domenica 17 gennaio 2016

pc 17 gennaio - Il movimento comunista deve intraprendere la strada di Yu Kung - PCm Italia

Dichiarazione

L'imperialismo, mentre annunciava al mondo che era ormai uscito dalla crisi e che si assisteva alla ripresa, precipita nuovamente nel buco nero con l'eplosione della bolla cinese. La Cina, la grande riserva della nuova fase dello sviluppo del sistema imperialista mondiale, ne diviene la mina potenzialmente devastante. Come un masso che rotola, come un incendio che si propaga.

La crisi imperialista aveva acceso diversi focolai nel mondo, nella contesa per il petrolio e le materie prime e ora questi focolai si estendono e si accentuano in tutto il mondo. 
La guerra, come una nuova guerra mondiale di ripartizione, appare all'orizzonte, o, come dicono alcuni, è già in corso. 
Crisi e guerra tornano a casa e portano con sé l'esigenza della dittatura reazionaria nelle forme che ciascun paese imperialista ha nel suo Dna.
Assumendo l'immigrazione, il terrorismo come bandiera per unire la borghesia, gli alleati e settori del popolo e dividere il popolo. 

Dittatura, crisi, guerra attraversano una nuova fase, che non è la vecchia, non è come prima.
Le fasi crisi/ripresa non sono come prima, le crisi sono sempre piu' grandi, lunghe e incisive (della serie: la prima crisi ti immiserisce, la seconda ti spegne la luce a casa... In Italia non è ancora stato attuato il jobs act che ora il governo deve fare una nuova legge).

Ma crisi, guerra e reazione alimentano resistenza e ribellione dei popoli oppressi dall'imperialismo e dei proletari all'interno dei paesi imperialisti.
In nessun luogo al mondo c'è miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, c'è pace e democrazia e quindi in nessun luogo al mondo le masse accettano di vivere nella miseria, sotto le bombe e sotto il tallone di ferro di eserciti e dittature.
Dalla crisi si esce o con la guerra imperialista o con le rivoluzioni proletarie, popolari, socialiste.
"La guerra imperialista si può fermare solo se avanza la guerra popolare!"

La collina del proletariato e dei popoli oppressi attraversata dalle lotte, da ribellioni e tormente, il cui punto di riferimento strategico sono le guerre popolari, anima la rivoluzione come tendenza principale. Ma questo non vuol dire assolutamente che le cose vanno bene e che il trionfo della rivoluzione sia dietro l'angolo. Nella maggiorparte dei paesi manca la direzione di partiti comunisti autentici e, di conseguenza, manca un fronte unito e un esercito popolare.

Le masse oppresse, ribelli e disperate, senza questa direzione, cadono nelle mani e nell'orizzonte di forze reazionarie e feudali che criticano l'imperialismo dal punto di vista del passato, dando alla lotta delle masse la prospettiva non di una luce ma di una ancora peggiore oscurità.
Questo è l'Isis, questa è la reazione fascista vecchia e nuova dei paesi imperialisti.
Tornano quindi davanti alla coscienza delle masse due montagne: l'imperialismo e le sue illusioni riformiste, il fascismo, il feudalesimo e le sue tenebrose catene.
La direzione sbagliata delle masse chiama a riformulare l'azione dei comunisti.
 
Il movimento comunista deve e può intraprendere la strada di Yu Kung per abbattere queste due montagne. 

L'esempio di Yu Kung respinge ogni valutazione trionfalistica, ottimistica. Le masse ora si trovano davanti a due montagne.
Yu Kung sono i tempi della rivoluzione, sono la scalata delle due montagne; scalare significa batterle sul campo. Questo deve ispirare l'azione dei comunisti mlm. 

Proletari comunisti-PCm sta dicendo cose nuove sia sul piano interno sia sul piano internazionale: la teoria del gruppo compatto; la teoria delle due lotte: battere il nemico interno per battere il nemico esterno, e viceversa... 
Non dobbiamo considerare le masse "buone" che aspettano sola la direzione; prima aspettavano, ora la direzione è arrivata. Non si può far finta che non è così.
Dietro la visione della "rivoluzione dietro l'angolo" ci sono visioni non mlm.
 
Il sentiero luminoso della rivoluzione e della liberazione da ogni oppressione domanda ai comunisti e all'avanguardia proletaria di unirsi come gruppo compatto in ogni paese e su scala mondiale; unirsi come un esercito rivoluzionario, guidato dall'ideologia poderosa del proletariato, il marxismo-leninismo-maoismo applicato alla realtà concreta dei singoli paesi, ma applicato anche magistralmente a livello internazionale per costruire l'organizzazione internazionale dei comunisti. 

Proletari comunisti - PCm-Italy
gennaio 2016

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