venerdì 4 marzo 2016

pc 4 marzo - TERZO VALICO - RISCHIO SALUTE

La lettera del comitato No Tav Terzo Valico

Terzo Valico, rischio paralisi vs rischio salute


no tav terzo valico
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dal Comitato No-Tav Terzo Valico in merito al rischio paralisi dei lavori:
Apprendiamo con preoccupazione da fonti giornalistiche l’ennesima conferma rispetto al fatto che l’unica cosa che conta nella scelta di realizzare il Terzo Valico, sia il raggiungimento degli obiettivi politici ed economici del goveranante di turno.
In perfetta continuità con la Giunta Regionale che lo ha preceduto, e con le Amministrazioni comunali che sostengono l’Opera, il Governatore della Regione Liguria Giovanni Toti ha mostrato nuovamente di volere il Terzo Valico a qualsiasi costo. 
Ha espresso la sua preoccupazione per i contenuti del nuovo Dpr sul trattamento delle rocce da scavo, che porterebbe un sensibile aumento dei costi connessi alla conduzione in discarica delle rocce contenti amianto.
Toti si preoccupa dei tempi e dei costi e si adopera per fare in modo di evitare il “rischio paralisi”.
Sono ben altri i rischi che noi da tempo denunciamo e se vogliamo solo limitarci alla questione “amianto”, che è solo uno degli aspetti problematici del Terzo Valico, i rischi per la salute di lavoratori e cittadini sono seri.
Toti propone di cambiare i limiti previsti dal Dpr, adducendo come motivazione l’aumento dei costi a carico della finanza pubblica che il rispetto del Decreto comporterebbe.
Siamo sconcertati: invece di chiudere i cantieri, unica soluzione sensata, propone di alzare le soglie previste dalla legge, mettendo a repentaglio la salute di tutti.
Si tutela l’Opera e non la popolazione. La popolazione al servizio dei politici e dei loro interessi e non viceversa.
Siamo inoltre ben consci della delicatezza del tema “sicurezza sul lavoro” nelle Grandi Opere.
Purtroppo abbiamo già avuto modo di constatare che il Terzo Valico non è esente da incidenti sul lavoro, anche gravi, e dal mancato rispetto di norme sulla sicurezza.
Attendiamo fiduciosi una reazione dei sindacati degli edili in merito. Non vogliamo credere che anche loro siano caduti nella trappola ideologica di voler tutelare un’opera inutile e dannosa, per la promessa di alcuni posti di lavoro.
La gravità delle dichiarazioni di Toti, il totale disinteresse per le persone, cittadini e lavoratori, il relativismo che ne emerge ci preoccupano molto, siamo risoluti ad andare in Regione, per chiedere agli amministratori di ascoltare le nostre ragioni, perchè siamo sempre piu’ consapevoli che i cantieri debbano essere chiusi.

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