sabato 15 agosto 2015

pc 15 agosto - Unione europea: usare l'esercito contro chi sciopera….

Tutto questo conferma la necessità di lottare contro la borghesia imperialista del proprio paese (nella caserma Chinotto di Vicenza, Quartier Generale di Eurogendfor (Egf), si è svolta la cerimonia durante la quale il Colonnello della Guardia Civil spagnola Francisco Esteban PEREZ ha ceduto il comando al Colonnello della Gendarmeria Nazionale francese Philippe RIO), è la necessità di chiarire le differenze sostanziali di analisi con le cosiddette posizioni "Euroscettiche" fonte da cui è presa questa notizia:

Non è “l'euro” che riduce in miseria le masse proletarie europee ma il capitalismo che utilizza gli strumenti monetari necessari ai suoi profitti; non è un supergoverno chiamato Troika il nemico principale ma la borghesia imperialista del proprio paese che è parte integrante dell'unità e della contesa dell'Europa imperialista.

dal comunicato di pc 7 maggio - ELEZIONI EUROPEE boicottaggio attivo unità proletaria e antimperialista



segue la notizia:

Pochi lo sanno, ma esiste già un trattato firmato il 17 nov. 2004 a Noordwijk da Spagna, Francia, Italia, Paesi Bassi e Portogallo dal nome EUROGENFOR che è un forza di gendarmeria Europea pronta a intervenire qualora fosse necessario.
Quello che nessuno ti dice sull'Europa e sull'Euro
Follia Ue: usare l’esercito contro chi sciopera. 
“I ricchi devono essere protetti dai poveri”


L’ultima mostruosità partorita dall’Unione Europea ha dell’ incredibile. Si tenta infatti di unire le responsabilità delle forze di polizie a quelle dell’esercito, per sedare il malessere e possibili proteste di piazza.
Rimbalza da più parti l’indiscrezione secondo cui si sta tentando di chiedere all’Unione Europea di utilizzare l’esercito contro chi sciopera. L’Ue si sta preparando all’ondata di scioperi causati dall’aggravarsi delle crisi e da un malessere sempre maggiore derivanti da tutti i problemi che le politiche errate dell’Ue stanno portando ai cittadini. Uno studio della sicurezza dell’Unione Europea conferma questa intenzione. Secondo gli esperti dell’Ue si sta tentando di utilizzare l’esercito sempre più per compiti della Polizia ed avranno il compito di proteggere i ricchi dalla collera del popolo. Una ricerca denominata “ Prospettive per la difesa europea 2020”,
rende evidente come i politici sappiano perfettamente delle complicazioni “rivoluzionarie” della crisi ed è proprio per questo che “stanno lavorando sui diversi scenari sociali che potranno essere utilizzati per opporsi alle prossime prevedibili reazioni della vasta maggioranza della popolazione. “Nel quadro coordinato delle politiche di sicurezza si stanno fondendo le responsabilità delle forze di polizia con quelle delle forze armate, e si stanno creando delle capacità comuni per affrontare le proteste sociali”.Al momento pare che il progetto riguardi solo paesi fuori dall’Ue, ma secondo l’articolo 222 del trattato di Lisbona esiste una base giuridica, creata appositamente per il dispiegamento di unità militari e paramilitari all’interno di Stati membri della Ue, in crisi”. La cosa che fa più riflettere è che una “genialata” del genere è stata concepita da un team di docenti universitari ed esperti del settore. Nel paragrafo dal titolo “L’Unione Europea e l’ambiente di sicurezza globalizzato” troviamo le linee guida alla base di questa idea: l’Ue dovrebbe sempre risolvere i conflitti sociali con mezzimilitari.Con la crisi finanziaria sempre più grave, gli Stati sono entrati già ampiamente in simbiosi con i poteri forti facendo “pagare alla popolazione i debiti delle banche” e dunque aggravando ulteriormente le condizioni sociali della “classe operaia”. In questo modo, secondo l’esperto Ue Krassnin nasceranno inevitabilmente enormi conflitti sociali e dunque il “lavoro di Polizia” che dovrà svolgere l’esercito sarà sempre maggiore. Secondo il professore Ries “i ricchi devono essere protetti dai poveri. Dato che “la percentuale della popolazione povera e frustrata dovrà continuare ad essere molto elevata, le tensioni tra questo mondo e il mondo dei ricchi è destinata ad aumentare, con tutte le prevedibili relative conseguenze”. E considerando che “difficilmente entro il 2020 saremo in grado di superare il gap che causa questo problema”, quindi i “difetti funzionali della società”, ecco che “dovremo proteggere maggiormente la nostra incolumità”.La visione del Professore Ries ricalca quella dell’elite politica: “Disposta a tutto pur di difendere i propri privilegi e le ricchezze contro l’opposizione del resto della popolazione. Ries non propone solo un regime militare europeo per reprimere gli scioperi, ma anche un rafforzamento massiccio dei singoli Stati membri dell’Ue”, in modo tale che siano pronti a combattere la nuova guerra dei ricchi contro i poveri. Perché la pace tra le grandi potenze mondiali “dipende interamente dal funzionamento dell’economia mondiale: se il sistema dovesse rompersi, anche il tranquillo ordine politico andrebbe distrutto.

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