mercoledì 11 novembre 2015

pc 11 novembre - Usa: “più navi da guerra nel Mediterraneo, più militari in Europa” e in ogni scenario aumentano i fattori di guerra


Usa: “più navi da guerra nel Mediterraneo, più militari in Europa”
Notizia di queste ore è che le massime autorità militari statunitensi hanno proposto al proprio governo di aumentare significativamente il numero di soldati presenti in Europa e di perfezionare l'addestramento delle truppe in modo che siano pronte “ad affrontare le potenziali minacce provenienti dalla Russia”. È quanto sarebbe emerso, almeno stando alle indiscrezioni pubblicate dal Wall Street Journal, durante un forum che si è tenuto nel fine settimana (in concomitanza con il 26° anniversario della caduta del Muro di Berlino) a Simi Valley, in California, tra diversi leader dell’Esercito e della Difesa, che
“condannando le aggressioni militari della Russia” hanno avvertito che gli Stati Uniti non devono lasciare che la cooperazione di Mosca con l'Occidente sulla Siria faccia dimenticare il conflitto in Ucraina....
Il generale Philip Breedlove, comandante in capo delle forze della Nato in Europa, ha detto che vorrebbe vedere più brigate, in rotazione, impegnate in Europa e che una decisione sulla proposta, che sarà presentata dal Pentagono, sarà presa "nei prossimi due mesi". ...
Durante la conferenza di Simi Valley il comandante del quartier generale dell'esercito statunitense Mark Milley avrebbe sostenuto la necessità di inviare truppe aggiuntive in Europa. Attualmente, l'esercito statunitense ha schierate in Europa due brigate composte da 3.500 soldati ciascuna (fuori dall’organico targato Nato).
Secondo Milley, l'esercito statunitense sta perfezionando l'addestramento in modo da potersi opporre a diverse minacce da parte della Russia, tra cui la guerra ibrida, che include strategie non convenzionali. Queste misure, secondo Milley, sono necessarie "per prevenire nuovi conflitti in Europa". Secondo Milley, nel regime di rotazione si propone di aggiungere altre unità, tra cui "unità di elicotteri da combattimento, task force di tecnici e brigate di artiglieria".

.. Qualche giorno fa il Pentagono ha fatto sapere che manderà presto più navi da guerra e sottomarini da combattimento nelle acque del Mediterraneo per “contrastare il rafforzamento della flotta russa nell'area, il più intenso dalla fine della Guerra fredda”. Lo ha dichiarato al Financial Times l'ammiraglio statunitense John Richardson, secondo cui l'obiettivo è quello «di mantenere un equilibrio di forze»....
 dall'altra il confronto con la marina di Pechino: pochi giorni fa il cacciatorpediniere Usa “Uss Lassen” ha violato le acque rivendicate dalla Cina vicino ad un'isola artificiale creata nell’arcipelago conteso delle Spratly. 

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