sabato 12 dicembre 2015

pc 12 dicembre - La Lega nord di Maroni e Salvini razzisti corrotti e parassiti che usano i soldi pubblici per fini privati


La collaboratrice di Maroni con lui
a Tokyo «solo per piacere personale»

L’ex dg di Expo, braccio destro di Sala, condannato in primo grado a quattro mesi. L’ad a verbale: «Dai soci continue richieste, io medio tra quelle accettabili o da rispedire al mittente»

di Luigi Ferrarella





Quando nel maggio 2014 il leghista Roberto Maroni ha premuto sul braccio destro di Giuseppe Sala e direttore generale di «Expo 2015 spa», Christian Malangone, affinché la società pagasse aereo e hotel accanto a Maroni per la collaboratrice Maria Grazia Paturzo nella poi annullata trasferta a Tokyo, l’ha fatto «strumentalizzando la sua qualità di presidente della Regione Lombardia per ottenere uno scopo del tutto personale» quale «la compagnia della Paturzo nel viaggio all’estero a spese del privato»: una «partecipazione legata esclusivamente al piacere personale del presidente», con «ingerenza del tutto arbitraria ed esorbitante rispetto al potere conferitogli». In 60 pagine la giudice Chiara Valori motiva i quattro mesi inflitti in primo grado il 20 novembre a Malangone per «induzione indebita a promettere utilità»: pressione che non denunciò, anzi «accettando il ruolo di intermediario e “facilitatore” delle richieste di Maroni in un momento di particolare difficoltà per Expo, a seguito degli arresti e dei ritardi nel cronoprogramma dei lavori». 

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