domenica 26 luglio 2015

pc 26 luglio - Strage di Modugno, il nodo dei mancati controlli, che il governo sta tagliando sempre di più


Le operazioni di riconoscimento dei cadaveri delle persone morte nella tremenda esplosione che ha interessato nella tarda mattinata di ieri la fabbrica di fuochi pirotecnici 'Bruscella' a Modugno, in provincia di Bari, non saranno semplici. La deflagrazione ha sbalzato alcuni corpi anche a 20-30 metri di distanza. I locali della fabbrica sono ridotti a un cumulo di macerie. Intanto il bilancio è salito a otto morti
Il dramma ha creato sgomento e dolore in tutto il Paese
Sulla rete si rincorrono e ripetono parole di orgoglio e dolore per quei concittadini che "hanno portato il nome di Modugno fino in Cina" scrive qualcuno. È stato creato persino un gruppo di Facebook da parte di alcuni concittadini, nel quale stanno organizzando una fiaccolata in programma probabilmente per dimostrare il cordoglio e la vicinanza dell'intera città ai familiari delle vittime e un momento di preghiera nella villa comunale. Alcuni commercianti hanno anche proposto di abbassare le saracinesche in segno di rispetto per il dolore delle famiglie delle vittime.

Torna al centro, dunque, la questione della sicurezza sul lavoro. Su questo capitolo proprio poche settimane fa l'Inail ha cantato vittoria con numeri inferiori rispetto agli anni passati di morti e feriti, ma non di malattie professionali. Numeri che, va detto, non sono correlati all'andamento della crisi economica. In più il Governo sta tagliando le risorse destinate ai controlli.
 "Che il settore pirotecnico sia uno tra i più rischiosi è immaginabile da tutti, ma quando la frequenza degli accadimenti diventa così elevata, significa che c'è una sottovalutazione dell'importanza dell'assoluto rispetto delle norme di prevenzione e di comportamenti corretti - altrimenti non conteremmo negli ultimi tempi un numero così impressionante di morti in questo settore".
... sappiamo bene che dietro una strage terribile come questa, stanno sempre ritmi troppo elevati, assenza di regole e controlli sufficienti a tutelare il diritto alla vita e alla salute dei lavoratori".
"E' inaccettabile - proseguono - che si continui a morire di lavoro, che le nuove leggi come il Jobs Act accentuino la pressione e la ricattabilità dei lavoratori e peggiorino le stesse norme sulla tutela della sicurezza e della salute, come è inaccettabile che i tagli della spending review minimo di fatto la possibilità dei controlli"

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