sabato 12 dicembre 2015

pc 12 dicembre - Salvini e i genitori protorazzisti - la civiltà degli idioti reazionari genera mostri

Il Natale 2015 è destinato ad essere ricordato per le polemiche tra le aule scolastiche. Questa volta tocca a una canzone cantata nel 2004 allo “Zecchino d’oro” da un bambino palestinese. Quel “Salam”, nella strofa del ritornello di “Una Stella a Betlemme” sta dividendo i genitori della scuola primaria “Collodi” dell’undicesimo circolo di Modena.
La scelta degli insegnanti di far imparare ai bambini questa melodia in occasione della fiaccolata organizzata per il 18 dicembre al parco XXII Aprile, non è piaciuta a qualche papà che ha sollevato il caso: “Avrei preferito che mia figlia intonasse ‘Tu scendi dalle stelle’. Ho letto – spiega un genitore che preferisce restare nell’anonimato – il testo della canzone, credo non sia pertinente al Natale. E’ orecchiabile, è carina. So che “Salam” significa “Pace” ma dobbiamo difendere la nostra cultura. Non sono razzista,  anche se penso che per il 25 dicembre sia scontato che si intonino “Bianco Natale” o “Adeste Fideles” e non “Una stella a Betlemme”. A non piacere è il ritornello: “Salam o mia città, Salam la mia realtà, Salam io ti amerò, Salam ritornerò

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