venerdì 26 febbraio 2016

pc 26 febbraio - “Aumenta l’aspettativa di vita, ma diminuisce la qualità della vita sana”...

GENOVA, GIOVEDI' 25 FEBRAIO: UN INTERESSANTE CONVEGNO SULLA SALUTE

Si tiene giovedì venticinque febbraio, a partire dalle ore 16:30 – presso l’Aula magna della facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università di Genova, sita al secondo piano di via Balbi 2 – un convegno dal titolo: “Aumenta l’aspettativa di vita, ma diminuisce la qualità della vita sana”.

Ad organizzare questo incontro è la sezione italiana dell’Associazione Internazionale Medici per l’Ambiente (Isde, in lingua inglese), ed a tenere le relazioni – con la moderazione di Sergio Contu, membro di Attac Genova – sono chiamati, nell’ordine: Valerio Gennaro, epidemiologo dell’Istituto Tumori presso l’ospedale San Martino di Genova; Lino Balza e Maurizio Marchi, delle sezioni di Alessandria e Livorno dell’associazione Medicina Democratica; Stefano Risso, di Attac Torino.
Dopo una breve introduzione la parola passa al Gennaro; questi, con l’aiuto di alcune diapositive, dimostra senza ombra di dubbio come, dai tempi del G8 del 2001 ad ora, la qualità della vita sia decisamente peggiorata: questo soprattutto con riguardo alle fasce sociali più deboli e a quelle che vivono in zone colpite da pesante inquinamento.

In riferimento all’Italia, in particolare, i dati ufficiali dell’Istat rivelano un brusco peggioramento della salute pubblica tra il 2006 ed il 2007: in quel periodo, infatti, la popolazione – che sino a quel
momento aveva una aspettativa di vita allineata agli standard migliori in Europa – ha subito un drastico peggioramento fino a scendere nella media, perdendo così nove anni di vita sana.
A seguire tocca al Balza; egli sottolinea come prossimamente, quando sarà definitivamente ratificato il Trattato Transatlantico di Investimenti e Partenariato (Ttip), la salute delle persone peggiorerà in modo drammatico: questo a causa dell’imposizione, negli scambi commerciali, di regole uguali per tutti i Paesi aderenti.

Le legislazioni sul tema verranno “armonizzate” a quelle yanqui; queste sono di qualità enormemente inferiore a quelle in vigore nelle nazioni europee, ed inoltre sono scandalosamente favorevoli alle multinazionali: a quelle aziende, cioé, che al primo posto non mettono certo la qualità della vita dei consumatori, ma piuttosto i profitti.
Conclude poi, facendo ricorso alla citazione del suo libro “Ambiente delitto perfetto”, dimostrando chi siano i responsabili princiali della diffusione dell’inquinamento che causa il crollo  dell’aspettativa di vita sana: il tutto ovviamente con un “occhio di riguardo” per le aziende che nel tempo si sono succedute nella gestione del polo chimico di Spinetta Marengo, alla periferia di Alessandria.

L’intervento successivo e quello del Marchi; costui continua il discorso sulle multinazionali citate da chi lo ha immediatamente preceduto: d’altronde nella sua zona esiste un Comune, Rosignano Marittimo, che ha una sua frazione denominata proprio Solvay, dal nome della multinazionale belga.
L’importanza del suo discorso si può ridurre ad una professione di speranza: a marzo, Telepace – la televisione della Città del Vaticano – si recherà in città per fare un’inchiesta sui guasti provocati dagli inquinatori su detti; ciò permetterà di riportare all’attenzione della gente il problema dell’inquinamento, che con la scomparsa della sinistra, ha abbandonato – nonostante la strenua resistenza di alcuni gruppi ambientalisti – la scena politica.
L’ultima relazione è affidata a Stefano Risso, membro del Consiglio nazionale di Attac; questi torna sulle questioni prettamente economiche per specificare alla platea presente – valutabile in un centinaio di convenuti – quali saranno i danni che il Ttip farà alle popolazioni, con particolare riguardo ad un tragico incremento della disoccupazione.
Questo comporterà un aumento esponenziale di coloro che non avranno reddito sufficiente  ad accedere alle cure necessarie, e contemporaneamente si assisterà ad una ulteriore concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi oligarchi; per questi motivi occorre continuare la battaglia: anche perché alcune delle cause intentate per fermare questa mostruosità sono andate a buon fine, dimostrando quindi che si può vincere.
Genova, 26 febbraio 2016

Stefano Ghio - Rete sicurezza Alessandria/Genova

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