domenica 15 novembre 2015

pc 15 novembre - PRESIDENTE MATTARELLA: LICENZA D'UCCIDERE!

Quanto avvenuto nei giorno scorsi, la grazia concessa dal Presidente della Repubblica all'imprenditore edile di Arzago d'Adda (Bergamo), Monella, è un atto gravissimo, che non bisogna archiviare. 
Esso segna un passaggio di stravolgimento della stessa giustizia borghese e della stessi valori costituzionali sul diritto di libertà e sulla difesa della vita umana.

Non siamo davanti ad una "uccisione per legittima difesa", neanche per "eccesso di legittima difesa": l'assassino Monella ha sparato perchè il ragazzo albanese stava rubandogli il suo Suv; quindi ciò che era in "pericolo" non era affatto la sua vita, ma la sua "proprietà" di una macchina!
Quindi, la grazia di Mattarella dice che è non è grave sparare, uccidere un ragazzo, per difendere la proprietà privata! Una macchina!
Quindi questa grazia conferisce valore costituzionale al pari della vita delle persone ai beni di proprietà. Quindi la proprietà privata è sacra! E la "libertà" si identifica solo e soltanto con la "libertà"
di chi ha proprietà private da difendere.
In questo modo la grazia di Mattarella dà un segnale e costituisce un precedente pericoloso; chi tocca la proprietà privata, perfino una macchina, può essere ucciso!

Finora questa "licenza d'uccidere" era stata affermata e richiesta da Salvini e dagli altri sub umani esponenti o iscritti alla Lega, più recentemente era stata fatta una proposta legislativa dal viceministro della giustizia - vedi sotto l'articolo tratto dall'ultimo numero del giornale Proletari comunisti; ma ora vi è un salto istituzionale: è il presidente della Repubblica in prima persona a dichiarare nei fatti "licenzia d'uccidere"; non siamo più di fronte ad esternazioni o a proposte, ma a fatti da parte della massima autorità dello Stato. 
E, poi, se le precedenti esternazioni erano comunque coperte dalla possibilità del timore per la propria vita, ora con la grazia di Mattarella si va oltre, si dice, appunto, che la tua vita può non essere per nulla in pericolo, ma basta che siano potenzialmente in pericolo le tue proprietà. 

Infine, questa grazia del pres. Mattarella ha inevitabilmente un forte fetore di razzismo: si può sparare, non è grave se il ladro è per giunta un ragazzo albanese, un immigrato... 
Questa grazia costituisce di fatto un regalo, un improprio riconoscimento alle pressioni razziste, anti immigrati, una oggettiva subordinazione dello Stato alla Lega, arrivata, tra l'altro, proprio nel momento in cui la Lega di Salvini si "gonfia il petto", e si prepara a un successo elettorale proprio sulla canea razzista e fascista anti immigrati. 
Gli stessi giornali non possono nascondere che "...della vicenda di Monella la Lega aveva fatto una sorta di totem in nome del diritto all'autodifesa dei cittadini. Il senatore Calderoli aveva persino proposto lo scambio: il ritiro dei suoi emendamenti alla riforma costituzionale per la grazia all'imprenditore. Per questo, la notizia della grazia parziale è annunciata con toni trionfalistici da Matteo Salvini... lo stesso Calderoli esprime la sua soddisfazione e ringrazia Mattarella "per la rapidità con cui ha espletato gli atti formali per la concessione della grazia". (La Repubblica)

UN PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RICATTATO? O PERFETTAMENTE IN SINTONIA CON LE ISTANZE FASCISTE E RAZZISTE DELLA LEGA?

Entrambe le cose sono gravissime, ricordano il vecchio fascismo ma esprimono bene l'attuale marcia verso un moderno fascismo.


L'articolo di Proletari comunisti


UN GOVERNO CHE INCITA AL DIRITTO DI UCCIDERE!

Dopo l’uccisione del giovane albanese a Vaprio D’Adda da parte del pensionato Ignazio Sicignano, non vi sono state solo le farneticazioni e l’incitamento a passare dall’odio razziale agli assassinii razziali da parte di Salvini, di altri sub umani esponenti della Lega, di sindaci leghisti, di Maroni che vuole usare soldi pubblici a fini di propaganda di parte e razzisti - esponenti istituzionali tutti assolutamente non denunciati dallo Stato “democratico” e rimasti ai loro posti - MA E’ ENTRATO DIRETTAMENTE IN SCENA IL GOVERNO E IL MINISTERO DI “GIUSTIZIA”.
Il Viceministro della Giustizia, Enrico Costa, ha approntato una proposta legislativa che “legittima l’uso delle armi per chi si trova costretto a difendere il proprio domicilio”.
Già aver detto questo, in violazioni di leggi, di norme costituzionali, doveva avere come effetto le immediate dimissioni di un viceministro che si comporta come l’ultimo sceriffo che incita alla difesa individuale, annullando di fatto l’esistenza dello Stato.
Ma il Costa aggiunge: “... difendere il proprio domicilio contro un’intromissione ingiusta, violenta, clandestina tale da destare un ragionevole timore per la libertà e incolumità delle persone presenti”.
Quindi ben oltre la “legittima difesa”! Basta che vi sia una entrata “ingiusta” o “clandestina” (vale a dire senza preavviso) perchè si possa tranquillamente uccidere. Non solo, si parla di una difesa non certo basata su fatti di effettivo pericolo ma sulla percezione, sul “ragionevole timore” del proprietario, Quindi la vita di una persona è legata alla condizione psicologica del proprietario!

COSA E’ QUESTO SE NON FASCISMO/RAZZISMO DI STATO?  
Come abbiamo detto in passato: “Mai più Salvini”, o è anche “Mai più Renzi” o si vede l’albero e non la foresta che lo partorisce ogni giorno.

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