martedì 7 luglio 2015

pc 7 luglio - CONTRO LA "BUONA SCUOLA": anche a Cagliari gli studenti hanno assediato le sedi del PD


Cagliari. Contro la Buona Scuola assedio alle sedi del PD


Stamani, in vista del passaggio alla camera del DDL di Renzi sulla scuola, un gruppo di studenti delle superiori, universitari ed insegnanti autorganizzati si sono mobilitati a Cagliari assaltando varie sedi del Partito Democratico in tutta la città. Un presidio iniziale si è incontrato sotto la sede principale di Viale Regina Margherita. Gli insegnanti hanno appeso degli striscioni di protesta che diffondevano chiaro il rifiuto verso l'approvazione della '' Buona Scuola'' e inizialmente l'intenzione era quella di occupare la sede. Vista la disposizione delle forze di polizia che avrebbero impedito l'azione, un gruppo di studenti si è spostato sanzionando con degli attacchinaggi numerose altre sedi. Intanto continuava il presidio di insegnanti e studenti in Viale regina Margherita. L'ingresso nella sede principale è avvenuto successivamente, quando si è ricongiunta tutta la composizione nel presidio sottostante: uno striscione che recitava la frase ''Contro la scuola dei padroni'' è stato calato dal palazzo che si affaccia sulla strada principale di Cagliari. Fra i partecipanti erano presenti il Coordinamento Insegnanti di Cagliari, il Collettivo Autonomo Studenti Cateddu e il Collettivo Universitario Autonomo. Le azioni di stamani sono un chiaro messaggio di protesta e attacco verso quel partito che ha fatto sì che l'approvazione di questa riforma procedesse. Partito che ha inoltre aspettato il momento più difficile per le mobilitazioni studentesca e dei lavoratori della scuola: un momento in cui le scuole sono chiuse ed è più difficile organizzare il dissenso. Una mossa che esprime quindi la volontà di mettere a tacere quello che si agita contro un processo di privatizzazione della scuola, ma una mossa che non ci ferma. L'importanza della giornata è grande, non solo per il fatto che oggi fosse un momento significativo in quanto data di passaggio alla Camera della riforma, ma perchè ha visto una organizzazione di soggetti al di fuori delle logiche sindacali e partitiche, cosa che, a prescindere dalla possibile scelta di starne fuori su un piano ideologico, ha espresso una determinazione da parte di studenti e lavoratori che non viene accolta dalle mobilitazioni sindacali spesso ridotte a delle formali passeggiate prestabilite. L'importanza della giornata sta, anche, nel voler andare oltre quella scontata indignazione della maggior parte dei sindacati che però si muove agilmente entro i limiti stretti stabiliti dalla legge, indignazione che non osa e che non crea delle rotture. Non sembra quindi una risposta necessaria quella ''concessa'' da quelle stesse organizzazioni sindacali che si fermano sempre un passo prima, che da un lato approvano riforme di precarizzazione del lavoro e dall'altro si mostrano indignati su riforme di privatizzazione della scuola pubblica. Per questo pomeriggio è stato chiamato un altro sit-in da studenti e lavoratori della scuola. In seguito alla chiamata del presidio di stasera anche i sindacati hanno indetto un loro corteo che terminerà nella piazza antistante alla sede. La prospettiva quindi, anche per stasera, diventa quella di offrire una possibilità di determinazione della giornata, di esplicitare in maniera diretta questo dirompente rifiuto verso il DDL di Renzi ed il suo governo, di intravedere un'altro modo di partecipare alla protesta. NO ALLA BUONA SCUOLA per dire NO alla privatizzazione della scuola pubblica, per dire NO alla scuola azienda governata da un'autocrazia di presidi, NO alla meritocrazia del potere. 

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