro, indicato dai 5stelle con la delega ai Lavori pubblici, non è stato mai sfiorato da indagini. Ma dopo che la notizia sul cognato è stata pubblicata su alcuni siti locali, ha deciso di fare un passo indietro: "Ho già rimesso il mandato nelle mani di Anna Alba, candidato sindaco di Favara del M5S, e sono pronto a farmi da parte qualora venisse eletta - dice Todaro -  sono sconcertato dalla campagna diffamatoria avviata nei miei confronti e nei confronti della mia famiglia su vicende che non ci vedono affatto coinvolti. Non voglio che l'eventuale vittoria del M5S, in cui tanti miei concittadini sperano e confidano per cambiare finalmente la storia di questo territorio, venga minimamente macchiata dalle chiacchiere infamanti messe in giro con lo scopo di minare la credibilità del Movimento. Ovviamente aspetto in tribunale tutti coloro che hanno scritto falsità nei miei confronti”.

Polemiche dal Pd: "Di Maio e Di Battista ancora muti su parentele inquietanti candidato assessore M5S a Favara, stesso copione di Quarto" scrive Andrea Romano, parlamentare Pd, su Twitter. "Anche a Favara, in Sicilia, ci sono guai in vista per il Movimento 5 Stelle - dice la deputata nazionale Monica Cirinnà -  un candidato assessore è cognato di un favoreggiatore di boss mafiosi. Cosa dice il direttorio M5S di queste parentele imbarazzanti? Immancabilmente, tace. Chi gridava 'onestà onestà' ha perso la voce? La verità è che troppo spesso si usano due pesi e due misure". Lo afferma la senatrice del Pd Monica Cirinnà. "A Favara candidato assessore M5s cognato del favoreggiatore di un boss mafioso? Assordante silenzio direttorio M5s, vergogna", dice in una nota Ernesto Carbone, della segreteria Pd. Anche il sottosegretario Davide Faraone critica i 5stelle: "Il M5S sta dimostrando che in tutti i luoghi in cui ha amministrato o dove si candida ad amministrare che è un movimento assolutamente superficiale da tutti i punti di vista, sia nella selezione della classe dirigente che nella qualità del governo".

Dura la replica del leader dei 5stelle in Sicilia, Giancarlo Cancelleri: "L'assessore designato di Favara, Angelo Todaro, ha già annunciato il suo ritiro, nonostante non c'entri nulla con la vicenda - dice - e non sia mai stato neanche stato sentito a sommarie informazioni e a cui non si possono certo accollare le colpe di altre persone. Il Pd invece di allargarsi la bocca dovrebbe prendere appunti. Ma poi, scusate, parla Faraone intercettato dai carabinieri a cercar voti da Agostino Pizzuto, alias basettone, già condannato per mafia e perché deteneva un arsenale da Santa Barbara?
Parla quello stesso Pd del campione Francantonio Genovese, lo stesso Pd coinvolto nelle inchieste sul Mose a Venezia, Expo a Milano, Sistema appalti a Firenze, Mafia Capitale a Roma, Trivellopoli in Basilicata e - giusto per rimanere sul locale e sull'attualità - accusato di intascare tangenti a Siracusa sulla pelle dei bambini dell'asilo? Forse per il Pd i cittadini siciliani sono solo dei cretini che non sono in grado di capire le prese in giro".
Bufera sulle elezioni di Vittoria, i due candidati sindaci indagati per voto di scambio politico-mafioso
Sotto inchiesta Aiello e Moscato, ma anche il primo cittadino uscente Giuseppe Nicosia e il fratello. Stamattina perquisiti i comitati elettorali. I reati si riferiscono alle attuali e alle precedenti amministrative
16 giugno 2016

Gli uomini della Finanza, stamattina, hanno perquisito i locali dei comitati elettorali di Giovanni Moscato e Francesco Aiello, i due candidati che si contenderanno domenica la poltrona di sindaco di Vittoria, il principale centro interessato dalle elezioni in Sicilia. Moscato e Aiello sono indagati per voto di scambio politico-mafioso. I reati oggetto dell'inchiesta della Procura di Catania, condotta dall'aggiunto Amedeo Bertone e dal sostituto Valentina Sincero, si rifeririscono all'attuale campagna elettorale e alle precedenti amministrative del 2011. L'inchiesta scaturisce dalle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, Biagio Gravina e Rosario Avila. Sono nove, in tutto, gli indagati: fra loro Lisa Pisani, la candidata del Pd alle elezioni di Vittoria che è rimasta fuori dal ballottaggio,  il primo cittadino uscente Giuseppe Nicosia (Pd) e il fratello di quest'ultimo, Fabio Nicosia. I nomi degli altri indagati: Cesare Campailla, Raffaele Giunta (entrambi candidati al consiglio comunale), Maurizio Distefano, Raffaele Di Pietro. I collaboratori di giustizia hanno raccontato di promesse elettorali ad esponenti mafiosi della zona, che avrebbero garantito il loro appoggio in cambio di favori e in particolare di posti di lavoro.

E' un vero e proprio terremoto alla vigilia del voto. Francesco
Aiello, 70 anni, storico esponente del Pci, deputato regionale per tre legislature ed ex assessore regionale all’Agricoltura, è stato più volte sindaco di Vittoria. Giovanni Moscato. avvocato di 39 anni, è espressione di un'area di centrodestra. Nel 2006 e nel 2011 è stato eletto al consiglio comunale. Al primo turno Moscato  è stato il più votato con il 35,61 per cento dei consensi. Aiello ha raggiunto invece il 26,69.

Pd siciliano, l'inchiesta su Cafeo riapre lo scontro Crocetta-Faraone

14 Giugno 2016
 PALERMO. L'inchiesta di Siracusa sugli appalti per gli asili nido riapre lo scontro politico tra il governatore della Sicilia Rosario Crocetta e i renziani del sottosegretario Davide Faraone. Al centro c'è Giovanni Cafeo, ex capo di gabinetto del sindaco di Siracusa, che è indagato dalla Procura per turbativa d'asta e traffico di influenze illecite.
Per due volte Cafeo, che intanto è entrato nella segreteria regionale del Pd, fu a un passo dall'ingresso nel governo Crocetta. Due tentativi non riusciti, però, come raccontano le cronache politiche. Ora Crocetta sostiene che fu proprio lui a opporsi al nome di Cafeo. "Se non avessi tenuto la barra dritta questo governo sarebbe caduto da tempo", dice.


PROCURA
"Asili nido e bandi truccati", indagato assessore comunale a Siracusa
14 Giugno 2016
SIRACUSA. Con l'accusa di turbativa d'asta nell'affidamento della gestione degli asili nido, la Procura della Repubblica di Siracusa ha emesso un avviso di garanzia e di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di Giovanni Cafeo, già capo di gabinetto del sindaco di Siracusa  Giancarlo Garozzo, e attualmente componente della segreteria  regionale del Pd, e Alfredo Foti, assessore ai lavori pubblici  del Comune di Siracusa.
 http://siracusa.gds.it/2016/06/14/asili-nido-e-bandi-truccati-indagato-assessore-comunale-a-siracusa_525817/

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