domenica 12 giugno 2016

pc 12 giugno - Il Movimento 5 Stelle "nel caos" in Sicilia... non basta la pubblicità, dai fatti antioperai e antiproletari ai dati che parlano!

Stralci di due articoli tratti da http://www.maredolce.com/2016/06/07/disastro-cinque-stelle-in-sicilia-le-cifre/

Flop Cinque Stelle in Sicilia 
6 giugno 2016

Dai risultati elettorali si profila un inaspettato flop del Movimento Cinque Stelle in Sicilia. Il partito di Grillo sembrava aver monopolizzato la scena politica in Sicilia e ci si aspettava un grande risultato in questa tornata elettorale amministrativa. 
Invece, via via che arrivano i risultati del primo turno, il flop appare evidente: il Movimento di Grillo conquista al primo turno solo il piccolo Comune di Grammichele (meno di 15000 abitanti, con il 38% dei voti e solo il 24% come voti di lista) e ottiene appena tre ballottaggi per il secondo turno: Alcamo, Favara e Porto Empedocle. Dunque, su ventinove Comuni al voto, i penta-stellati ne conquistano uno solo, forse altri due, al massimo quattro...  
I ventinove Comuni siciliani chiamati alle urne rappresentano una popolazione pari a quasi il 10% dei residenti nell’Isola. Precisamente i Comuni di: Alcamo, Antillo, Barrafranca, Calascibetta,
Caltagirone, Canicattì, Capo d’Orlando, Caronia, Falcone, Favara, Ferla, Ficarra, Galati Mamertino, Giarre, Grammichele, Lentini, Montevago, Noto, Patti, Porto Empedocle, Ramacca, Rodì Milici, San Marco d’Alunzio, Sant’Angelo di Brolo, Sortino, Terrasini, Torregrotta, Vallelunga Pratameno, Vittoria... Si tratta dunque di un test relativamente ampio, che manda segnali molto contrastanti rispetto alle aspettative della vigilia. Il dibattito dei recenti mesi era infatti dominato dall’effetto “boom” del M5S in Sicilia, che si proponeva come alternativa alla guida politica dell’Isola per una vittoria giudicata probabile alle prossime elezioni, che siano esse anticipate o meno. 
Con questi risultati, invece, un’ipotesi di Sicilia con governatore a Cinque Stelle è al momento improbabile o quantomeno lontana. Questo dovrebbe richiamare gli attivisti del M5S a una severa riflessione. 
Non meno severa dovrebbe essere la riflessione all’interno del Pd siciliano, oltre che nazionale. Se i risultati del principale avversario politico sono magri, quelli del centro sinistra a guida Pd non sono certo esaltanti. Il Pd crolla in determinate situazioni dove restano le macerie della politica, quali appunto Alcamo. L’arretramento in Sicilia è forte e generale come nel resto d’Italia...

Disastro Cinque Stelle in Sicilia: le cifre
 7 Giugno 2016
Da ogni parte politica si sentono dichiarazioni opinabili sulle elezioni comunali del 2016, ma il disastro Cinque Stelle in Sicilia è impressionante e certificato dai numeri. Basta vedere i risultati: percentuali quasi sempre al di sotto del 14%, a volte meno del 3%, quando in precedenti elezioni, in Sicilia, il movimento di Grillo aveva viaggiato un po’ ovunque tra il 20-25 e il 30-35%... 
Se non è possibile confrontare i risultati con le precedenti elezioni comunali negli stessi comuni, svoltesi prima del “boom” Cinque Stelle e spesso anche prima dell’esistenza delle liste del movimento, è possibile confrontare i dati comune per comune con le ultime elezioni avvenute, cioè quelle europee. Che, oltretutto, furono valutate come un “flop” o quantomeno con delusione dagli stessi capi e militanti del movimento...
Nella tabella pubblicata  il salasso in voti e percentuali è chiaramente visibile. Persino ad Alcamo, di fatto un’eccezione isolata dove i penta-stellati hanno fatto nuovamente un “boom” in voti, in percentuale arretrano rispetto al 2014. Negli altri comuni è una catastrofe...

In media, il M5S perde qualcosa come il 14,9% nei dodici comuni sopra il 15 mila abitanti, persino aggiungendo Grammichele (che ha meno di 15 mila abitanti) dove è stato eletto un sindaco penta-stellato. Se si considerasse il confronto anche per i sedici comuni sotto i 15 mila abitanti, il salasso, in media, sarebbe anche più grave: perché in molti piccoli comuni il movimento non ha potuto (o voluto) presentare liste per le amministrative, ma il simbolo era presente e votato alle europee. Nella Sicilia sud-orientale, il disastro è maggiore. A Lentini, Noto e Vittoria si situa tra il -22% e il -24,6%.  Il Movimento di Grillo sprofonda soprattutto in quelle che erano considerate roccaforti fino a qualche tempo fa nei vari angoli dell’isola: a Lentini (SR) perde qualcosa come il 24,6%, a Vittoria (RG) perde oltre il 22% e a Terrasini (PA) oltre il 21%. Non va meglio nella zona di Catania, dove il M5S segna un -16,3% a Caltagirone e un -19,3% a Giarre: in due grossi comuni dalla tradizionale importanza politica per la Sicilia. Sempre in provincia di Catania il M5S riesce ad avere un salasso spaventoso persino dove elegge un sindaco: a Grammichele il voto di lista registra un decremento del 9,2% rispetto alle europee. Nel complesso, i candidati di lista vanno meglio rispetto al simbolo con le stelle, a volte con percentuali più che doppie rispetto ai voti di lista, come a Favara e Porto Empedocle...Ben oltre mille voti sono perduti per il movimento di Grillo in ognuno dei centri medi di importanza regionale: a Caltagirone, Giarre, Lentini, Noto, Vittoria. In particolare, a Noto il Movimento Cinque stelle frana spaventosamente dal 26% al 3,78%. Mentre a Lentini, da “roccaforte grillina” con un ragguardevole 35% dei voti ottenuti solo due anni fa, il voto penta-stellato si riduce a un modesto 10,4%. Cioè perde oltre la metà dei voti, pur in una tornata elettorale dove i votanti sono stati molto di più. A Patti il movimento di Grillo è quasi sparito: con soli 235 voti di lista si ferma al 2.75%...

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