martedì 6 ottobre 2015

pc 6 ottobre - Migranti e informazione di regime... a Ventimiglia la battaglia non è finita

Mentre a Ventimiglia dopo le violenze poliziesche anche commerciati e Comune preparano iniziative di stampo razzista contro i migranti e i loro sostenitori, la stampa borghese fa la propria parte...

ANCORA DIS-INFORMAZIONE DI REGIME
Domenica quattro ottobre, a Ventimiglia, a partire dalle ore 14:00, si è svolto – sulla piazza della stazione ferroviaria, dove è allestito il centro di prima accoglienza per i richiedenti asilo – un presidio in solidarietà con i No Borders allontanati con la forza qualche giorno prima dalla zona dei Balzi Rossi, dove erano accampati da circa tre mesi in appoggio alla lotta dei migranti, ai quali è tutt’ora impedito di attraversare il confine francese.

Della giornata – a cui non ho potuto partecipare personalmente – voglio pubblicare il comunicato in tempo reale, apparso su una nota rete sociale, diramato dagli attivisti sopra citati; costoro, in serata, scrivono: “Piazzale della stazione a Ventimiglia sotto attacco. La polizia ci carica insieme ai manifestanti e migranti a termine del presidio della manifestazione di questo pomeriggio. Vari feriti e alti livelli di repressione. Le cariche sono state seguite da inseguimenti a piedi per le vie della città”.


Il giorno successivo ci si aspetterebbe che la stampa borghese regionale desse ampio risalto alla vicenda: invece ancora una volta i fogliacci (almeno quelli telematici, che sono gli unici che riesco a leggere in tutte le loro edizioni locali) si dimostrano organi di dis-informazione; l’unica testata a dare uno spazio decente alla manifestazione – con un pezzo dal titolo “Ventimiglia, ‘No borders’ sgomberati davanti alla stazione” – è il quotidiano estremista renziano La Repubblica.

Per parte sua, Il Secolo XIX qualcosa fa trapelare; peccato che ne accenni soltanto all’interno di un pezzo, apparso sull’edizione genovese, dal titolo “Migranti: fumogeni e scritte no borders contro la polizia in piazza Matteotti”, il cui contenuto si limita a sei righe: di queste solo qualche parola – “Ieri, al termine di un corteo ‘no borders’ alcuni manifestanti sono stati caricati dalle forze dell’ordine” – si riferisce ai fatti accaduti nella cittadina di confine.
Dal canto proprio, La Stampa decide di ignorare completamente la vicenda; informazione zero, ma del resto si sa: alla Busjarda fare ‘servizio pubblico’ è l’ultimo dei pensieri.
Genova, 06 ottobre 2015

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
http://pennatagliente.wordpress.com

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