venerdì 4 marzo 2016

pc 4 marzo - Virus Zika e imperialismo...

dal giornale A Nova Democracia - Brasile
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Virus Zika: frutto di un sistema semicoloniale e semifeudale
Anno XIV, n ° 165, 2 ° metà del febbraio 2016

Jailson de Souza
La cosiddetta "comunità internazionale" si mostra sempre più sgomenta per l'aumento dei casi di virus Zika (e il suo legame con casi confermati di microcefalia) nel paese in cui è situata la città dei Giochi Olimpici del 2016; e per cambiare, ancora una volta, il trasmettitore di questo virus è il famigerato aedes aegypti, anche trasmettitore del virus della febbre gialla, dengue e febbre chikungunya. Ad aggravare tutto questo caos legato al virus Zika, ci sono ancora grandi indizi di un rapporto tra questo e un'altra malattia (oltre alla microcefalia), che sarebbe la sindrome di Guillain-Barré¹ (che aveva registrato casi nelle regioni più colpite  dal virus Zika in Brasile e molti altri paesi dell'America latina).

Per rendere ancora più "preoccupate" le autorità imperialiste, il virus Zika finora limitato al terzo mondo ha ormai raggiunto il primo mondo, essendone stata registrata l’importazione (senza la presenza della zanzara che lo trasmette) in Francia, Italia, Spagna, Regno Unito, Stati Uniti d'America, ecc., che non è meno preoccupante in quanto vi sono indizi di trasmissione anche di tipo sessuale. Il timore delle classi dominanti imperialiste sta nel ​​legame tra il virus con i casi di microcefalia e tutta una serie di altre malattie che il virus provoca.

Il virus Zika (in particolare) e tutti i virus epidemici (in generale) sono frutto e prodotto del capitalismo burocratico e del dominio semi-feudale e semi-coloniale; è conseguenza indiretta, ma annunciata, del dominio imperialista, esacerbato dall’ostacolo semifeudale che rappresenta il latifondismo nel nostro paese e in tutto il terzo mondo.

Prendendo come esempio il virus Zika e il suo principale mezzo di trasmissione, la zanzara aedes aegypti, arriviamo a questa conclusione. La zanzara che trasmette il virus trova favorevole alla sopravvivenza, a riprodursi e svilupparsi l’ambiente del terzo mondo rispetto a qualsiasi altro ambiente, per esempio, in ambienti con elevati livelli di urbanizzazione come si vede solo nei paesi imperialisti (nei paesi del terzo mondo, urbanizzazione è sinonimo di “favelizzazione” - favelização²). È lo stato di semicolonializzazione e semifeudalità che propizia la sua esistenza (la zanzara e, di conseguenza, i vari virus trasmessi da essa) nei paesi del terzo mondo. Non c'è da stupirsi che tutti i virus epidemici - non limitandoci solo a quelli trasmessi dall’aedes aegypti - come Ebola, "influenza suina" (H1N1) e molti altri che causano veri genocidi, sorgano qui nel terzo mondo, soprattutto in Africa e in Asia, ma anche in America Latina, e solo dopo attaccano il primo mondo - quando arrivano ad attaccare.

Nasce, e trova le condizioni qui, dalla povertà e arretratezza che sono prodotti dello sfruttamento semi-coloniale e semifeudale, e, di conseguenza, dal terzo mondo, si sviluppa e "invade" (al massimo) la casa dei signori imperialisti: questo è il percorso e la storia della virus Zika e di tanti altri virus epidemici che esistevano, esistono e continueranno a esistere in quanto condizionati da semicolonializzazione/ semifeudalità.
Per comprendere le dimensioni dell’arretratezza che ci impone l'imperialismo e per capire che questo problema (epidemia) è condizionato dalla semifeudalità/semicolonializzazione, basta ricordare che la zanzara che trasmette, aedes aegypti, era stata debellata nel paese in modo temporaneo, grazie a diverse campagne condotte dall’epidemiologo Oswaldo Cruz all'inizio del XX secolo, durante un'epidemia di febbre gialla; ma dopo pochi anni è rinata peggio di prima, trasmettendo le stesse malattie che abbiamo conosciuto decenni fa - o addirittura secoli. Oggi, la stessa zanzara e le stesse malattie, incluso alcune per le quali già esistono i vaccini, continua ad uccidere le masse povere.

Mentre in Africa, Asia e America Latina, i virus epidemici più vari causano uccisioni di intere popolazioni, il che le rende epidemie nazionali e continentali; nell'agenda imperialista invece vengono sommariamente escluse nella cosiddetta "comunità internazionale", e vanno sotto i riflettori solo quando bussano alla porta del primo mondo. A titolo di esempio, le epidemie di Ebola trattate in modo criminale dai governi semi-coloniali in Africa, che hanno lasciato morire le masse come bestiame malato; è così che l'imperialismo istruisce i suoi dirigenti di turno nelle colonie ad affrontare i problemi delle masse da essi stessi causati.

I casi legati al virus Zika e alla microcefalia che stanno colpendo in massa i giovani figli del nostro popolo nel nord-est e che si diffondono in altre regioni del Brasile, non è altro, oggi più che mai, che un crimine contro l'umanità del sistema imperialista mondiale e dei suoi lacchè interni. Ma proprio questo rappresenta lo stadio più avanzato di decomposizione dell'imperialismo, in cui le masse non accettano più di vivere in queste condizioni per cui il fatto che esso venga spazzato via completamente dalla faccia della terra è una inevitabile conseguenza.

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Note
1 - "La sindrome di Guillain-Barre è una malattia neurologica grave caratterizzata da infiammazione dei nervi e debolezza muscolare, che in alcuni casi può essere fatale. Esso viene di solito diagnosticata dopo poche settimane da una infezione virale come il dengue o il virus Zika, per esempio. Le cause della sindrome di Guillain-Barré stanno in rapporto con le difese del corpo stesso, perché in questo caso gli anticorpi a causa di un errore, attaccano il proprio sistema nervoso periferico, distruggendo la guaina mielinica che ricopre i nervi, causando i sintomi. Perdendo la guaina mielinica che ricopre i nervi, questi si infiammano e ciò impedisce che il segnale nervoso venga trasmesso ai muscoli, portando a debolezza muscolare e sensazione di formicolio nelle gambe e braccia, per esempio. "(Dr. Arthur Frazão disponibili: http://www.tuasaude.com/sindrome-de-guillain-barre/)

2 - "Lo sviluppo più intensivo del capitalismo industriale in Brasile è associato al capitale straniero, mantenendo rapporti arretrati nelle campagne, vale a dire, il capitalismo di tipo burocratico ..., soprattutto dagli anni '50, ed è stato accompagnato dall'espulsione dei contadini e dal gonfiarsi delle metropoli. I governi non hanno dotato le città di adeguate condizioni di urbanizzazione. A fronte di un mercato interno limitato a causa del mantenimento della proprietà della terra nelle mani della vecchia classe dei proprietari terrieri, l'industrializzazione ristretta non ha assorbito tutta la popolazione che migrava con conseguente enorme quantità di lavoratori informali. Il risultato è stato la “favelizzazione” e la persistenza della povertà, che mantiene le malattie infettive e intensifica le cause violente di morte "(MANIFESTO, Movimento Classista in Difesa della Salute del Popolo, disponobile:. Https://saudedopovo.wordpress.com/2015 / 11/21 /manifesto/)

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