sabato 17 ottobre 2015

pc 17 ottobre - Università di Roma: alla "Fiera" dei padroni la polizia al loro servizio carica gli studenti - 5 arresti - LIBERTA' PER TUTTI!

comunicato della campagna Maker Faire per chi? sulla giornata di mobilitazione

Oggi, come annunciato, dopo settimane di preparazione, incontri pubblici con i docenti, dibattiti e assemblee nelle facoltà e negli spazi dell'università, come studenti e studentesse de La Sapienza ci siamo presentati a piazzale Aldo Moro per entrare liberamente nella nostra Università e per denunciarne la svendita ai privati.
Rivendicando il libero accesso e comunicando con i visitatori ci siamo messi in fila, davanti alla biglietterie di una Sapienza affittata come se fosse la fiera di Roma, recintata e circondata da un forte dispiegamento delle forze dell'ordine.
A questo punto abbiamo ottenuto un'interlocuzione con gli organizzatori della Maker Faire, che ci hanno negato l'ingresso libero, abbiamo dunque preteso un incontro con la governance universitaria, fino a questo momento rivelatasi sorda e incapace di dare risposte concrete alle nostre rivendicazioni. Anche oggi abbiamo trovato un muro.


La Sapienza invece di presentarsi e confrontarsi con gli studenti e le studentesse ha delegato la gestione della situazione alle forze dell'ordine: una carica scomposta su tre fronti, accompagnata da getti di idranti ha tentato di disperdere il nostro presidio, provocando il violento fermo di cinque ragazzi.
Questa è l'ennesima prova che, nella città di Roma, ogni voce critica e di dissenso viene concepita solo come se fosse un problema di ordine pubblico, gestito pertanto da attori come la questura e la prefettura.
Tuttavia il presidio è stato mantenuto: abbiamo convocato una conferenza stampa, ribadendo i contenuti della campagna, denunciando i gravissimi fatti avvenuti.
La campagna non si ferma qui. Nei prossimi giorni della fiera saremo all'università per continuare a comunicare i contenuti della campagna e i fatti di oggi. Nonostante i tentativi di repressione e il silenzio ostentato e vergognoso della Sapienza, torneremo a esporre le nostre rivendicazioni: rilanciamo un appuntamento pubblico lunedì 19 ottobre alle ore 12 al pratone.
Riappropriamoci dell'università. L'università è di chi la vive, non di chi ci specula su.
Gaudio vattene!

Maker faire...mai più!

Da Repubblica online
Disordini, tensioni e cariche davanti alla Sapienza. Un gruppo di circa 70 studenti dei collettivi universitari si era dato appuntamento per contestare la scelta di chiudere l'università sospendendo la didattica e le attività amministrative e imponendo un biglietto (seppur a costo ridotto) anche per gli iscritti durante la fiera dell'innovazione Maker Faire Rome. Gli studenti hanno manifestato e presidiato l'ingresso di piazzale Aldo Moro, chiuso da una rete, tra slogan, striscioni, cartelli, cori e fumogeni. Poi, dopo una lunga trattativa con gli organizzatori che avevano dato la disponibilità a farli entrare a gruppi, hanno tentato di avvicinarsi all'ingresso, dopo alcuni momenti di tensione e di pressione con gli agenti in borghese che provavano a contenerli, è intervenuta la polizia in assetto antisommossa che ha caricato i ragazzi. Utilizzato anche un idrante dal centro del piazzale per respingere gli studenti che sono poi indietreggiati. Cinque ragazzi sono stati fermati e un altro è rimasto ferito alla testa da una manganellata: alla fine si conteranno quattro arresti e un denunciato, oltre a due feriti tra gli agenti. In un comunicato la Questura dichiara: "Tenuti sotto controllo dalle forze dell’ordine, un gruppo di facinorosi, nonostante i ripetuti bonari tentativi di dissuasione da parte dei funzionari di Pubblica sicurezza presenti sul luogo, ha tentato di forzare il cordone di agenti che ha respinto il tentativo. Tutto è stato ripreso dalla videocamere della polizia scientifica". I collettivi hanno deciso di restare davanti all'ateneo per una conferenza stampa 
(di Viola Giannoli)

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