mercoledì 16 settembre 2015

pc 16 settembre - Manifestazione in solidarietà con i migranti e contro l'imperialismo davanti al Porto di Palermo

Ieri manifestazione in solidarietà con i migranti davanti al Porto di Palermo
Luogo molto concreto e anche simbolico perché è qui che sbarcano migliaia di migranti (quelli che sono rimasti vivi dopo le traversate ma purtroppo anche i morti) che poi vengono portati nei vari centri della Provincia in attesa dei permessi.

Ai passanti e alle auto ai semafori sono stati distribuiti centinaia di volantini con una forte denuncia, gridata per tutto il tempo anche al megafono, che non si ferma alla solidarietà dovuta alla tragedia “umanitaria”, ma che va alle cause di fondo che producono la fuga senza fine di interi popoli da terre in guerra e saccheggiate dai paesi imperialisti.

Solidarietà spontanea e a volte “ragionata” è arrivata dai tanti passanti ma tra coloro che hanno interloquito abbiamo ascoltato anche qualche luogo comune sui migranti che “ci tolgono il lavoro”…
Una iniziativa nel complesso diversa rispetto alle marce, come quella che c’è stata a Palermo qualche giorno fa, con in prima fila anche il sindaco, e sulla quale abbiamo già detto: “Certamente ogni azione di sostegno ai migranti, che rivendichi "corridoi umanitari, diritto di accoglienza dignitosa per tutti, chiusura dei luoghi di detenzione dei migranti, sistema unico di asilo in Europa", è utile come parte della battaglia secondo noi più generale per la libera circolazione di tutti i migranti, senza differenze tra chi viene scappando dalla guerra e violenze e chi dalla miseria, per il diritto di cittadinanza. Come è utile per alimentare il clima di solidarietà e contrastare le forze razziste e fasciste.
“Ma una cosa è l'attivismo, il "metterci la faccia" collettivamente di democratici, solidali, intellettuali, esponenti del mondo della cultura, singoli antirazzisti, antimperialisti; altra cosa è la "faccia ipocrita" e di "coscienza lavata" di associazioni, partiti, giornalisti conosciuti, sindaci, esponenti istituzionali, ecc. e soprattutto dei sindacati confederali…”
(http://proletaricomunisti.blogspot.it/2015/09/pc-11-settembre-marcia-dai-piedi-scalzi.html)

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