venerdì 29 gennaio 2016

pc 29 gennaio - LAVORO/SANITA': Conferenza stampa e percorso di lotta del Cobas Policlinico di Palermo


Ieri pomeriggio - 28 gennaio - presso la sede dello Slai cobas per il sindacato di classe di Palermo si è tenuta la prevista conferenza stampa sulla lunga vertenza che riguarda il lavoro e le condizioni igienico-sanitarie in particolare del Policlinico di Palermo.

Una breve introduzione si è soffermata sulla coerenza e continuità di una lotta che dura ormai da diversi anni e che ha tenuto in vita pur come piccolo gruppo di ex lavoratrici e lavoratori una vertenza importante che riguarda tutti dato che si parla di sanità e di tagli del governo, e in questo senso, per far capire a che punto siamo, è stata riportata la notizia che in alcuni ospedali i medici denunciano tra l’altro perfino la mancanza di bisturi in grado di tagliare! E per dire quanto il governo sia colpevole in questo è stato anche letto l’articolo 32 della Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”...

Con la lotta, è stato detto, la denuncia di tutto questo è stata quasi quotidiana ed è stato messo a nudo come le istituzioni, tutte, sono ogni giorno più delegittimate, a cascata da quelle nazionali a quelle locali, e hanno portano ad un degrado continuo tutto il delicatissimo settore della sanità dal quale spesso dipende non solo la qualità dell’assistenza sanitaria ma la stessa vita di chi ha bisogno di cure. Di ciò si “accorgono” periodicamente i quotidiani e perfino gli enti che fanno statistica, in ultimo il Censis, che scrivono dossier con i quali si dimostra che “un italiano su cinque rinuncia oramai alle cure mediche” sia per i livelli di abbassamento degli stipendi e dei salari che per gli aumenti esponenziali dei costi di farmaci, ticket e cure ospedaliere in generale.


Le istituzioni, si è detto, sono delegittimate ma anche deboli; dicono sempre che non ci sono soldi ma quando noi diciamo che la lotta paga ci riferiamo agli esempi dei lavoratori in piazza in questi giorni, da Gela a Genova, dove non solo si riesce a coinvolgere altri settori di masse ma si costringe la
controparte a “trovare” immediate soluzioni, e i soldi! anche se a questo livello si tratta ancora di soluzioni per tamponare la situazione e da parte loro prendere tempo.

La relazione della delegata del Policlinico, che è anche RSU, è partita da questo stato delle cose dicendo che certo si tratta di una questione nazionale, che l’Italia è il paese dove di fatto si spende meno per la sanità, facendo cenno agli enormi tagli che il governo ha fatto in questi anni e che si ripercuotono sulle Regioni, fatto che appunto ha portato all’assurdità di appalti, per esempio sulla pulizia e la sanificazione, al massimo ribasso, ma così al ribasso che le stesse ditte che li vincono non possono garantire il servizio, e a parte l’esempio del Policlinico di Palermo è stata riportata la notizia di un ospedale di Prato dove gli operatori hanno solo 4 minuti per pulire una stanza, cosa che vale molto più di ogni spiegazione!
E torniamo al Policlinico, appunto, dove la lotta del cobas oramai dura da anni, che è tragicamente illuminante. Il degrado da ogni punto di vista, ma in particolare per l’igiene, e la conseguente salute e sicurezza di operatori e malati, è tale che perfino il massimo dirigente ha definito l’ospedale “una fogna a cielo aperto”!


Le denunce del cobas sono diventate una spina nel fianco dei dirigenti del policlinico e in particolare di alcuni sindacalisti particolarmente conniventi, tanto da portarli a denunciare a loro volta la delegata dello slai e il coordinatore per “diffamazione”! (Un processo precedente è stato già vinto, un altro è in corso!) Ma nonostante il degrado igienico-sanitario sia sotto gli occhi di tutti e in tanti ci raccontano della loro “esperienza” diretta in questo campo: topi, scarafaggi e in ostetricia ultimamente vermi su un lettino da parto! perché la sanificazione di fatto non esiste! Nonostante tutto questo, dicevamo, molti di queste lavoratrici e lavoratori hanno difficoltà ad “esporsi” soprattutto per paura delle ritorsioni dell’azienda e non solo…
I servizi di pulizia e sanificazione al Policlinico sono stati da anni esternalizzati totalmente e di fatto il servizio è oggi inesistente: l’importo degli appalti si è di fatto dimezzato e si è passati da cooperative che impiegavano fino a circa 300 lavoratori all’ultima che ne impiega un centinaio – di cui quotidianamente presenti circa 80! per 3 ore al giorno per oltre 140 Unità Operative e centinaia di malati!!!
È stata presentata e illustrata una grandissima quantità di documenti ufficiali: dell’azienda Policlinico, dell’Assessorato alla Sanità, degli Enti che fanno le ispezioni ecc., nonché tutta quella prodotta dal cobas, comprese le denunce alla procura, che dimostrano, carte alla mano appunto, in maniera del tutto esauriente ciò che è stato detto.
Nonostante le dichiarazioni, anche ufficiali, di parti delle istituzioni, che danno ragione alla lotta del cobas, le diverse promesse, strappate di volta in volta con incontri imposti anche con le manifestazioni, di un serio tavolo tecnico tra tutti i responsabili e gli enti preposti per trovare una soluzione, fino ad ora sono rimaste lettera morta… ma la lotta portata avanti dagli ex pulizieri, pur tra mille difficoltà è riuscita a tenere e tiene aperta la vertenza e si prepara ad altre iniziative. Visto poi che la delicatissima questione della sanità riguarda tutti il cobas policlinico ha proposto la costituzione di un comitato cittadino nel quale impegnerà innanzi tutto le energie dei propri ex-pulizieri sia come mezzo di controinformazione per far conoscere meglio questa situazione, sia per coinvolgere molti altri nella lotta attiva contro il pericolosissimo degrado di questo settore.

Riportiamo parti dell’ultimo volantino che riguarda le iniziative di questo mese della lotta degli ex pulizieri:

Col nuovo anno è ripartita, senza tregua, la lotta dei lavoratori e degli ex pulizieri del policlinico di Palermo, contro l’annosa emergenza igienico-sanitaria e per l’assunzione dei pulizieri aventi diritto.
Dopo il sit-in del 7 gennaio scorso all’assessorato della salute, e quello dell’11 gennaio davanti i cancelli del policlinico, il 22 c.m. è toccato alla prefettura.
Durante quest’ultima iniziativa vi è stato un incontro con la delegata del prefetto – dott.ssa Baratta - alla quale è stata denunciata la persistenza di condizioni igienico-sanitarie pericolosissime e vergognose, all’interno del policlinico, malgrado l’intervento diretto dell’ex prefetto.
La dottoressa Baratta, visibilmente sconcertata per il peggioramento della situazione (dato che anche i topi oramai sono di casa nel predetto nosocomio, oltre i vermi nel lettino della sala parto, come raccontato da una ostetrica), si è impegnata a riportare al nuovo prefetto – Antonella De Miro - la questione.
Lo SLAI Cobas s.c., nel comunicare anche l’imminente costituzione di un comitato cittadino in difesa della salute/sicurezza negli ospedali, a partire proprio dal policlinico, ha sollecitato ulteriormente l’intervento del prefetto, al fine di risolvere definitivamente la vertenza…

Pa, 24.01.2016
Lavoratori ed ex pulizieri SLAI Cobas s.c. –Policlinico Palermo

Nessun commento:

Posta un commento