martedì 1 marzo 2016

pc 1 marzo - Eni di Gela: né lavoro né ammortizzatori sociali per gli operai dell’indotto. L’incontro al Ministero non ha fatto nessun passo avanti… gli operai devono riprendere la lotta

La trasferta romana di istituzioni, sindacati e operai di Gela per l’incontro che si è tenuto al Ministero dello Sviluppo Economico non ha risolto nessun problema legato alla vertenza, nonostante le dichiarazioni del viceministro Bellanova, che riportiamo per esteso. Gli operai che hanno lottato in questi mesi e che hanno coinvolto tutta la comunità sono rimasti delusi, sia dalle organizzazioni sindacali, “Quando sono scesi non ci hanno degnato nemmeno di uno sguardo” ha detto un operaio presente a Roma, sia dalle istituzioni. E non potevano certo sperare nell’incontro con il Papa che tre di loro hanno ottenuto, se non umana comprensione!
"Si è sorvolato sulle attività d'estrazione - ha detto un altro operaio - a causa del prezzo del petrolio sempre più basso. Non si è precisato il numero di cantieri da avviare né si è fatta chiarezza su cosa significhi attività di bonifica…”
Mentre l’Eni da parte sua parla di imminenti lavori per la riconversione della raffineria, la viceministro, con il solito cinismo, se ne è lavata le mani dicendo che agli ammortizzatori sociali ci deve pensare la Regione Sicilia.
Insomma la palla torna nel campo degli operai che devono mettere su altre iniziative di lotta…
Mise, Bellanova sul piano Gela: fatti significativi passi avanti
Mercoledì, 24 Febbraio 2016
“Possiamo ritenere di aver fatto passi avanti. Ci sono impegni assunti dalle varie amministrazioni, a
partire dal ministero dell’Ambiente. Venerdì prossimo dovrebbero essere risolti gli ultimi problemi con le ulteriori autorizzazioni che l’Ambiente si appresta a dare all’Eni. Andiamo sui tempi stabiliti ed entro due mesi faremo un nuovo punto”.
Lo ha detto la viceministro del Mise, Teresa Bellanova, chiudendo il tavolo di verifica sul Piano di riconversione e il rilancio dell’area di Gela, convocato oggi al Mise con i sindacati, l’Eni, le istituzioni regionali, comunali e i rappresentanti dei ministeri competenti. Rispondendo alle preoccupazioni dei sindacati sui livelli occupazionali e sugli ammortizzatori sociali, in attesa dell’apertura dei cantieri, la viceministro ha precisato che “per l’area industriale complessa non ci sono misure speciali sugli ammortizzatori sociali”, ribadendo che su questa materia “il governo non ha alcuna intenzione di innovare”.

“Ho detto al presidente Crocetta e agli altri livelli istituzionali di utilizzare le risorse della formazione per rendere le persone occupabili – ha aggiunto la viceministro Bellanova -. La regione Sicilia per il 2015 ha avuto un fondo di 75 milioni per la cassa in deroga. Il 5% può essere utilizzato per Gela dalla Regione anche superando il vincolo dei tre mesi, ampliando il periodo della cig e le tipologie dei lavoratori che ne potranno avere diritto”, ha detto Bellanova riferendosi ai molti senza lavoro dell’indotto. “Se tutto è priorità, nulla è priorità – ha concluso la viceministro Teresa Bellanova-. L’Eni però ci deve dire se sono stati fatti dei bandi di gara, se ci sono imprese che li hanno vinti e se sono stati avviati i cantieri. Non ci sono eccessive risorse, ma quelle che ci sono le dobbiamo destinare al lavoro nella massima efficienza e trasparenza”
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/per-i-media/comunicati-stampa/2034143-mise-bellanova-sul-piano-gela-fatti-significativi-passi-avanti

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